È come se, improvvisamente, fosse crollata la diga virtuale che dal 2021 ha fatto da tappo al fiume di presentazioni di nuovi prodotti Yamaha. È un fatto: da qualche mese dilagano annunci di nuovi pianoforti digitali. Tutto il listino della casa giapponese è in fase di rinnovo: abbiamo assistito al lancio della nuova serie di pianoforti con arranger P-S500 e Clavinova CVP-900 e, senza accompagnamenti di bordo, al lancio dei nuovi modelli Piaggero (NP-15 e NP-35) e P (P-143/145 e P-223/225). E, mentre molti si aspettavano l’annuncio del successore di P-515, è notizia degli ultimi giorni la comunicazione ufficiale relativa al rinnovamento della serie Clavinova CSP (dotata di arranger) con ben quattro modelli:
- CSP-255: 88 tasti Ground-Touch S, 772 voci, 495 stili, amplificatori a 40W x2.
- CSP-275: come il modello precedente, arricchito da tasti bianchi che offrono l’effetto legno e amplificatori che salgono a 50W x2.
- CSP-295: oltre alle caratteristiche precedenti, i modelli superiori montano i tasti Ground-Touch, con pesatura graduale e contrappesi. Le voci sono 872 mentre 525 sono gli stili di accompagnamento
- CSP-295GP: al top della serie spicca un mobile classico ispirato ad un pianoforte a coda (codino), piuttosto che ad un pianoforte verticale come nei modelli sottostanti.
I pianoforti della serie CSP rappresentano una versione (sempre pregiata) ma semplificata rispetto i modelli Clavinova CVP, avendo demandato tutta la gestione “smart” ad un dispositivo tablet o smartphone esterno, mantenendo quindi un pannello di controllo hardware asciutto ed essenziale. I modelli CSP includono tutte le caratteristiche dei migliori pianoforti Yamaha come i due eccellenti campioni di pianoforte (Yamaha CFX e Bösendorfer Imperial), gli effetti Virtual Resonance Modeling (VRM) e la meccanica GrandTouch.
L’applicazione Smart Pianist, quando collegata ad un pianoforte CSP, offre funzioni nuove che sono altrimenti inibite sugli altri modelli Yamaha. Innanzitutto, c’è un’ampia sezione arranger con stili composti da 4 variazioni, 4 Fill-In, 1 Intro e 1 Ending. Segue Audio to Score, che crea in tempo reale lo spartito di un accompagnamento per pianoforte dai brani musicali audio salvati nel dispositivo esterno. L’app consente il rapido accesso alle impostazioni della Piano Room per regolare il riverbero dei vari ambienti e tutti gli altri parametri che incidono sul suono del pianoforte. Ci sono 403 brani MIDI e spartiti da studiare per l’apprendimento. Ed è possibile infine esercitarsi con i metodi più famosi (Beyer, Burgmüller, Czerny e Hanon).
Se confrontati con un altro modello di pianoforte arranger come Yamaha DGX-670, il numero di voci e di stili è superiore nei nuovi modelli CSP; di più, siamo agli stessi livelli degli arranger portatili PSR-SX700 e PSR-SX900. Certo, pilotare i pattern degli stili agendo su uno schermo touch-screen non è la stessa cosa come toccare pulsanti fisici sul pannello frontale. Tuttavia, si tenga conto che Yamaha sta evolvendo tutti i nuovi pianoforti digitali con arranger per essere “strumenti adattivi”. Questi strumenti seguono gli accordi su tutta la tastiera (ad esempio, la diteggiatura AI Full Keyboard) e cambiano le sezioni di stile a seconda della forza di esecuzione e del numero di note che si suonano. Vale la pena approfondire, quindi.
Tutte le nozioni sui nuovi pianoforti CSP sono disponibili su CSP-Series – Yamaha – Italia