Archivio mensile:marzo 2021

Memorizzare voci, volumi, pan, EQ, etc. in una song su Genos e PSR-SX

Questo blog che state leggendo era nato da pochi giorni nel mese di ottobre 2009, quando avevo pubblicato – fra i primi articoli – la procedura di Setup del Song Creator. Trattavasi di un metodo utile per memorizzare suoni, volumi, pan, EQ, etc. in una Song MIDI. Nel corso degli anni, quell’articolo è rimasto sostanzialmente valido per diverse generazioni di arranger Yamaha. Poi tutto è cambiato con l’introduzione di Genos, con cui Yamaha ha rinnovato l’usabilità dei propri arranger, introducendo l’uso del touch screen.

È giunto quindi il momento di rinnovare quel contenuto, riproponendo qui le brevi istruzioni a favore di chi possiede Yamaha Genos, PSR-SX900 o PSR-SX700 (non vale invece per PSR-SX600 che è leggermente diversa: si veda il mio commento qui sotto, a fine articolo).

Procedura di Setup in una Song (MIDI)

Avete creato una canzone sul vostro arranger Yamaha e fin qui tutto bene. Quando però andate a modificare il volume dei singoli strumenti o il pan vi chiedete come registrare queste impostazioni nella vostra canzone?

È una procedura un po’ singolare, rivediamola insieme.

Nel pannello di Genos, i pulsanti VOICE SELECT e PART ON/OFF consentono la scelta dei timbri da suonare dal vivo

In modo rigoroso, eseguite con calma questi otto passi:

  1. Selezionate sullo schermo touch screen [RECORDING] > MIDI [Multi Recording].
  2. Selezionare la Song desiderata toccandone il nome e premere il pulsante [EXIT].
  3. Quindi impostate livelli, suoni, effetti, EQ, etc. con il Mixing Console.
  4. Se lo desiderate, assegnate le parti di tastiera per l’esecuzione manuale (LEFT, RIGHT 1, RIGHT 2 e RIGHT 3), ciascuna con una propria voce: queste sono le voci che intendete suonare dal vivo quando il brano sarà in Playback. Per fare questa operazione, utilizzate i soliti pulsanti fisici VOICE SELECT e PART ON/OFF sulla parte destra del pannello. Ritornate poi su MIDI [Multi Recording].
Pagina principale di controllo del MIDI Multi Recording su Yamaha Genos
  1. Toccate sullo schermo Setup per aprire la finestra omonima.
  2. Nella finestra che segue, spuntate le voci che volete memorizzare. Nel caso delle parti da suonare dal vivo, spuntate Keyboard Voice.
Finestra di impostazione dei parametri di Setup da memorizzare ad inizio della Song
  1. Toccate [Execute]: in questo momento finalmente le impostazioni vengono registrate come eventi MIDI a inizio della vostra Song. Come volevate, vero?
  2. Ma tutto questo non basta ancora: occorre salvare finalmente la vostra Song: toccate [Close] e [Save].

Successivamente, quando riaprirete il MIDI file, la prossima volta, ritroverete le vostre impostazioni.

Se ora memorizzate la Song in un banco di Registration, non avrete problemi a richiamare anche le parti da suonare con le vostre mani dal vivo.

Per quanto riguarda PSR-SX600, la procedura di Setup è più simile a quella dei modelli precedenti basati sul Song Creator originale. I fortunati possessori di questo arranger, la possono vedere descritta a pagina 60 del loro Reference Manual.

Buona musica!

Raffaele Volpe, nuovo Presidente DISMAMUSICA

L’Assemblea ordinaria elettiva DISMAMUSICA, svoltasi lunedì 15 marzo 2021, ha eletto i nuovi Organi direttivi per il triennio 2021 – 2023: l’Ing. Raffaele Volpe, Amministratore Delegato della filiale italiana di Yamaha Music Europe, è il nuovo Presidente e raccoglie il testimone da Antonio Monzino, proclamato per acclamazione Presidente onorario dell’Associazione. Completano il nuovo Consiglio eletto: Mauro De Nadai (Lucky Music), Stelvio Lorenzetti (Algam Eko), Filippo Michelangeli (Michelangeli Editore), Paolo Molteni (Molteni Strumenti musicali), Laura Moro (Edizioni Curci) e Fulvio Pesenti (Proel).

