Oh, finalmente: ecco un bel filmato divulgativo, ecco una veloce carrellata che aiuta a far chiarezza fra workstation e arranger. Rick Formidoni è il responsabile della formazione all’uso degli strumenti musicali in Korg USA e, finora, si era distinto sul web grazie ad una seria di micro-filmati della durata di una manciata di secondi ciascuno, in cui presentava definizioni sintetiche sui basilari concetti degli strumenti Korg.
Questa volta Rick si rivolge a quanti stanno valutando l’acquisto di una nuova tastiera musicale e non sono ancora sicuri della propria scelta. Nasce così questo prezioso aiuto volto a evidenziare le differenze principali fra una workstation classica e una tastiera arranger professionale.
Accanto a Rick si scorgono le tre workstation Korg a listino: Kronos X, Krome e Kross. Gli si contrappongono gli arranger della serie Pa: Pa3X, Pa900 e Pa600. Ma un confronto analogo si potrebbe fare con altri marchi:
- in casa Yamaha paragonando le workstation Motif XF, MOXF e MOX con gli arranger Tyros 5, PSR-S950 e PSR-S750
- in casa Roland paragonando le workstation FA06/FA08, Jupiter e Juno-DI con gli arranger BK-9 e BK-5
- non possiamo invece fare un confronto analogo in casa Ketron, visto che produce (ottimi) arranger ma non workstation nel senso tradizionale del termine.
In breve ecco le ragioni per cui scegliere una workstation classica:
- siete alla ricerca di una vasta e rinnovata tavolozza sonora che sfrutti la miglior tecnologia allo stato dell’arte per produrre il panorama musicale più ricco di immaginazione e creatività
- dovete produrre colonne sonore per film o TV ricorrendo a sovrapposizioni di tappeti sonori originali
- lavorate e registrate in uno studio professionale e avete bisogno di personalizzare tutti i parametri di una libreria vastissima di suoni sul vostro PC o Mac.
- suonate in una band e siete alla ricerca dei migliori suoni tipici da tastiera: pianoforte, organo, sintetizzatore…
- avete necessità di controllare rapidamente i filtri, gli effetti e i parametri dei vostri suoni
- volete disporre di un vastissimo arsenale sonoro fatto di numerosi GB.
- registrate in formato audio, disponendo di effetti esterni e ricorrendo a strumenti specifici di produzione musicale
Ed ecco le situazioni per cui è preferibile optare per una tastiera arranger professionale:
- avete un’idea di brano musicale partendo da una sequenza di accordi e cercate una band virtuale che suoni con voi
- suonate leggendo lo spartito e i testi delle canzoni o avete bisogno di proiettare i testi su uno schermo video esterno per una festa in stile karaoke
- siete un compositore e state cercando lo strumento più veloce per produrre un demo di qualità delle vostre canzoni
- siete l’unico musicista nei paraggi e avete bisogno di riempire di suoni e di accompagnamenti le vostre esibizioni
- avete la necessità di controllare rapidamente dal vivo il trasporto di ottava o di semitoni del vostro strumento musicale
- avete l’intenzione di far suonare i vostri MIDI file sfruttando una tavolozza sonora di rango professionale
- cantate e avete bisogno di un armonizzatore vocale a più voci.
Ma Rick Formidoni riserva il consiglio più interessante alla fine della sua rassegna: andate in un negozio fornito di strumenti musicali, provate da voi stessi, fate i confronti con le vostre mani e le vostre orecchie.
Alla prossima…