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Come modernizzare i vecchi MIDI file con un arranger Yamaha

Gli Standard MIDI File (SMF) offrono un grande vantaggio: quello di riprodurre brani famosi o composizioni personali su un arranger, sfruttando il motore sonoro dello strumento e, per chi possiede una tastiera Yamaha, sfruttando opzionalmente anche la sezione arranger degli stili.

Un grande beneficio dei MIDI file è, infatti, quello di essere facilmente modificabile e personalizzabile, come abbiamo già descritto in questo blog: in quest’articolo, infatti, abbiamo esposto in dettaglio come intervenire manualmente su tutte le caratteristiche di un MIDI file per poterlo rinnovare o adattare al proprio gusto musicale. Oggi, invece, tenterò di Continua a leggere

Suonare insieme alle tracce audio in sottofondo

Quanti utilizzano il proprio arranger workstation Yamaha per l’intrattenimento dal vivo dispongono da qualche mese di una nuova offerta particolare da parte del sito www.yamahamusicsoft.com. Trattasi di semplici brani audio riproposti in tre modalità:

  • Versione completa con tutte le tracce.
  • Identica versione con l’esclusione della traccia principale di una tastiera (di solito pianoforte, ma in taluni brani potrebbe essere il synth, l’organo o altro)
  • Versione con l’esclusione sia della traccia principale da tastiera sia della parte del cantante.

Potete immaginare da voi l’utilizzo di queste diverse possibilità: Continua a leggere

Progetto Tyros: design piacevole ed un suono che fa venire la pelle d’oca

Shinici Ito (General Manager R&D Yamaha London)

Shinici Ito (General Manager R&D Yamaha in London)

Nell’opuscolo PDF pubblicato da Yamaha per presentare Tyros4 10th Anniversary Special Edition sono riportate diverse informazioni interessanti. Fra queste vi segnalo le dichiarazione fatte da Shinichi Ito, attuale responsabile del Centro Yamaha di Ricerca & Sviluppo di Londra.

Ito ha condotto la progettazione della serie Tyros sino dalla prima generazione.

E, se avete cinque minuti del vostro tempo, vi suggerisco di dare una lettura al testo originale (potete scaricare il file PDF dal sito ufficiale Yamaha, ecco il link). Ma, personalmente, vorrei sottolinearvi alcuni aspetti che hanno destato la mia attenzione: Continua a leggere

Score: lo spartito digitale

Pagina Score su Yamaha Tyros

Pagina Score su Yamaha Tyros

Quando negli anni ottanta le tecnologie digitali sono entrate nel mondo dei musicisti, hanno fatto la loro apparizione le prime applicazioni software destinate alla visualizzazione e stampa della partitura (Score). Già i primi sequencer nel mondo Atari, Apple e Windows disponevano già di questa funzionalità. Ora, vuoi perché sin da subito il digitale si è prestato alla produzione musicale su computer basata sui loop piuttosto che sulla stesura sequenziale delle misure sul pentagramma, vuoi perché le conoscenze di base del solfeggio si sono purtroppo rarefatte negli ultimi anni, la pagina digitale dello Score ha perso la propria importanza strategica nei software musicali, con l’eccezione di prodotti dedicati come Sibelius e Finale. Per dovere di cronaca anche le Digital Audio Workstation (Logic Pro, Cubase, Sonar, e così via) includono la funzione Score, ma non mi risulta che questo sia il motivo del successo di questi prodotti. Venendo ora al nostro mondo degli arranger, osserviamo come per anni la visualizzazione di spartiti non sia stata disponibile. Poi, qualcosa è cambiato, soprattutto a seguito dell’introduzione di schermi grafici generosi: ecco infatti che, da un paio di lustri, i migliori arranger propongono di serie lo Score. Continua a leggere

La patria della Tyros

Mettiamocelo nella zucca: quella portaerei della Yamaha Tyros è un progetto dominato dal mercato tedesco al 100%. Sebbene l’ideatore del progetto Tyros (Shinichi Ito) sia oggi il direttore generale del centro R&D di Londra e molto lavoro di studio e progettazione avvenga in terra inglese, sono i colori della bandiera di Berlino che dettano i tempi e la scaletta. E c’è ben poco di giapponese nel contenuto di questo prodotto: se pensate poi che la serie Tyros non è nemmeno a listino  in Giappone. I programmatori e i musicisti che hanno realizzano gli stili preset hanno tutti la testa rivolta alla repubblica tedesca. La casa madre Yamaha stessa da Hamamatsu ha ammesso che la Tyros è il loro best seller proprio grazie al mercato alemanno dove questo arranger trova la sua culla ideale. Continua a leggere

Arrangiamenti MIDI

Vi siete mai trovati nella situazione in cui il MIDI file della vostra canzone preferita vi suona dannatamente scontato sul vostro arranger? Probabilmente l’avete usato decine di volte e ora non vi dice più nulla di nuovo. E quindi ora avete sì il desiderio di suonare ancora quella canzone, ma la base MIDI risulta così spenta che vi scappa la voglia. Ma, se avete un arranger workstation, non disperate: avete lo strumento giusto per far tornare alla vita qualsiasi MIDI file, anche quello più morto del Mar Morto.