Nel corso dei lavori assembleari, è stata presentata l’indagine sul retail specializzato italiano realizzata tra gennaio e febbraio 2021. Il 2020 si è chiuso con un segno negativo rispetto al 2019 per l’84% degli operatori intervistati. Mediamente i negozianti italiani di strumenti musicali hanno dichiarato una perdita del 20% di fatturato e prevedono un ulteriore calo del 3% nel 2021.

Secondo i dati raccolti da DISMAMUSICA, si tratta di un dato medio che trova conferma anche tra le aziende di produzione e importazione di strumenti musicali, mentre il settore audio professionale registra perdite maggiori a causa del blocco delle attività dello spettacolo dal vivo. Il 67% dei dettaglianti italiani ha rilevato un calo della marginalità nel 2020 ed il 56% vede a rischio la stabilità della propria azienda, con l’8,5% che non esclude di dover cessare l’attività. I punti critici che affliggono il comparto secondo i rivenditori italiani sono rappresentati dalla presenza di piattaforme, soprattutto straniere, che operano online beneficiando di normative non equilibrate, da una marginalità troppo bassa, dall’aliquota IVA ordinaria inadeguata a sostenere lo strumento musicale come prodotto culturale e da una domanda che resta a livelli modesti anche a causa dell’inesistente politica di incentivazione per la pratica dello strumento musicale, ivi compresa l’assenza dello strumento tra le materie di insegnamento obbligatorio nelle scuole.

«Il contesto economico generale, così come quello specifico del settore, restano fortemente critici – afferma Volpe – ed amplificano le problematiche strutturali di un comparto piccolo in termini di fatturato globale, ma fondamentale in quanto generatore di cultura e benessere. Nell’assumere la Presidenza dell’Associazione desidero riaffermare il ruolo della musica attiva quale imprescindibile supporto allo sviluppo integrale ed armonico della persona nella sua dimensione culturale e sociale. Ringrazio Antonio Monzino, con il quale continueremo a lavorare fianco a fianco, per il grande lavoro da lui avviato sul tema della piena valorizzazione della pratica musicale e delle necessità di interventi strutturali ed organici a sostegno del settore. L’Italia, patria della Musica a livello mondiale, è ancora clamorosamente arretrata sul piano del “fare musica”. È un ritardo che non ci possiamo più permettere di subire: l’Associazione continuerà a fare la propria parte, ma chiediamo che anche i decisori istituzionali facciano la loro».

Milano, 16 marzo 2021

DISMAMUSICA è l’Associazione imprenditoriale, aderente al Sistema CONFCOMMERCIO Imprese per l’Italia,rappresentativa della filiera del mercato degli strumenti e delle edizioni musicali (produzione, importazione, distribuzione, case editrici, società di servizi, musicisti, scuole di musica). Fondata nel 1982, svolge un lavoro prezioso al servizio del mercato di riferimento, occupandosi di aspetti economici e settoriali ma soprattutto svolgendo un’azione di ordine culturale, formativo e sociale a sostegno della pratica musicale

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Dismamusica – Corso Venezia 47 – 20121 Milano – Tel. 027750255 – Fax. 0276013825 – http://www.dismamusica.it

Raffica di contenuti Korg su YouTube nel 2021

Pur consapevole delle barriere linguistiche che attanagliano numerosi appassionati tastieristi, oggi sono qui a condividere con noi una serie di filmati in lingua inglese. Lo faccio perché Korg USA si sta dimostrando particolarmente vivace in questi primi mesi del 2021, avendo rilasciato numerosi video sulla materia a noi preferita: gli arranger workstation.

Marketing di contenuti

La strategia marketing del distributore nordamericano di Korg segue una tendenza in crescita negli ultimi anni: infarcire la propria comunicazione di contenuti. Sono sicuro che l’avete notato anche voi: le aziende stanno investendo sempre più su messaggi basati sulla sostanza.

