C’è stato un tempo in cui il MusikMesse primaverile di Francoforte era l’evento planetario più importante dell’anno per i professionisti e gli appassionati degli strumenti musicali. Successivamente, il ruolo predonimante globale è stato catturato dal Winter NAMM californiano, mentre il Messe teutonico comunque ha mantenuto un peso vivace a livello internazionale in qualità di strategica vetrina di prodotto. Ma il progressivo ed inesorabile calo di visitatori e di attenzione da parte dei media, così come registrato negli ultimi anni, ha provocato un’inevitabile trasformazione, tangibile in questa edizione del 2019.
Al MusikMesse 2019 non mancano le novità e le sorprese: occorre però armarsi di occhi nuovi e di tanta curiosità musicale.
Si sono rarefatti gli ampi stand dei grandi produttori di strumenti musicali con tutti i prodotti tirati a lucido e schierati pronti per la prova della massa di visitatori. Ci sono rare eccezioni fra cui Kurzweil, che si è presentata al Messe in pompa magna con l’annuncio di PC4. Gli spazi della fiera sono stati ripresi da business center e da produttori diversi dove, a sorpresa, hanno preso il sopravvento i produttori artigianali del Made in Italy specialisti nella liuteria, nella produzione degli strumenti a fiato e nella realizzazione di fisarmoniche, come stanno ben documentando in questi giorni i colleghi della redazione di SM Strumenti Musicali. Persino Nord Keyboard che, in contemporanea con la fiera, ha lanciato il Nord Grand piano con tastiera pesata di fattura Kawai, si è defilata in un hotel nelle vicinanze del MusikMesse, senza esporre alcunché in fiera.
Kurzweil PC4, novità al MusikMesse 2019
Va da sé che questo nostro blog delle Tastiere Arranger si è dovuto adeguare. Quest’anno non abbiamo l’occasione di raccontarvi gli stand degli espositori, come eravamo soliti fare da molti anni. Non vi è traccia di novità che possano scuotere l’attenzione dei suonatori di arranger, con la sola eccezione del produttore cinese Medeli sotto l’egida del distributore Frenexport: sono tastiere di cui l’amico Riccardo Gerbi ha pubblicato recentemente un interessante carrellata sulla rivista web SM Strumenti Musicali. La lettura è consigliata a tutti voi.
Dulcis in fundo, nonostante il silenzio di Francoforte, circolano voci di corridoio secondo le quali Yamaha sia in procinto di ufficializzare qualche interessante novità a breve. E allora restiamo attenti e sintonizzati!
Spazio per dimostratori arranger al MusikMesse 2018
Aspettavamo Yamaha al varco, dopo che aveva sparato i propri colpi migliori al Winter NAMM di gennaio: nell’occasione americana, l’azienda giapponese aveva infatti presentato due coppie di novità arranger, PSR-S975 con PSR-S775 per i più esperti e PSR-EW410 e PSR-E463 per i musicisti in erba. E l’evento di Francoforte diventa la prima occasione in cui Yamaha può presentare in una fiera europea il nuovo top di gamma, Genos: il super modello lanciato nell’ottobre 2017 è ora ammirabile in tutto il suo splendore al MusikMesse, approfittando della collaborazione di un endorser di eccezione come Jacob Collier, polistrumentista e giovane vincitore di Grammy. Non solo: l’apertura della fiera coincide con l’annuncio del rilascio del nuovo sistema operativo di Genos (V1.30) che introduce interessanti novità e aumenta il livello di stabilità della macchina.
La nuova serie di tastiere economiche CT-X di Casio era già stata annunciata al Winter NAMM dello scorso gennaio. Oggi al MusikMesse di Franconforte è avvenuta la consacrazione europea con un dimostratore di eccezione, quel Cory Henry che è uno fra i migliori suonatori di organo Hammond B-3 della sua generazione, ex ragazzo prodigio (debuttò al leggendario Apollo Theater a soli sei anni) e vincitore di due Grammy Award (nel 2014 e nel 2015). Oggi 11 aprile, il trentunenne fuoriclasse del jazz e del gospel si è esibito presso lo stand Casio, per dimostrare le possibilità delle nuove tastiere in esposizione. L’amico Riccardo Gerbi ha trasmesso in diretta video l’intera esecuzione su Facebook. Ecco il link: vi consiglio di mettervi comodi e di godervi i diversi brani di questa performance.