1 Premessa

Le caratteristiche menzionate in questo articolo sono disponibili su quasi tutti i modelli medio-alti degli arranger Yamaha, Roland e Korg. Se per caso non vi ritrovate con queste descrizioni, controllate il manuale della vostra tastiera e troverete le procedure specifiche. Per vs. informazione ho utilizzato come modelli di riferimento la serie PSR e Tyros per Yamaha, la serie E50/E60/E80 per Roland e la seria Pa per Korg.
Mi scuso anticipatamente con i possessori di arranger Ketron, Casio e Orla, non avendo un prodotto a disposizione, mi era difficile verificare la fattibilità. Ma… mai dire mai: chissà, un domani forse. Continua a leggere

Caccia alle migliorie annunciate da Yamaha nella Tyros 4

Tyros 4 caccia alle migliorie

Premessa importante: non ho ancora messo le mani su una Yamaha Tyros 4. Quindi tutto quello che segue è frutto solo delle mie indagini, del confronto con amici appassionati e dalla lettura della documentazione ufficiale Yamaha. Ovviamente, solo dopo una mia prova diretta, che spero di fare prossimamente, potrò confermare (se non smentire) le parti contenute in quest’articolo.

Nello scorso ottobre/novembre 2010, diversi appassionati di arranger workstation avevano bollato l’uscita della Yamaha Tyros 4 con il semplice epiteto di una Tyros 3 con l’aggiunta di un banco Super Articulation dedicato ai cori. Avendo il dubbio che quel giudizio tecnico fosse eccessivamente riduttivo, ho voluto approfondire: se da una parte, infatti, è vero che le voci dei cori rappresentano l’elemento più evidente di questo nuovo modello, è altresì vero che non è l’unico. Ho provato a confrontare le schede tecniche dei due modelli, ho letto alcune recensioni, verificata la documentazione Yamaha e studiato a fondo alcuni dati reperiti su web. A mio modo di vedere, ho riscontrato almeno ventuno novità interessanti nella Tyros 4 rispetto il modello precedente. Sono ventuno migliorie importanti: possono seriamente colpire chi aveva sommariamente liquidato questo nuovo modello. Vediamo tutto in dettaglio. Continua a leggere

Registrazione multi-traccia passo per passo

Song Creator - Recording

Song Creator - Recording

Questa procedura vale per tutti gli arranger workstation Yamaha: tutti i modelli Tyros e modelli serie PSR (PSR-S910/S710 e predecessori fino al PSR-2000 almeno).

Andiamo passo per passo. Con calma.

Seguite per favore i passi in sequenza rigorosa. E’ facilissimo, basta essere precisi. Continua a leggere

Storie di uomini, donne, tirocinanti ed artisti affermati

Sommario

Dietro ognuna di queste storie, c’è una persona. E per ogni persona un aspetto o una caratteristica degli arranger workstation. In altre parole, storie cioè motivi che potrebbero stuzzicare la vostra voglia di suonare una tastiera.

Protagonisti del pianeta arranger:

  1. Max Tempia
  2. Marcello Colò
  3. Giorgio Marinangeli
  4. Michele Mucciacito

Storie:

  1. Giovanni Giuffrida– Catania (2010)
  2. Marco Santonocito – Torino (2016)
  3. Dave and Annie – New York (1983)
  4. Francesco Massa – Reggio Emilia (2012)
  5. Steve McNally – Hudson (2012)
  6. Antony Spatola – Catania (2015)
  7. Forum Ketron – Italia ed altrove (2016)
  8. Pagina Facebook di Arrangers Italia (2017)
  9. La mia lista (2018) – My generation
  10. Eber Dimarti (2018) – Tastieropoli
  11. In memoria di Giacomo Consentino (2019) – Catania
  12. Benn Jordan (2023) – Chicago, USA

Altre storie ancora:

  1. Massimo – Napoli (2010)
  2. Sconosciuta – Roma (2008)
  3. Beth, Annie e Robin – Malibu (1997)
  4. Con un arranger in una casa di riposo e un nugolo di bambini – Torino (2015)
  5. Scott Bradlee & PostModern Jukebox  – Long Island, New York (2015)
  6. Matteo  – Milano (2005)
  7. Andrea – Firenze (2009)
  8. Enrico – Torino (2006)
  9. Diego – Londra (2005)
  10. Danny Mitchell – Nashville, Tennessee (2015)
  11. Tutti voi – Ovunque voi siate (2010 e anni a seguire)

A presto!