Questa strategia comunicativa si basa sul concetto di ingaggiare i potenziali clienti attirandoli nella rete dei contenuti per informarlo, incuriosirlo, offrendo soluzioni concrete e applicabili.

Ora io non mi scandalizzerei nell’osservare che, alla fine dei conti, si tratta di una strategia finalizzata alle logiche di mercato (vendere!). Apprezzo piuttosto il fatto che le aziende si pongono oggi in modalità aperta e informativa verso i clienti.

Non si limitano più agli slogan con messaggi altosonanti ancorché fuorvianti (ricordate: “la tastiera definitiva”?) ma piuttosto si mettono in gioco e passano contenuti su come suonano i propri strumenti, spiegano come usarli, ne illustrano le potenzialità espressive musicali.

Breve rassegna video

Apriamo le danze con l’entusiasta e completa rassegna degli arranger Korg della serie Professional Arranger, da parte di Luciano Minetti di Korg USA.

Se vi state chiedendo come mai il distributore Korg degli States stia dedicando ancora spazio a prodotti non più distribuiti in Italia come Pa300 e Pa600, potrebbero valere due tipi di osservazioni. Da una parte c’è la positiva considerazione per gli attuali possessori di questi strumenti – magari acquistati nel 2014 o anni addietro – costoro possono trarre soddisfazione nel vedere quanto siano ancora attuali i loro arranger. D’altro canto, è interessante rilevare come questi due modelli siano ancora prodotti e distribuiti su mercati diversi a livello internazionale.

Luke Edwards di Korg USA ci offre una rapida dimostrazione del campione Italian Grand Piano presente sul pianoforte arranger XE20.

Adoro il video che segue. Luciano si dedica a scavare in profondità sulle possibilità espressive degli stili di accompagnamento Korg. E lo fa con un arranger economico come Pa600 di cui si percepisce il valore musicale, di gran lunga superiore al prezzo. Questo video è il miglior biglietto da visita di Korg per far capire la qualità dei propri arranger. Il video era stato trasmesso in Live Streaming il 6 gennaio scorso.

Encomiabile la presentazione che segue: Luciano Minetti sale in cattedra e ci illustra come arricchire le proprie registrazioni e le proprie performance accoppiando un pianoforte digitale (SV-2 in questo caso) con l’arranger workstation Pa1000.

C’è molto di più: una serie di tutorial realizzati da Frank Tedesco aiutano gli attuali possessori di Professional Arranger illustrando , con chiarezza ed esempi, come migliorare la padronanza del proprio strumento musicale: cambiare le tonalità delle tracce di uno Standard MIDI file, personalizzare il riconoscimento degli accordi, impostare l’inversione del basso negli accordi e altro ancora. Fra tutti questi video, ne cito uno in particolare, perché riguarda una funzionalità essenziale degli arranger Korg: come sfruttare al meglio lo Style to Keyboard Set.

Come togliersi di dosso la scimmia

Avete mai sentito parlare della sindrome da acquisto compulsivo? Immagino di sì. Se siete come me, in certi periodi della vostra vita, vi siete trovati a chiedervi con insistenza di comprare cose nuove: una nuova tastiera, uno smartphone, un nuovo tablet, una nuova macchina fotografica, un’innumerevole serie di aggeggi elettronici offerti da Amazon. Bene, sappiate che succede anche a me: ogni tanto mi prende la scimmia e soffro di un’istintiva e irrefrenabile febbre d’acquisto.

Tastiere arranger

Nella consapevolezza che gran parte di queste spese non sono necessarie, vorrei condividere con voi le contromisure che ho messo in essere per imparare a controllarmi. Credetemi, se non avessi fatto così, il mio portafoglio sarebbe vuoto e la mia casa piena di strumenti musicali abbandonati, dato che non troverei il tempo per usarli tutti.

1. Confrontatevi sugli acquisti con le persone che vi vogliono bene

Nella mia famiglia condividiamo ogni decisione di acquisto. Se l’acquisto è per me importante, spesso è mia moglie che mi incoraggia a procedere. A volte senza lesinare sul prezzo: quando vale la pena, si passa al prodotto al top della serie. Altre volte comprendiamo insieme che è meglio lasciar perdere. Il più delle volte mi sono salvato dagli acquisti futili perché il solo pensiero di condividere l’idea con mia moglie mi faceva provare una sorta di vergogna preventiva nel  parlarne. In qualche modo, questa abitudine famigliare è una grande benedizione, poiché – per scelta – so che non posso fare acquisti di nascosto.