La fiera di Francoforte apre i cancelli oggi e noi ci avviamo, come da tradizione pluriennale del blog Tastiere Arranger, a visitarla insieme “virtualmente”. Il primo stand che attira la nostra attenzione è quello di Ketron: anche quest’anno la Casa di Ancona si è presentata al MusikMesse con un paio di interessanti novità: a distanza di un anno, sono infatti arrivati i fratelli di SD9. Il top di gamma Ketron è ora affiancato da altri due modelli che, pur avendo lo stesso contenuto “sotto il cofano”, si distinguono in modo sostanziale per la veste esterna.
Chi di voi si aspettava di vedere prima poi l’arranger Ketron SD9 in versione modulo, troverà pane per i propri denti con SD90. E chi di voi era alla ricerca di SD9 in versione portatile con 61 tasti e amplificatori di bordo, potrà considerare ora il nuovo modello SD60. Insomma, tutti accontentati.
Ketron SD60, 61 tasti con amplificatori di bordo
Ketron SD60 in fiera (foto di Marcello Colò)
Tutto quello che abbiamo visto di buono in SD9 è ora qui disponibile su SD60 con le seguenti varianti: Continua a leggere →
MusikMesse 2017 a Francoforte (Germania) – Tutte le foto in questo articolo sono di Mario Jr Restagno
L‘appuntamento principale dell’anno per gli arranger
Chiusi i cancelli del MusikMesse 2017 e completata la rassegna degli espositori di arranger, è giunto il momento di tirare le somme anche in questo blog. Dal punto di vista della partecipazione del pubblico, ascoltando gli espositori e gli addetti ai lavori, esce un quadro che possiamo descrivere con il termine “decrescita” rispetto gli anni passati. C’è stato un tempo in cui il MusikMesse era l’appuntamento mondiale più importante nell’anno per i produttori di strumenti musicali. Poi, con il trasferimento delle produzioni in Asia e con la scomparsa di molti marchi europei blasonati, questa fiera si è trasformata in un evento regionale a favore del Winter NAMM americano. Altre riflessioni andrebbero poi fatte sulla diversa importanza che possono assumere le fiere tradizionali ai tempi di Internet.
Tuttavia, per quanto concerne l’argomento principe di tastiere.wordpress.com, sappiamo che la realtà degli arranger prende vita fondamentalmente in Europa. E quindi per noi, la fiera di Francoforte resta ancora l’appuntamento principale per fare il punto sullo stato dell’arte di questo comparto produttivo di strumenti musicali, dopo un anno di totale assenza di nuove proposte da parte di chicchessia.
In sintesi, ripercorriamo insieme le novità più rilevanti.
Marcello Colò di Ketron suona SD9
Ketron
Per i musicisti più esigenti, SD9 è il prodotto arranger da seguire al momento. Contiene il Launch Pad, una modalità innovativa di fare musica dal vivo e in studio che permette di integrare con semplicità audio, MIDI, stili e tutte le risorse della macchina. Osservare un’azienda che investe e propone nuove tecnologie è sempre un buon segno di vitalità: chissà che Ketron non riesca a fare il botto sul mercato a livello internazionale. Per fare questo passo, servirà investire molto sulla comunicazione: vedremo in questo senso se l’azienda di Ancona saprà far fruttare questa ghiotta occasione.
Lo stand Dexibell
Dexibell
Per gli amanti del genere arranger, Dexibell ha in serbo l’arranger del domani. Non sarei sorpreso se XMURE diventasse la porta del futuro per gli appassionati degli accompagnamenti automatici. Questa applicazione permette di suonare alla vecchia maniera su un hardware specifico (i pianoforti digitali VIVO) ma allo stesso tempo sull’hardware di qualsiasi prodotto della concorrenza o su un tablet o iPhone. Insomma l’arranger è diventato “mobile” e questa scommessa potrebbe avere davvero un luminoso destino: molto dipenderà dalla vastità del repertorio di stili che saranno messi a disposizione dei musicisti.
