Archivio mensile:febbraio 2022

Elka OMB 5, arranger negli ultimi anni ’80

Grazie alla solerte segnalazione di Fabrizio, lettore attento che ringrazio – oggi è giunto il momento di andare a recuperare una presenza storica, breve ma importante, nella storia degli arranger: quella di Elka.

Fonte della foto: Giorgio Marinangeli

Lo storico produttore italiano di Castelfidardo si è coperto di gloria per aver progettato e costruito sintetizzatori che hanno fatto la storia della musica elettronica negli anni 70 e 80 come Rhapsody e Synthex. Sono strumenti resi celebri dall’uso negli studi di registrazione di celebrità come Jean Michel Jarre, Stevie Wonder, Tangerine Dream e Supertramp.

Tuttavia, c’è stato un tempo in cui Elka produceva tastiere con accompagnamenti. Era stato il punto di arrivo di una lunga serie di esperienze avviate con gli organi elettronici dotati di ritmi automatici (come Artist, E-49 e X-30) fino ad arrivare a Wilgamat III, macchina rack con 16 pattern di accompagnamento. A seguire, Elka ha potuto raggiungere l’apice delle proprie produzioni arranger con due modelli che avevano riscosso un buon successo in tutta Europa alla fine degli anni 80: OMB 3 e OMB 5. Il primo era un modulo senza tastiera, mentre OMB 5 aveva 37 tasti (da Do a Do).

I due prodotti OMB erano comparsi sul mercato nel 1988 vantando due possenti generatori sonori: un motore FM (con 24 preset synth e 6 suoni di basso) e un sintetizzatore con 32 campioni PCM memorizzati in ROM e prevalentemente destinati alle percussioni.  Questi due propulsori fornivano la potenza sonante su cui poggiava la sezione arranger; questa era stata costruita a “tabelle libere”, dava cioè la possibilità di applicare liberamente ciascuna delle variazioni dello stile ai diversi tipi arrangiamento. Gli stili preset erano 20, anche gli arrangiamenti di basso erano 20, i tipi di arrangiamento erano 6. Non mancavano 20 Intro, 40 Fill-In e 20 Ending. Lo strumento includeva un sequencer a 9 tracce multi-timbriche.

Per conoscere da vicino gli arranger Elka, ho chiesto soccorso all’amico Giorgio Marinangeli. Nel suo celebre blog potete trovare informazioni nelle pagine dedicate alla rassegna della musica elettronica del passato e su OMB 5 in particolare.

Dovete poi sapere che Giorgio vanta una larga collezione di strumenti dell’epoca e la scorsa settimana ha condiviso il proprio esemplare di OMB 5 con il mitico Marcello Colò per la produzione di un video musicale che farà venire i brividi ai nostalgici, nella speranza che anche le nuove generazioni possano tornare ad apprezzare le sonorità degli anni ’80.

Guardiamo insieme questo video allora: nella prima parte Giorgio ci illustra le caratteristiche dello strumento e poi, nella seconda parte, Marcello ci offre la dimostrazione degli stili di accompagnamento. Insomma, grazie Giorgio, grazie Marcello ed ecco a voi: Elka OMB 5.

I 20 stili preset di Elka – Fonte: manuale Elka OMB 5

Alla ricerca di arranger con tasti semi-pesati

Prima di cominciare a leggere, se non avete dimestichezza con i concetti basi delle meccaniche di tastiera, vi consiglio un breve ripasso su come Orientarsi fra i diversi modelli di tastiera in base al peso e alla dinamica dei tastiere. E sì, perché oggi proviamo a dare uno sguardo al listino completo degli arranger del 2022 sotto la prospettiva del peso dei tasti.

Una categoria a parte sono i pianoforti arranger: la presenza di tasti pesati è qui scontata. È interessante prendere nota come non sia necessario per forza spendere montagne d’oro per acquistare un pianoforte digitale: si trovano tasti pesati già a 550 euro e a salire. Ovviamente, in base all’aumentare del prezzo dello strumento, si potrà avere una meccanica di qualità crescente.

In cima a tutti gli altri arranger, ci sono i modelli dotati di tasti semi-pesati, la cui resistenza alla pressione permette di avere la giusta sensazione di sicurezza sotto le dita, agevolando velocità di esecuzione e controllo efficace dell’aftertouch. Se cerchiamo fra tutti gli strumenti arranger quali di questi montano tasti semi-pesati, potremmo trovare qualcosa di significativo soltanto nell’area degli arranger top di gamma: mi riferisco alle ammiraglie Korg Pa4X, Yamaha Genos, Ketron SD-9, SD-60 e SD-7.

Fatar TP/9 tasti semi-pesati

Nel segmento sottostante, non si hanno più tasti semi-pesati, nemmeno nelle due straordinarie coppie di arranger (autentici fuoriclasse, intendiamoci) che seguono. Da una parte ci sono Yamaha PSR-SX700 e PSR-SX900 con i loro tasti FSB: pur offrendo una certa resistenza alla corsa, presentano un contatto morbido che non permette di eguagliare i tasti FSX montati da Genos. Dall’altra parte ci sono Korg Pa1000 e Pa700, che meritano due discorsi separati: sotto i tasti di Pa1000 è incollata una sottile piastra metallica che offre una sensazione diversa rispetto Pa700; tuttavia – a mio modo di vedere – la sostanza non cambia. La mia opinione è che il produttore italo-giapponese avrebbe fatto centro riproponendo i tasti scelti per Pa800 (erano esemplari!) ed è un peccato che non li abbia riproposti qui.

