La strategia commerciale che sin dal 2001 contraddistingue la serie PSR degli arranger workstation Yamaha, ha sempre visto presentare una coppia di prodotti, dove il fratello minore si è spesso distinto per un evidente scarto tecnologico. In molte occasioni, quel divario ha penalizzato il modello minore spingendo la clientela a fare un sacrificio monetario per acquistare l’arranger workstation più costoso. Un classico esempio è stato il confronto fra PSR-300o e PSR-1500.
Ma, con il recente lancio di PSR-S950 e PSR-S750, molti hanno notato come il gap di prestazioni fra i due modelli stia giocando un interessante risvolto che sembra dare un forte messaggio a quanti intendono spendere una cifra vicina al migliaio di Euro. Con PSR-S750 infatti ora Yamaha offre un arranger workstation di tutto rispetto: Continua a leggere