Orla
Luca Serenelli di Orla suona Grand 500
Per chi suona i pianoforti digitali con arranger, la novità in fiera si trovava presso lo stand Orla, dove è avvenuto il lancio di Grand 500. L’azienda di Recanati ha investito molto per rinnovare il parco suoni e il proprio repertorio di stili per arranger. Ora le risorse di sistema e l’usabilità cominciano ad essere valori interessanti e questo pianoforte codino molto elegante potrebbe accrescere la clientela dello storico produttore di strumenti musicali.
Ralph Maten di Casio suona MZ-X500
Casio
Abbiamo visto all’opera MZ-X500 e siamo rimasti favorevolmente impressionati dalla potenza sonora di uscita di questa macchina Casio. Finora gli arranger di questa casa erano rimasti sempre confinati nel circolo del puro divertimento. Stavolta invece abbiamo un prodotto con un valido arsenale sonoro e che, a fronte di un importante ridimensionamento dei prezzi, potrebbe far gola ad una nuova categoria di musicisti, forse più vicini al mondo dei DJ che a quello dei tipici tastieristi. Questi ultimi avrebbero bisogno di un repertorio di stili preset più vasto e qualche suono di strumenti acustici in più. Chissà che Casio non lo faccia succedere un domani.
Kawai
Nessuna novità, ma una conferma per i pianoforti digitali arranger di casa Kawai: con ES8 abbiamo a disposizione un buono strumento realizzato da una delle case più importanti al mondo nello specifico del pianoforte.
Korg
Nessuna novità arranger per Korg che ha delegato la propria presenza al distributore nazionale tedesco, esponendo in fieraPa4X Pro Musikant e Pa900. Personalmente non sarei sorpreso di vedere nei prossimi mesi qualche movimento nell’ambito della serie Pa (Professional Arranger).
Danilo Donzella di Yamaha suona PSR-EW300
Yamaha
Concludiamo con i più grandi, con Yamaha. La casa giapponese ci ha abituato a seminare sempre qualcosa in ogni fiera. La vastità di modelli a catalogo viene alimentata dalla varietà di prodotti che sembrano essere cuciti su misura per ogni tipo di esigenza. Stavolta le novità erano solo nel settore delle tastierine: se da una parte PSR-E263 e PRS-E363 erano già state annunciate al Winter NAMM lo scorso gennaio, dall’altra PSR-EW300 è un’autentica novità. Il mercato di questo segmento di prodotti funziona sempre e Yamaha ha una marcia in più rispetto tutta la concorrenza: anno dopo anno, sta rivestendo questi prodotti di suoni di ottima qualità e derivati dai modelli superiori. A prezzi molto bassi, è possibile oggi portarsi a casa uno strumento portatile che suona davvero bene, cosa impensabile fino a qualche anno fa.
A Yamaha spetta il merito poi di aver portato in fiera uno strumento davvero nuovo: ha inventato Venova nato dalla metamorfosi di un sax tenore in uno strumento leggero e poco impegnativo che potrebbe trovare spazio nelle scuole. Non potrà sostituire il classico flautino, ma diventare uno strumento economico e cool da suonare in ogni dove.
E gli assenti?
Onestamente, mi sarei aspettato di trovare Wersi e Deebach: non eravamo forse in Germania? Non li ho trovati e ci sono rimasto un po’ male. Ma la grande assenza più rumorosa è quella di Roland. Questa volta Roland non si è assentata solo dagli arranger, si è eclissata del tutto. Non l’abbiamo vista in fiera. A dire il vero, queste defezioni non sono un sintomo negativo in sé: potrebbe essere il segnale che è giunto il momento di serrare le fila, concentrando gli investimenti su altro rispetto le fiere. Nonostante tutto, vogliamo essere fiduciosi.
E alla fine…
Raccontarvi il MusikMesse 2017 è stata una bella avventura. Non mi era mai capitato di scrivere due articoli al giorno per quattro giorni di fila. UNA FATICACCIA, credetemi!
