Archivio mensile:gennaio 2010

Confronto tra ammiraglie

Quando ti trovi a mettere sul piatto 2500/3000 Euro o giù di lì per acquistare un arranger workstation, certo puoi avere mille dubbi. E allora chiedi consigli in giro. Frequenti i forum di musicisti e domandi: qual è la tastiera migliore? Lasciatemi dire: questa domanda è sbagliata. Non può avere risposta.

In assoluto la tastiera migliore non esiste. Solo la pubblicità ti fa credere che questo prodotto sia definitivo e che quest’altro sia fondamentale. Sì, certo potrebbe essere vero: ma solo fino a quando non esce il prodotto successivo.

Detto questo, proviamo a confrontare tre ammiraglie, cioè le ultime tre workstation arranger rimaste in produzione sul mercato 2010:

  • Korg PA2 X Pro
  • Yamaha Tyros 3
  • Ketron Audya

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Le registrazioni non sono così difficili

Memorizzate le vostre impostazioni

Memorizzate le vostre impostazioni: le ritroverete dal vivo in un attimo

Oggi ritorniamo ad un post di argomento tecnico, utile per quanti lavorano con un arranger Yamaha (serie Tyros o PSR).

Parliamo di registrations, e cioè di quegli otto pulsanti posti proprio sopra i tasti centrali il cui scopo è quello di memorizzare i diversi scenari della vostra tastiera, per poterli poi richiamare in un amen quando servono (soprattutto dal vivo ma non solo).

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Winter NAMM 2010

Gli arranger workstation sono strumenti musicali, ma sono anche prodotti tecnologici in vendita sul mercato. Vale la pena seguire le evoluzioni delle aziende produttrici soprattutto in occasione delle grandi fiere internazionali. In questi giorni, c’è un’occasione ghiotta: è la fiera invernale degli strumenti musicali di Anaheim, nei pressi di Los Angeles in California. Si chiama Winter NAMM 2010.

E’ l’occasione per il lancio di prodotti nuovi e per la conferma dei prodotti presenti sul mercato. Ovviamente, da un paio d’anni, la recente crisi globale dei mercati ha contribuito a tenere sotto tono eventi come questo. Tuttavia è interessante dare uno sguardo per cogliere eventuali segnali novità sullo stato del mercato degli arranger.

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Synth, workstation, pianoforti digitali e cloni

Questo blog si occupa volutamente solo di arranger. Non ci occupiamo di altri strumenti musicali digitali che condividono con gli arranger molto ma non tutto. Facciamo una rapida carrellata insieme, giusto per stuzzicare la vostra curiosità.

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Tastiere portatili?

In italiano dovremmo dire gli arrangiatori. Sosterrei che suona proprio male. Le tastiere elettroniche si sono sempre distinte grazie alla loro capacità di sfruttare la tecnologia per dare qualcosa di più al musicista, quel qualcosa che uno strumento acustico non avrebbe saputo dare.
Liberiamoci di questo potenziale equivoco: le tastiere elettroniche non sono meglio degli strumenti originali e non sono in grado di sostituirli. Le tastiere elettroniche sono un qualcosa di diverso. Avete un pianoforte acustico a casa, magari ereditato dai genitori? Bene, non disfatevene per niente solo perché ora avete appena acquistato l’ultimo ritrovato della scienza in termini musicali. Un pianoforte vero è un pianoforte vero. Si suona come un pianoforte vero e vi darà quelle soddisfazioni che nessun arranger saprà mai darvi.
Un arranger vi darà un altro tipo di soddisfazioni musicali.
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Un sistema operativo fidato

Yamaha PSR-S910

Yamaha PSR-S910 - Arranger workstation lanciato nel 2009

In un mondo tecnologico nel quale le soluzioni convergono, mi ha stupito la coerenza produttiva delle case giapponesi. Si fa un gran parlare delle sinergie planetarie del mondo automobilistico dove i grandi produttori costruiscono alleanze al fine di concentrare gli sforzi, semplificare i processi produttivi, condividere le risorse, ridurre i costi e potenziare la qualità come concetto standard di produzione. Basti pensare agli innumerevoli modelli prodotti dalle diverse case con nomi diversi: è ormai storia l’integrazione di FIAT nel circuito di General Motor, che ha portato la fabbrica torinese a servirsi di fornitori e soluzioni standard per la produzione di automobili. Ed è così successo che la FIAT ha prodotto il motore Multijet e che quest’ultimo sia finito sulle vetture Suzuki, anche questa apparteneva a quei tempi all’orbita GM, la quale a sua volta produceva il Wagon R+, la quale a sua volta nella versione “povera” veniva distribuita da Opel con il nome di Agila. Insomma vari progetti condividevano risorse e soluzioni per offrire al mercato prodotti diversi. FIAT e GM hanno divorziato nel 2005, tuttavia i loro progetti comuni hanno lasciato profondi segni negli anni successivi.

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