Archivio mensile:Maggio 2017

Expansion Pack: Greetings from Italy (per Tyros 5 e PSR-S970/S770)

Un nuovo pacchetto di espansione, Greetings from Italy, è apparso recentemente sul portale di Yamaha Music Soft. Trattasi di una collezione musicale dedicata all’antica tradizione folcloristica italiana, alla musica popolare da ballo, alle voci d’opera e alle grandi colonne sonore dei film.

Fra i suoni e gli accompagnamenti spiccano ritmi di tammurriata, quadriglia, rumba napoletana, pizzica, tarantella, saltarello; per gli amanti della balera e del ballo liscio, il pacchetto offre autentici ritmi di walzer, mazurka, polka, tango, fox, moderato; non mancano suoni di qualità necessari per il repertorio: sax contralto, sax tenore, fisarmoniche (master, musette, bandoneon) e chitarre e ritmiche. Infine, il pacchetto software include alcune voci di soprano d’opera ispirate ai più famosi temi e alle melodie di musica per film di Ennio Morricone e Hans Zimmer.

In dettaglio, Greetings from Italy contiene 32 nuovi stili di accompagnamento, 20 voci addizionali, 3 Multipad, 4 banchi di Registration e due spettacolari brani MIDI completi (La donna è mobile e Libiamo ne’ lieti calici) che dimostrano le capacità espressive possibili con i nuovi suoni presenti nel pacchetto.

Dietro la genesi e la realizzazione di questo lavoro importante, c’è un lavoro di squadra della divisione italiana di Yamaha Music Europe capitanata da Raffaele Volpe con Danilo Donzella e Mauro Di Ruscio e, soprattutto con la collaborazione esterna di Michele Mucciacito di Evento Suono che ha curato nei dettagli la fase di programmazione. Ho chiesto loro di commentare insieme questo lavoro, a favore dei lettori di Tastiere Arranger.

L’esperienza

Re’: Danilo, per favore introduci la materia.

DD: Siamo orgogliosi di presentare Greetings from Italy, una risorsa indispensabile per chi suona il repertorio italiano con Tyros5, PSR-S970 e PSR-S770. È stato un importante lavoro di squadra, l’esperienza di Michele è stata preziosa e fondamentale per la realizzazione, mentre io e Mauro ci siamo spesi per coordinare e indirizzare le attività, provare le risorse a fondo, collaudare il tutto e suggerire i miglioramenti possibili. Insomma, Greetings from Italy è il risultato di un lungo processo di ricerca, studio e verifica finale di gruppo.

Re’: Michele, sono molto curioso di sapere da dove hai preso le mosse per creare la selezione di stili e di suoni.

MM: Naturalmente sono partito dalla nostra musica popolare: pizzica, tammurriata, rumba napoletana, quadriglia, saltarello e tarantella. Sono le cadenze ritmiche più famose e fanno parte della nostra tradizione.  Ho chiesto a musicisti ed esecutori esperti di quelle cadenze di venire in studio da me a Tavullia e registrare questi groove con i loro tamburi a cornice e tamburelli. Dopo la fase di registrazione, c’è stato un lungo processo di post-produzione ed editing per poterli poi gestire dentro gli arranger. Una volta completata lavorazione dei groove, ho iniziato la scrittura degli styles. Anche per creare style e suoni di musica da ballo contemporanea, ho usato lo stesso modus operandi che ho usato per la musica popolare ma stavolta mi sono concentrato sugli strumenti solisti della musica da ballo: sax contralto, sax tenore, fisarmoniche (musette, bandoneon e master) e chitarre di accompagnamento. La stretta collaborazione con i musicisti che suonano questo genere di musica è stata di aiuto.

Re’: Ho visto che sono stati inseriti numerosi stili di accompagnamento dedicati alla musica da ballo a partire dai tipici ritmi valzer, polka e mazurka romagnoli passando per i moderati, cumbia e beguine, per arrivare fino alle nuove tendenze che il mondo della balera, come la Kizomba, un ballo di successo desunto dalla musica latina.