Ringrazio i compagni che hanno condiviso con me questa impresa. Mario Jr Restagno che ha scattato le foto per il blog (se non fosse stato per lui avrei anche corso il rischio di perdermi lo stand Korg visto che era defilato rispetto il padiglione principale) e Riccardo Gerbi che mi ha introdotto in tutte le dinamiche di questo evento a lui famigliare da diversi anni: l’ho visto all’opera nella registrazione di numerosi filmati video in uscita sul canale YouTube di AudioFader e ve ne consiglio la visione. A proposito di AudioFader… tornate in questo blog e presto ve ne racconterò delle belle.
Grazie a tutti voi cari lettori per l’attenzione rivolta a questo blog: il contatore di clic in questi giorni sembra essere impazzito. La vostra cortesia nella lettura è il motore che continua a spingermi e a farmi tornare qui e a pubblicare qualcosa di nuovo. Solo per voi.
E ora relax per tutti: arrivano finalmente le vacanze pasquali! E voi fate musica dappertutto, dove potete!
Korg Pa900 (sopra) e Pa4X Pro (sotto) – Foto di Mario Jr Restagno
Innanzitutto, al MusikMesseKorg “ufficialmente” non c’era. Sì, va bene, uno stand dedicato agli strumenti Korg era presente, ma apparteneva al distributore nazionale tedesco e non al produttore ed era posizionato in una parte laterale del padiglione principale dedicato agli strumenti a tastiera. Comunque sia, anche in queste condizioni più contenute, lo stand era particolarmente affollato, a segno di una grande attenzione da parte del pubblico tedesco per il marchio italo-giapponese.
Era possibile vedere e toccare con mano le diverse novità dei prodotti Korg: il pianoforte digitale G1 e la lussuosa nuova versione di SV1-73 RM (ragazzi, che spettacolo). Ho percepito una larga attenzione di fronte all’esemplare di Kronos 88. Ma, come da proposito, la mia concentrazione è stata catturata dai due arranger esposti: Pa4X Pro (ovviamente nella declinazione Musikant) e Pa900.
Le due tastiere erano poste una sopra l’altra e quindi la possibilità di sedersi e provare con calma era ridotta. Mi spiego meglio aprendo una parentesi per un invito rivolto a chi progetta gli stand per le fiere di strumenti musicali: cari amici, posso capire che il vostro lavoro è difficile, dovendo stipare diversi strumenti in uno spazio contenuto, tuttavia non è davvero possibile evitare di mettere in fiera due tastiere una sopra l’altra? Mentre un visitatore prova la prima, non è possibile accedere all’altra, con il risultato di allungare le code e ridurre del 50% la disponibilità dei prodotti. Chiudo la parentesi.
Ho assistito alla dimostrazione di Pa4x Pro Musikant da parte di Juergen Sartorius, che ha accentuato i toni di modernità del prodotto nell’uso delle feste dal vivo. Forse sono abituato a musicisti italiani più spontanei che suonano con altro stile e ben altro trasporto. Ma il prodotto vale molto e Juergen ha fatto del proprio meglio, facendo ricorso a diverse brani di successo.
Che dirvi di più? Ho lasciato lo stand Korg con un piccolo senso di amaro in bocca: avrei voluto avere più tempo per suonare Pa900 e Pa4X Pro ma è difficile farlo quando hai diverse persone che ti fissano mettendoti a disagio nella speranza che tu ti alzi subito e gli lasci il posto. Spero di avere più fortuna in futuro perché gli arranger Korg meritano davvero di essere raccontati.
Juergen Sartorius durante la dimostrazione di Korg Pa4X Musikant (Foto di Mario Jr Restagno)
Questa nuova casa di produzione di strumenti e idee musicali, nata sulle ceneri di Roland Europe, sta guadagnando numerosi consensi grazie agli innovativi pianoforti della serie Vivo, celebri per il design unico e la polifonia illimitata. E qui a Francoforte ha portato altri frutti della propria ricerca di innovazione: l’organo liturgico digitale Classico L3 e il freschissimo Combo J7 nato per conquistare i cuori di chi ama i suoni d’organo Hammond introducendo dinamiche sorprendenti grazie a inediti drawbar motorizzati.