2. Comprate e tenete le cose essenziali

Ho vissuto due trasferimenti complicati con la mia famiglia. Nel 2016 per lavoro ci siamo trasferiti di casa all’estero. Due anni dopo, siamo dovuti rientrare in Italia. Ogni trasloco ha richiesto di stabilire con esattezza l’elenco delle cose da trasportare tenendo conto dei volumi e dei costi di carico per ridurli all’essenziale. Per quanto riguarda la musica ho dovuto liberarmi delle cose che non potevo trasferire: ho scoperto che il mio setup di base era sufficiente per fare musica e ci stava tutto in una valigia. Ho dovuto disfarmi di tutto il resto (la seconda tastiera, gli accessori, il secondo PC portatile, e così via): per la cronaca ho regalato tutto e non mi sono mai sentito così libero, leggero e felice.

3. Più cose, più problemi

Potete fare finta che non sia vero, ma ogni strumento o oggetto in più aggiunge complicazioni alla vostra vita. Se comprate più tastiere, avete bisogno di più spazio. E avete bisogno di più tempo per suonarle tutte. E vi si richiede più energia interiore per imparare ad usarle. Ho quasi sempre avuto due tastiere contemporaneamente: alla fine ne suonavo solo una e l’altra prendeva polvere. Non fraintendetemi: taluni hanno bisogno di due strumenti (ad esempio un pianoforte pesantissimo in casa e una tastiera più leggera e trasportabile da suonare in giro). Ma rendiamoci conto che, prima di acquistare qualcosa di nuovo, il possesso di strumenti in eccesso non aggiunge solo varietà alla vostra capacità musicale, ma anche qualche mal di testa.

4. Rileggete le vecchie recensioni degli strumenti che oggi suonate

Ricordate la vostra esaltazione quando avete acquistato la vostra tastiera arranger? Bene, rivivete quella esperienza rileggendo le recensioni dello strumento che già possedete. Non esistono le tastiere sorpassate, ricordate?

5. Prima o poi vi ci abituerete

Quando acquistate una nuova tastiera, non importa quanto sia costosa, sappiate che vi ci abituerete. Fosse anche un’ammiraglia che avete pagato migliaia di ero. È nella natura umana. Il segreto non è quello di non acquistare mai una nuova tastiera (personalmente consiglio di aggiornare la propria tastiera tutte le volte che sarà necessario farlo). Il segreto è riportare, ad una dimensione reale, il livello di felicità che un nuovo acquisto vi farà vivere. Teniamo i piedi per terra: abbiamo bisogno di un arranger per suonare: lo dice il nome stesso è uno “strumento” musicale. E la prossima volta che acquistate una nuova tastiera, è bene avere aspettative realistiche. Per quanto possa essere bello il vostro prossimo arranger, non trasformerà completamente la vostra musica né risolverà i problemi della vostra vita. Dopo l’entusiasmo iniziale, prima o poi, vi ci abituerete.

6. Provate gli strumenti a fondo in un negozio

È interessante osservare come uno dei modi migliori per superare la febbre d’acquisto per un nuovo strumento è semplicemente provarlo. Visitate spesso i negozi di strumenti musicali. Mettete le mani sulle nuove tastiere, provatele da voi. Per ore fino a sera, fino quando il responsabile del negozio non vi manda via perché deve chiudere. Potreste rendervi conto che alcuni sogni non sono così eccezionali come ci si potrebbe aspettare. Sono sicuro che ciascuno di voi ha degli esempi stampati in testa di acquisti affrettati, che si sono dimostrati sbagliati con il tempo, mentre una prova preliminare più approfondita avrebbe evitato la spesa.