Le mie mani sulla Tyros 3

Flagship Arranger Workstation by Yamaha

Yamaha Tyros 3

Qualche tempo fa ho avuto l’occasione di sedermi davanti a una Tyros 3 e ho potuto provare a suonarla per un’oretta circa, in un negozio di strumenti musicali.

Cercando di evidenziare gli aspetti che ho trovato più positivi in sé, senza cioè fare confronti con i modelli Tyros precedenti e neppure con gli arranger workstation di altri produttori, ecco quanto vorrei rilevare.

  1. Lo schermo a colori ampio e brillante è di facile utilizzo e, grazie alla sua possibilità d’inclinazione, si annullano i rischi di torcicollo. Lo schermo è circondato da un sacco di pulsanti e cursori laterali che si rivelano necessari, giacché lo schermo non è touchscreen.
  2. I pulsanti di comando interattivo sono retro-illuminati e cambiano colore in base alla loro attivazione. L’elevato numero di funzioni a pannello è incoraggiante: è tutto ordinato e coerente,  lasciando intuire la logica di disposizione fisica: in un attimo si coglie di avere di fronte uno strumento capace di fornire un’ampia gamma di opzioni di accompagnamento.
  3. I pulsanti Super Articulation 2 permettono di aggiungere opzioni espressive ai suoni e di condurre le vostre esibizioni a livelli incisivi e naturali, resterete sorpresi da voi stessi.
  4. Gli stili della sezione arranger suonano fluidi e realistici, secondo la migliore tradizione Yamaha.
  5. Grazie alla gentilezza del personale del negozio, ho potuto anche collegare il microfono: una sezione di comandi indipendenti agisce sugli effetti vocali e cantarci dentro è stato uno spasso.
  6. C’è poi il Music Finder, un database di canzoni dal quale selezionare le migliori impostazioni della vostra Tyros. Basta scegliere un titolo e Music Finder cercherà lo stile e il tempo adeguato. Voilà: in un amen, si comincia a suonare.
  7. Urca! Ci si collega direttamente a Internet, senza utilizzare il PC: la Tyros 3 si trasforma in un browser per lo scarico di voci e stili da un server Yamaha remoto (a pagamento).
  8. Oltre al classico registratore MIDI (che in casa Yamaha si chiama Song Creator), il motore di questo arranger include anche un registratore audio su  Hard Disk capace di catturare in un mix stereo tutto quello che succede sulla tastiere: quel che si suona con le proprie mani, i pattern degli stili, l’eventuale base in playback e, soprattutto, il canto con gli effetti vocali. Il risultato è un file audio in formato WAV.
  9. La sterminata sequenza di parametri della Tyros 3 può essere salvata nella memoria di una registrazione: dal vivo basta premere un pulsante perché l’arranger sia pronto in un istante a partire come lo si aspetta: i suoni, gli effetti, il trasporto, lo stile, la base, le funzioni assegnate ai pedali, etc.
  10. Circa le funzioni basilari di un pianista/organista, non posso davvero lamentarmi. Da una parte è a disposizione una nutrita scelta di suoni di pianoforte acustico ed elettrico, senza dimenticate di usare il pedale del sustain; dall’altra possiamo sfruttare i c.d. drawbar per pilotare la sezione organo Hammond, con l’ausilio dei parametri tipici come il Leslie e compagnia bella.
  11. I tasti FSX non sono malaccio. Certo non sono i tasti pesati di un pianoforte vero, e neppure quelli waterfall di un organo. Tuttavia sono sufficientemente dinamici e si prestano a un uso generalizzato di qualsiasi strumento voi possiate trovare nella sterminata tavolozza sonora di questa Tyros 3.

Il prezzo? In quel negozio era in vendita a 2880 Euro. Devo ammettere che spendere quella cifra oggi per qualsiasi arranger workstation di qualsiasi marca è un po’ da folli. Mi sono divertito a suonare la Tyros 3. Devo riconoscere che è un prodotto ben riuscito e che potrebbe dare grandi soddisfazioni. Ma a quel prezzo…

Comunque sia, non ho finito l’argomento. Ci torneremo sopra.