MM: In quel caso, per creare lo stile, ho preso come riferimento Kizombera la prima Kizomba per fisarmonica scritta in Italia e ballata in tutti i locali da ballo del Bel Paese.

Re’: Michele, mi piacerebbe saperne di più delle voci solite operistiche vocalizzate.

MM: Quello è stato un processo di produzione particolare: c’è stato uno studio preventivo sull’acquisizione della voce e sul test dell’attitudine di tale campione ad essere suonato sulla tastiera. Infatti, l’attacco del suono della voce è variabile secondo la vocale prodotta e il controllo dei campioni per mezzo dei tasti bianchi e neri può essere difficoltoso: in particolare le melodie con BPM veloci richiedono campioni con una velocità di attacco omogenea su tutto il range dell’estensione della voce. Le fasi di post-produzione e editing sono state molto complesse, ma affascinanti al tempo stesso: ci sono sempre degli aspetti del suono che si comprendono bene solo nel momento in cui si lavora con l’editor dei campioni.

Re’: I suoni vocalizzati sono i primi per Yamaha che si ispirano alla nostra tradizione operistica e alle nostre grandi colonne sonore. Anche questo è stato un passo importante per la casa giapponese.

MM: È una ricerca continua che da anni porto avanti come sound designer e style maker al fine di creare contenuti musicali che possano esaltare al massimo le potenzialità delle tastiere arranger. Con Greetings from Italy abbiamo tentato di offrire nuovi spunti musicali ai musicisti degli arranger Yamaha, che siano essi professionisti o neofiti della musica. Un grazie particolare ad Alessandra Bosco, l’artista che ha interpretato i suoni vocalici presenti nel pack con la sua magica voce e che ora i musicisti potranno far cantare con la propria Tyros5, PSR-S970 o PSR-S770.

Re’: E tu, Mauro, come valuti questo lavoro?

MDR: Oltre che pianista, sono anche fisarmonicista, per me una grande passione ereditata da mio padre Nicola il quale la suonava in modo fantastico, seppure solo per diletto. Da anni non suono più nell’ambito della musica da ballo ma, grazie al mio lavoro, conosco molti musicisti che suonano nelle balere e nelle feste di piazza: ne ho invitati alcuni ad ascoltare in anteprima il pack non ancora definitivo, ricevendo delle ottime valutazioni in generale e suggerimenti particolari su suoni specifici e su certe velocità da ritoccare. Tutta questa esperienza diretta dal mondo reale è stata applicata al pack, durante tutta la lunga fase di test approfondito. Sono convinto che Greetings from Italy potrà dare grandi soddisfazioni a chi suona il repertorio popolare con gli arranger Yamaha.

Conclusione

Si chiude qui l’intervista gentilmente concessa ai lettori di Tastiere Arranger. Potete scaricare il pacchetto Greetings from Italy (al prezzo di 119,99 Euro per Tyros5 e 89,99 Euro per PSR-S970/S770) dal portale di Yamaha Music Soft, dove è possibile ascoltare alcuni brevi estratti audio dimostrativi.

PS: Mi riprometto di pubblicare, fra non molto, probabilmente sulle colonne del sito AudioFader, il test personale e completo di questo prodotto.

Un milione di volte clic

Oggi, 23 maggio 2017, il blog delle tastiere arranger https://tastiere.wordpress.com ha raggiunto e superato il traguardo di un milione di letture, un dato confermato ufficialmente da WordPress.

Dall’ottobre 2009 ad oggi ho pubblicato qui 487 articoli che, nel corso di questi anni, hanno collezionato ogni volta un briciolo della vostra attenzione fino a raggiungere la quota di un milione di clic a fronte di oltre 303.000 visitatori unici.

Lasciate che, per un attimo (solo per un attimo), possa voltarmi indietro e ricordare con voi alcuni fra i momenti più significativi della mia storia di blogger:

Un milione di clic potrebbe non significare molto per una grande testata editoriale del web. Ma per un libero pensatore, armato solo della propria passione, è un numero straordinario. Non mi stancherò mai di esprimere la mia gratitudine per voi lettori, abituali ed occasionali, per il tempo che avete dedicato ai miei scritti in materia di tastiera arranger.