Ora, grazie al contributo di Riccardo Gerbi, sono riuscito a confrontarmi personalmente con due persone-chiave del mondo Dexibell e che da tempo volevo conoscere: Luigi Bruti e Roberto Gaetani. Grazie a questi incontri ho potuto finalmente realizzare la genialità di questa azienda, nel momento in cui ha dato la luce ad un prodotto innovativo, in grado di ridefinire lo scenario musicale del futuro per gli appassionati di arranger: XMURE.
XMURE è la soluzione del produttore marchigiano di fronte al rischio di precoce invecchiamento di cui soffrono spesso le sezioni di accompagnamento automatico. E’ un fenomeno che si fa sentire maggiormente sui prodotti dalla vita piuttosto lunga come sono i pianoforti digitali. La buona notizia di Dexibell è quella di aver reso la sezione arranger “mobile”, in linea con i tempi moderni che corrono. La dimostrazione personale a cui ho assistito mi ha convinto della bontà di questa idea. Non siamo di fronte ad un nuovo arranger MIDI, ma di fronte ad una applicazione che, sotto il dominio totale dell’audio, permette di ottenere validi risultati: trattasi di accompagnamenti audio pilotati da accordi suonati dal vivo e riutilizzabili in diverse modalità: Dexibell non si è limitata a rendere disponibili gli accompagnamenti automatici sui pianoforti Vivo; l’XMURE è scaricabile dallo store Apple ed è in grado di vivere di vita propria: può essere suonata su altri strumenti a tastiera, anche della concorrenza, e può essere anche utilizzata con semplicità su un iPhone e molto di più.
Credo che XMURE meriti un maggiore approfondimento. Mi sono ripromesso di farlo.
Per la cronaca, è stato bello ricordare insieme a Luigi Bruti la memoria di Ikutaro Takehashi, il fondatore di Roland Corporation e leader ispirato e sognatore che ha fatto la storia della musica digitale e del MIDI negli ultimi 30 anni. La gratitudine verso Takehashi in questo caso ha un significato speciale, vista la storia originaria di Roland Europe.
Lo stand Dexibell brillava di altre vecchie conoscenze del mondo Roland, non solo Bruti e Gaetani: mi ha fatto molto piacere vedere anche Ralf Schink dal vivo, nell’occasione per dimostrare le buone qualità del nuovo organo digitale Combo J7.
Sono qua, sul suolo teutonico. Il sottoscritto quest’anno ha deciso di armarsi di buona volontà e recarsi di persona in fiera a Francoforte. E così posso raccontarvi come testimonianza diretta le vicissitudini di questa esperienza. E’ inevitabile cominciare la visita del MusikMesse partendo dallo stand Yamaha, o forse dovrei dire “gli stand Yamaha” data l’estensione notevole degli spazi. Il numero di prodotti esposti è vasto e tutte le categorie sono coperte. Yamaha mostra i muscoli e, ancora una volta, ci tiene a far sapere a tutti che non intende cedere lo scettro del numero uno dei produttori di strumenti musicali. Del resto il servizio di navetta dal silos dei parcheggi auto ci conduce alla Portalhaus della fiera, da cui si accede direttamente al padiglione 11 interamente occupato dalla casa giapponese che, in splendido isolamento, non si mischia con gli altri espositori. Si potrebbero trascorrere ore ed ore qui. Ma quello che ci interessa è visionare i prodotti arranger, toccarli con mano e verificare le novità.
Nel comparto dei prodotti a noi interessanti, erano disponibile alla prova Tyros5, PSR-S970, PSR-S770 e PSR-S670 di cui di ho ampiamente scritto in questo blog: chissà che il rinnovamento di questa serie non possa già cominciare entro la fine del 2017 partendo proprio dall’ammiraglia che darà al via ad una nuova serie di nomenclatura di modelli. Attenzione, sono solo voci non ufficiali e tutte ancora da verificare.