7. Tenete memoria

L’ho sentito dire da tantissimi musicisti con cui sono venuto a contatto negli anni. Non sono il solo a pensarlo. Abbiamo tutti nel cuore uno strumento posseduto nel passato, le cui emozioni musicali non riusciamo più a riprodurre con gli strumenti attuali. Nel mio caso ne ho addirittura tre: Roland E-70, Korg i3 (quella originale del 1993) e Yamaha Tyros (primo modello). Il fatto è che, mentre gli strumenti di oggi sono di gran lunga migliori rispetto quei prodotti storici, noi siamo cambiati nel frattempo. Quando pensate di acquistare qualcosa di nuovo, in realtà state semplicemente cercando di rivivere antiche emozioni con la facilità e la potenza di strumenti tecnologicamente più avanzati. Ma voi sapete meglio di me che non esiste nel concreto la possibilità di rivivere le stesse emozioni.

8. Gli strumenti musicali sono più simili che dissimili

Psicologicamente sottolineiamo le differenze più che le somiglianze (soprattutto quando si tratta di convincerci a comprare cose di cui non abbiamo bisogno). Tuttavia, in realtà, la maggior parte dei beni digitali ha molte cose in comune. I vari modelli di tastiere arranger sono sicuramenti diversi fra di loro (e in questo blog ho scritto tonnellate di articoli per evidenziarne le differenze), ma alla fine tutti quanti hanno tasti bianchi e neri, una tavolozza sonora, una serie di effetti e una sezione di stili di accompagnamento che ci permettono di suonare la nostra musica. Tutti gli strumenti musicali servono per suonare, e la verità è che non ci sono più tastiere arranger “inascoltabili”. Dalle entry level fino alle ammiraglie tutte suonano bene. Quello che cambia è l’esperienza d’uso. Certo, alcuni strumenti potrebbero adattarsi al vostro stile meglio di altri, ma ogni volta che desiderate acquistare una nuova tastiera, tenete bene a mente che la vera differenza la fate voi con le vostre mani e la vostra capacità artistica.

9. Ne avete bisogno o la volete?

Penso che questa sia la domanda più difficile: la questione se “ho bisogno” di una determinata tastiera, o se la “voglio”. Se sapete di volere qualcosa (e non ne avete necessariamente bisogno) ma ve la potete permettere e vi sta bene, non sentitevi in colpa. Spesso molti professionisti necessitano di determinati strumenti per compiti specifici. Ma se siete un hobbista, avete davvero bisogno di due workstation, due arranger, due synth analogici, due pianoforti digitali, un clone Hammond e tre master keyboard? Onestamente nessuno di noi “ha davvero bisogno” di uno strumento musicale in più, a meno che non li usiamo per guadagnarci da vivere. In tutti gli altri casi, lo “vogliamo” semplicemente perché ci porta felicità, gioia e ci aiuta a essere creativi. Non convincetevi però di “aver bisogno” di qualcosa (se così fosse, state mentendo a voi stessi).

10. Uscite (o condividete), comunque suonate

Io non so voi, ma io ogni volta che esco a suonare (con lo strumento che già possiedo), non desidero più un’altra tastiera. Desidero nuove tastiere solo quando sono sdraiato sul divano di casa e, navigo sul mio tablet leggendo pubblicazioni web sugli strumenti più recenti. Quando suono, la mia tastiera mi diventa invisibile: mi concentro sulla musica che suono senza pensare alla marca o al modello che sto suonando. 

Quindi, se state leggendo questo articolo, il mio consiglio è sempre lo stesso che scrivo in questo blog dal 2009 ad oggi: suonate, suonate, suonate. Suonate con i vostri amici e godetevi la musica. Traete il massimo dallo strumento che avete già, riprendete il manuale della vostra tastiera e scoprirete mille cose che ancora non sapevate del vostro arranger. Rileggete le vecchie recensioni e provate a rivivere l’esperienza della prima volta quando l’avete presa e quanto eravate felici ed entusiasti. E se il Covid vi trattiene a casa, non avete comunque scusanti. Se infatti state leggendo questo articolo è perché avete accesso a una connessione Internet, disponete di uno smartphone, un tablet oppure un PC: avete quindi la possibilità di condividere la vostra musica con chiunque nel mondo tramite i social media. Non c’è niente che vi trattenga se non la vostra immaginazione, determinazione e creatività.