Ancora una volta un abbraccio a ciascuno di voi e un augurio di poter suonare sempre la vostra musica, dappertutto!
Renato

Schroeder suona il pianoforte (Peanuts, disegno di Charles M. Schulz)

Ketron SD7: rilascio della versione 1.2.2

Dettaglio di Ketron SD7

Sono trascorse solo poche settimane dall’annuncio della versione del software 1.2.1 per SD7, ed ecco che Ketron ci sorprende con una nuova ed inattesa uscita: stiamo parlando della versione 1.2.2.

Come possiamo commentare? Di sicuro, è bene prendere in considerazione seriamente questa novità: se siete possessori di un arranger SD7, non esitate e installate l’ultimo aggiornamento, anche se rilasciato così poco tempo dopo quello precedente.

Del resto, è buona abitudine mantenere aggiornata sempre la propria tastiera digitale: questa buona pratica non consente soltanto di risolvere malfunzionamenti o di ricevere nuove funzionalità, ma vi garantisce una stabilità generale dello strumento e riduce il rischio di una visita presso un centro di assistenza, nel caso di eventuali e malaugurati guasti software. Questi aggiornamenti procurano miglioramenti su specifici comportamenti del prodotto (in questo caso sull’uso del joystick per il controllo dell’intonazione e della modulazione), ma non solo: ne beneficia sempre un generale utilizzo dello strumento che risponderà al meglio nella risposta dei pulsanti a pannello, nella tastiera in sé, nell’uso dell’aftertouch o dei pedali, un po’ tutto.

Ricordate che gli aggiornamenti vanno installati in sequenza, senza salti: prima installate 1.2.1 e poi 1.2.2.

Roland E-A7, la mia recensione (su AudioFader)

Prosegue la mia collaborazione con AudioFader con la recensione di Roland E-A7, un qualcosa che avevo in serbo da tempo, dopo aver già scritto un breve commento su questo arranger in occasione del suo lancio commerciale.

Ora potete leggere il mio test completo: previa registrazione gratuita, tutto il testo è disponibile sulla piattaforma AudioFader dedicata alla produzione musicale e all’audio professionale.

E-A7 è un prodotto sul mercato dalla fine del 2015 e che sinora è stato abbastanza trascurato dai media di settore. Era giunto quindi il momento di colmare la lacuna con questo articolo approfondito e ricco di dettagli. Spero possiate apprezzarne la descrizione, i contenuti e la valutazione.

Ecco qui per voi l’incipit, una pillola di assaggio, giusto per stuzzicare la vostra curiosità e invitarvi alla lettura completa su AudioFader.

La lunga cavalcata di arranger Roland “Made in Italy” è terminata in gloria con gli ultimi modelli della serie BK. Con la E-A7, Roland intende aprire un capitolo nuovo che strizza l’occhio al mercato asiatico, senza rinunciare a sfruttare il patrimonio tecnologico sviluppato in Italia. Il desiderio di sapere è forte: esaminiamo insieme allora il primo arranger Roland prodotto a seguito di questo mutamento.

La E-A7 è un arranger compatto e leggero, con altoparlanti di bordo. La prima impressione è confortante grazie all’aspetto moderno, in linea con le recenti linee estetiche Roland, mentre il peso di soli otto chilogrammi e le dimensioni fanno subito venir voglia di caricarla in auto per andare a suonare da qualche parte, ovunque ci sia una presa di rete a cui collegarsi.

(Continua su AudioFader)

Korg Pa4X e i suoi discendenti

Korg Pa4X, arranger workstation

Il tempo passa inesorabilmente e l’ultimo lancio di autentiche novità arranger in casa Korg risale al settembre 2015 con l’annuncio di Pa4X. A dire il vero, al MusikMesse 2017, abbiamo visto da vicino Pa4X Musikant, ma si tratta di un modello di scarso interesse nel nostro Paese, in quanto è essenzialmente dedicato al mercato di ceppo germanico e al genere schlager in particolare. Così come era successo con il modello precedente (Pa3X), seguirà presto una declinazione articolata dei discendenti di altri modelli derivati e più interessanti. Ma ci vuole ancora un po’ di tempo. Arriverà molto probabilmente un modello portatile che sostituirà a listino l’ottimo Pa600, una workstation arranger di media caratura a 61 o a 76 tasti, come Pa900 e Pa3X Le, una versione economica alla stregua di Pa300. Senza escludere la possibilità di una eccezionale uscita a 88 tasti pesati come Havian 30, il pianoforte arranger, ma su questo punto ho qualche dubbio, per ora.