Le novità riguardano essenzialmente la fascia di ingresso per amatori e principianti. Ho potuto suonare PSR-E263 e soprattutto PSR-E363, due modelli che erano stati preannunciati lo scorso gennaio al NAMM invernale. Siamo nel territorio delle tastierine leggere, poco impegnative e accessibili al grande pubblico. Nel tempo, mi sorprende sempre come questo tipo di prodotti cresca di qualità modello dopo modello, ereditando contenuti, suoni e funzionalità tipici dei prodotti di levatura superiore. Ma il vero senso della novità si percepisce con il fratello maggiore di queste tastiere: si chiama PSR-EW300 ed è la versione a 76 tasti di PSR-E363 di cui condivide la quasi totalità delle specifiche tecniche: tasti dinamici, 574 voci di buona qualità, 165 stili di accompagnamento, il rinnovato sistema di lezioni interattive per imparare a suonare (Keys to Success), 150 frasi per l’arpeggiatore e la modalità DUO che consente di suonare a quattro mani creando due posizioni per il Do centrale. Le possibilità di utilizzo sono espandibili facendo ricorso al numeroso portfolio di applicazioni disponibili sull’Apple store per iPad e iPhone.
Accompagnato da figure di rilievo di Yamaha in Italia, come Raffaele Volpe e Danilo Donzella, ho avuto anche la possibilità di osservare da vicino la nuova serie di pianoforti Clavinova CLP (quelli SENZA sezione arranger, ad onor del vero). Devo confessarvi che, una volta posate le mani su questi tasti, non mi è stato poi così facile smettere di suonare ed allontarmi: il tocco della tastiera e la risposta dei pedali riproducono sensazioni autentiche. Ed è rimarcabile la facilità con cui si accede alla qualità timbrica e dinamica dei due grandi suoni di pianoforte campionati con abbondanza di risorse: sia che si scelga di suonare il campione di Yamaha CFX Grand o del Bösendorfer Imperial, in entrambi i casi si ha di fronte la possibilità di cimentarsi con la storia autentica del pianoforte classico.
Sulla pagina dedicata a questo evento sul sito ufficiale Yamaha troverete maggiori informazioni.
Tornate a visitare il blog nei prossimi giorni per il resoconto relativo agli altri stand del MusikMesse 2017. Tutto quello che vorrete sapere sugli arranger workstation.
Dimostratori di arranger workstation Yamaha all’opera (foto di Mario Jr Restagno)
Rullano i tamburi che annunciano l’attesa dell’apertura dei cancelli della prossima fiera internazionale di Francoforte, il MusikMesse 2017. Ne approfitta il produttore italiano Ketron per dare risalto alle novità incipienti. L’aspetto più saliente riguarderà una conferma, piuttosto che un annuncio sorprendente: dopo un anno di gestazione, finalmente SD9 è pronta veramente ad uscire sul mercato. Gli ultimi dodici mesi sono serviti per la messa a punto del prodotto che, in effetti, era stato portato in fiera l’anno scorso più a livello di prototipo che come prodotto collaudato e pronto alla commercializzazione.
Questo periodo è servito al centro R&D di Ketron per perfezionare numerosi aspetti e potenziare il data base delle risorse Audio Drum e Live Guitar:
Ora la collezioni di suoni è molto più ampia: si parla di 672 suoni GM, 5 banchi di suoni, 61 Drum Sets, 368 Preset Voices, 1500 User Voices.
Ci sono oltre 100 Audio Drums stereo, 150 pattern di Live Guitars (Folk Acoustic, Electric, Nylon) e 530 Grooves, gran parte di questi orientati ai ritmi latini e sudamericani.
In totale la sezione arranger comprende ora 400 stili: e 140 di questi sono denominati Live Styles, accedono cioè alle nuove risorse di Audio Drums, Live Guitars e Grooves, a segno di un alto tasso di realismo esecutivo per i musicisti che si esibiscono davanti al pubblico.
Di particolare riguardo è la nuova sezione Launchpad che nasce con 1024 progetti, 12 pad, 6 scene e la possibilità di sincronizzare fino a 3 file Wave con il MIDI. Questa interessante applicazione si preannuncia come la più stuzzicante novità, offrendo al musicista più esigente la possibilità di creare sequenze professionali di elevata complessità tramite la gestione combinata di Style Modeling e Real Time Sequencer.
