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Cronologia degli arranger Roland

C’è stato un periodo in cui il termine arranger equivaleva a Roland. L’epoca d’oro delle tastiere con accompagnamenti è coincisa con il grande successo della prima serie E di Roland, quella che ha dominato il mercato internazionale delle tastiere digitali per diversi anni. Tutto era nato in Italia, ad Acquaviva Picena (AP) nel 1987 quando l’azienda giapponese aveva acquisito l’italiana SIEL e preparato il lancio di E-20. Con quel prodotto, i tastieristi avevano immediatamente inteso che il concetto di arranger si stava trasformando da tastierina-giocattolo a strumento affidabile e capace di affrontare impegni professionali dal vivo e in studio.

Il successo di Roland è nato da un mix vincente di suoni e stili. Da una parte c’era la pasta inconfondibile dei suoni Roland (non per caso il Roland SC-55 Sound Canvas è stato per anni universalmente riconosciuto come il set sonoro di riferimento per la programmazione degli Standard MIDI File); dall’altra c’era la sezione arranger che spaziava su tutto il repertorio mainstream internazionale: la semplicità d’uso permetteva il controllo dei diversi pattern con grande fluidità, quasi il sistema fosse in grado di anticipare le intenzioni del musicista. Il divertimento era assicurato: quanti tastieristi dell’epoca, guardando l’ora, si rendevano conto con sorpresa di aver suonato per ore senza interruzione: il tempo volava quando suonavi un arranger Roland.

Dopo la gloriosa prima serie E (i cui modelli di punta erano stati E-70, E-86 e E-96), sono apparsi i modelli professionali a 76 tasti della Continua a leggere

Mescolare gli arrangiamenti per re-inventare la musica

Suonare, cantare, emozionarsi

Suonare, cantare, emozionarsi

Qual è il gioco più divertente mentre suonate a casa in privato il vostro arranger? Per me, è quello di prendere una canzone qualsiasi e di suonarla con uno stile di accompagnamento lontano dall’originale. Ad esempio: mi diverte suonare il repertorio di Rod Stewart in stile Country & Western, quello di Eric Clapton in stile Jazz, i Beatles in modo Funk, Van Morrison in Latin, Ligabue in Contemporary, Fabrizio De André in formato swing e le canzoni di Franco Battiato come se fossero una colonna sonora di un film. A volte gli accostamenti sono assordanti, spesso funzionano dopo alcuni tentativi diversi, altre volte si scoprono accoppiamenti sorprendenti e riusciti al primo colpo. In qualche caso il risultato è al limite dell’assurdo, del comico o del geniale. Forse non tutti questi arrangiamenti creativi nati al volo possono essere ripresi dal vivo, ma in taluni casi funzionerebbero alla grande, se non fosse per la prigrizia e il conformismo degli italiani, i quali apprezzano le cover solo se identiche all’originale (che noia!). In tutti gli arranger questo gioco è possibile. A volte, restando nello stesso stile ma cambiando il tempo (da 4/4 in 3/4 si ottengono effetti straordinari, ad esempio io nel mio piccolo suonavo Alice in 3/4 molti anni prima che Francesco De Gregori lo facesse davvero).

Quando avevo fra le mani una Roland E-50, ricordo la funzione Cover: era molto divertente perché consentiva di Continua a leggere

Arrangiamenti MIDI

Vi siete mai trovati nella situazione in cui il MIDI file della vostra canzone preferita vi suona dannatamente scontato sul vostro arranger? Probabilmente l’avete usato decine di volte e ora non vi dice più nulla di nuovo. E quindi ora avete sì il desiderio di suonare ancora quella canzone, ma la base MIDI risulta così spenta che vi scappa la voglia. Ma, se avete un arranger workstation, non disperate: avete lo strumento giusto per far tornare alla vita qualsiasi MIDI file, anche quello più morto del Mar Morto.

1 Premessa

Le caratteristiche menzionate in questo articolo sono disponibili su quasi tutti i modelli medio-alti degli arranger Yamaha, Roland e Korg. Se per caso non vi ritrovate con queste descrizioni, controllate il manuale della vostra tastiera e troverete le procedure specifiche. Per vs. informazione ho utilizzato come modelli di riferimento la serie PSR e Tyros per Yamaha, la serie E50/E60/E80 per Roland e la seria Pa per Korg.
Mi scuso anticipatamente con i possessori di arranger Ketron, Casio e Orla, non avendo un prodotto a disposizione, mi era difficile verificare la fattibilità. Ma… mai dire mai: chissà, un domani forse. Continua a leggere

Qualità degli arranger Roland

Roland E50

Roland E50 - Music workstation

Potreste considerare quest’articolo come il tentativo di rispondere alla domanda: “Quali piacevoli sorprese potrebbe riscontrare un musicista che decida di suonare un arranger Roland dopo aver suonato per anni un arranger Yamaha“. Tutto questo nasce da quando ho affiancato una Roland E50 alla mia gloriosa Yamaha Tyros.

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Storie di uomini, donne, tirocinanti ed artisti affermati

Sommario

Dietro ognuna di queste storie, c’è una persona. E per ogni persona un aspetto o una caratteristica degli arranger workstation. In altre parole, storie cioè motivi che potrebbero stuzzicare la vostra voglia di suonare una tastiera.

Protagonisti del pianeta arranger:

  1. Max Tempia
  2. Marcello Colò
  3. Giorgio Marinangeli
  4. Michele Mucciacito

Storie:

  1. Giovanni Giuffrida– Catania (2010)
  2. Marco Santonocito – Torino (2016)
  3. Dave and Annie – New York (1983)
  4. Francesco Massa – Reggio Emilia (2012)
  5. Steve McNally – Hudson (2012)
  6. Antony Spatola – Catania (2015)
  7. Forum Ketron – Italia ed altrove (2016)
  8. Pagina Facebook di Arrangers Italia (2017)
  9. La mia lista (2018) – My generation
  10. Eber Dimarti (2018) – Tastieropoli
  11. In memoria di Giacomo Consentino (2019) – Catania

Altre storie ancora:

  1. Massimo – Napoli (2010)
  2. Sconosciuta – Roma (2008)
  3. Beth, Annie e Robin – Malibu (1997)
  4. Con un arranger in una casa di riposo e un nugolo di bambini – Torino (2015)
  5. Scott Bradlee & PostModern Jukebox  – Long Island, New York (2015)
  6. Matteo  – Milano (2005)
  7. Andrea – Firenze (2009)
  8. Enrico – Torino (2006)
  9. Diego – Londra (2005)
  10. Danny Mitchell – Nashville, Tennessee (2015)
  11. Tutti voi – Ovunque voi siate (2010 e anni a seguire)

A presto!