In attesa di queste novità, mi raccomando, nel frattempo non restiamo con le mani in mano. Possiamo continuare a suonare con gioia gli strumenti di cui disponiamo adesso. Per gli appassionati della serie Korg, tutti i modelli citati qui sopra rappresentano interessanti variazioni del tema: grazie al totale dominio di ogni parametro, questi arranger sono da sempre i prediletti di chi ama personalizzare i propri suoni e le proprie esibizioni, di chi non si accontenta delle configurazioni di fabbrica ma ama esplorare a fondo. E il loro prezzo di listino si è ormai assestato, chissà che non cali ancora in vista di imminenti uscite.

Inoltre, possiamo approfondire la conoscenza dell’attuale ammiraglia Pa4X, cogliendo l’occasione della recente pubblicazione di una serie di tre filmati video che illustrano in dettaglio le qualità e le caratteristiche degli stili per arranger Korg.  Ci ha pensato Frank Tedesco, dall’Arizona (USA), un giovane e brillante musicista che si è prestato alla presentazione di questi filmati per il canale Korg USA su YouTube. Ovviamente i filmati sono in lingua inglese ma, come sempre suggerisco, potetete fare ricorso ai sottotitoli di YouTube per seguire meglio le spiegazioni.

Nel primo video, Frank ci parla di riconoscimento degli accordi e dell’utilizzo del pulsante Memory.

Nel secondo video, si entra più nel dettaglio affrontando argomenti interessanti con il Bass Inversion, il basso manuale e le memorie STS per il richiamo automatico delle parti da suonare dal vivo insieme ad un accompagnamento automatico.

Nella terza e ultima parte, Frank ci illustra come controllare Intro, Ending, Tempo e Synchro Start/Stop e completare così le nozioni di base per la migliore esibizione musicale con uno stile di accompagnamento automatico.

Frank Tedesco ha pubblicato nei mesi precedenti altri filmati tutorial su Korg Pa4X, molto più tecnici sulla programmazione degli stili e dei MIDI file. Se vi interessano, cercateli sul canale Korg USA su YouTube.

Ketron SD7: rilascio della versione 1.2.1

I fasti del MusikMesse hanno dato risalto a Ketron SD9 rischiando inevitabilmente di mettere in secondo piano il modello SD7, di cui abbiamo ampiamente raccontato in questo blog nel passato.

In realtà, proprio in questi giorni, l’arranger SD7 gode di un aggiornamento importante ed essenzialmente composto da una quindicina di funzionalità che erano state realizzate e sviluppate per SD9 e ora sono applicate al modello SD7. Il precedente aggiornamento software di quest’ultimo (1.2.0) risale al giugno 2016.

Non si tratta nulla di eclatante – mi spiace deludere i possessori di SD7, ma non c’è il Launch Pad su questo strumento – tuttavia queste novità contribuiscono a migliorare il corredo generale di funzionalità e servizi offerti dallo strumento.

Trattasi di tanti piccoli ritocchi e aggiornamenti che vanno coprire diverse aree di funzionamento: VOICETRON, MODELING, TRANSPOSER, FOOTSWITCH, VOCALIZER, supporto ai MIDI files, USER VOICE, AUTOFILL, REGISTRATION, PITCH RANGE, FISA CLASSIC e così via. Se volete approfondire i dettagli, vi consiglio la lettura della nota di rilascio sul sito ufficiale Ketron.

Prossimamente, queste migliorie saranno applicate anche agli altri prodotti Ketron come SD40, MidJPro e SD80.

Ketron SD7 – Aggiornamento alla versione 1.2.1