La versione di SD9 che vedrete prossimamente nei migliori negozi di strumenti musicali sarà quindi molto più ricca rispetto quella annunciata un anno fa. E questa è una bella notizia. Ed è comunque, a prescindere, una buona novità.
Conosceremo tutti i dettagli completi della “nuova” Ketron SD9 entro pochi giorni con l’annuncio ufficiale previsto in fiera. Restate sintonizzati!
Godiamoci insieme ora un paio di filmati pubblicati nei giorni scorsi da Marcello Colò di Ketron. Il primo è una vera e propria anticipazione in vista del Musik Messe e il secondo è una dimostrazione degli stili principali da cui si può evincere il grande lavoro svolto per l’inserimento delle tracce Live Guitar, autentico gioiello del patrimonio tecnologico e musicale di casa Ketron.
Dopo anni di siccità, da qualche tempo i produttori di strumenti musicali – con sezione arranger – hanno ricominciato ad esibire prodotti nuovi a raffica. E così, dopo il Winter NAMM dello scorso gennaio, anche l’edizione primaverile della principale fiera europea ha confermato il buon momento produttivo del comparto. Non so se ci avete fatto caso ma, dall’inizio del 2016 ad oggi, fra NAMM e Messe, sono già stati annunciati almeno otto nuovi modelli di arranger: ci sembra un buon momento. E’ la testimonianza di una discreta continuità di attenzione da parte dei produttori.
Ma andiamo con ordine.
Per il secondo anno di fila, il botto è stato registrato allo stand Ketron, dove sono sempre bravi a mantenere il riserbo alla vecchia maniera fino all’ultimo minuto. Quest’anno si sono presentati in fiera il 7 aprile mattina con un triplo annuncio di nuovi arranger:SD9 valeva da solo il biglietto di ingresso in fiera giacché è il segno evidente di un bel passo in avanti rispetto al “già” fortunato SD7; SD40 rinnova la tradizione dei moduli arranger mentre SD80 ravviva un segmento di nicchia, quello degli arranger con tastiere cromatiche.
Il numero uno al mondo dei produttori di strumenti musicali è arrivato a Francoforte con due nuovi arranger: presso lo stand Yamaha era infatti possibile provare PSR-EW400 e PSR-E453. Siamo nel segmento di prodotti dedicati al mondo dei principianti, degli amatori e di chi è alla ricerca del puro divertimento. E’ quindi interessante osservare come il costruttore giapponese abbia pensato di aggiungere un modello con tastiera estesa fino a 76 tasti, raramente presente in questa categoria di prezzo. L’occasione della fiera è stata sfruttata da Yamaha anche per mostrare il nuovo pacchetto promozionale che porta smalto nuovo all’offerta dell’ammiraglia Tyros 5.
Per quanto concerne lo stand Korg, dopo aver visto una versione internazionale e una localizzata per i crucchi di Pa4X, a Francoforte era visibile la terza declinazione dell’ammiraglia, quest’ultima destinata al mercato orientale. Prepariamoci: prima o poi giungeranno nuove variazioni di altri arranger workstation derivati da Pa4X: la serie è appena cominciata.
E parliamo dello stand Casio ora, dove è stata l’occasione per verificare i due recenti modelli di arranger nel segmento medio: MZ-X500 e MZ-X300. Questi strumenti appaiono come il risultato di un discreto rinnovamento del catalogo Casio. Bisognerà provarli di persona prima o poi, per poter valutare in profondità.
E tutti gli altri marchi? Altrove non sono state rilevate novità per il settore arranger e a noi non resta altro che aspettare investimenti futuri in questo comparto anche dagli altri produttori.
Volete saperne di più? Sono convinto che, nei prossimi giorni, Riccardo Gerbi pubblicherà su MusicOff i propri resoconti in formato video. Vi consiglio quindi di restare sintonizzati su quel portale. Potremo vedere presto, con i nostri occhi, le esperienze attese dei momenti più intensi di quanto è accaduto nei giorni scorsi al MusikMesse 2016.