Scendendo di prezzo e di categoria, negli arranger per tutti (secondo la mia nomenclatura adottata), l’esperienza d’uso varia da modello a modello e in taluni casi troviamo tasti di tipo synth che possono comunque dare fiducia grazie alla loro corsa sicura. In base alla mia esperienza, ritengo in questa categoria di prodotto si possano trovare tasti “suonabili”, chi più chi meno.

Scendendo al livello inferiore degli arranger per esordienti (dove comunque ho scelto di escludere i modelli i cui tasti non sono sensibili al tocco, giacché privi di capacità espressiva), sono presenti normalmente tasti leggeri. Sono prodotti economici al risparmio, cosa vi aspettavate?

Alla fine, possiamo affermare che – esclusi i pianoforti con accompagnamenti – non ci sono tastiere arranger provviste di tasti semi-pesati al di sotto delle ammiraglie. Occorre cioè spendere almeno 2340 euro o molto di più per trovarli.

Chissà se, a breve, qualche produttore di tastiere arranger andrà a cogliere l’opportunità di fare business in questa area oggi scoperta del mercato…

Oscillazione prezzi arranger febbraio 2022

È passata l’esaltazione dei prezzi del periodo natalizio 2021, ma la successiva stabilizzazione non ha riportato i listini ai livelli bassi di un anno fa. Trovate l’elenco aggiornato nella solita pagina dedicata ai prezzi di riferimento del mercato arranger che ho appena aggiornato.

Le principali osservazioni, rispetto l’ultimo sondaggio prezzi che risale al mese di novembre 2021, sono:

  • Stabili i prezzi dei modelli top di gamma, dove si percepiscono segnali di prodotti in esaurimento in vista di un prossimo fine ciclo di vita.
  • Nel segmento successivo degli arranger workstation, calano di poco i prezzi. La discesa più significativa riguarda Korg Pa1000 (-11%).
  • Fra gli arranger per tutti, fanno la loro comparsa – anche se non ancora disponibili nei negozi – i prezzi di lancio delle novità annunciate a gennaio: Casio CT-S1000V / CT-S500 e Yamaha PSR-EW425 / E473.
  • Gli aggiustamenti nel segmento entry-level sono minimi, tranne due casi: spicca infatti la discesa sensibile del prezzo che coinvolge due prodotti Casio: CT-S400 (-18%) e CT-S300 (-12%).
  • Nell’area dei pianoforti arranger, i prezzi salgono tendenzialmente del 5-10%. Appare per la prima volta il nuovo Casio CDP-S360 con il prezzo di lancio superiore del 10% rispetto il modello equivalente precedente. Unica eccezione in controtendenza riguarda Korg XE20 che ora si trova ad un prezzo leggermente inferiore (-6%).

Consultate l’elenco completo dei modelli e dei prezzi di riferimento.

Riflessioni sul mercato dell’usato in tempi di epidemia

http://www.smstrumentimusicali.it

Qualche settimana fa, Riccardo Gerbi aveva pubblicato la propria guida al mercato dell’usato per pianoforti e synth. Poi la palla è passata al sottoscritto. Ed è così che è nato lo speciale dedicato alle tastiere arranger usate. Su SM Strumenti Musicali.it

Buona lettura!

Casio alza il sipario su CDP-S360

Mentre la valanga promozionale dell’arranger vocale Casio CT-S1000V si espande a macchia d’olio su YouTube in queste settimane (vedi nota in calce), rischia di passare in sordina l’annuncio avvenuto negli stessi giorni di Casio CT-S1000V e CT-S500 in relazione ad un altro nuovo prodotto Casio. Tant’è che qui, sul blog delle Tastiere Arranger, ci troviamo soltanto oggi a colmare la lacuna con un qualche stacco di differimento.

Parliamo del pianoforte digitale Casio CDP-S360. Anche lui, nel suo piccolo, merita di essere menzionato in questo blog, giacché qui si cerca di fare del nostro meglio per documentare e illustrare tutti i prodotti musicali sul mercato dotati di stili di accompagnamento.

Casio CDP-S360 (fonte immagine CASIO-Music.com)

Voi sapete che Casio è solita distribuire sul mercato un modello per poco tempo: normalmente dopo appena tre anni, applica un certo restyling al fine di lanciare un modello nuovo, leggermente migliorato rispetto il precedente. CDP-S360 è infatti la rivisitazione di CDP-S350 che aveva visto la luce nel 2019.

Se volete approfondire la conoscenza del nuovo strumento, vi consiglio la lettura del focus appena pubblicato dall’amico Riccardo Gerbi su SM Strumenti Musicali: lì troverete i dettagli e l’analisi delle novità introdotte da Casio sul nuovo pianoforte arranger (la presentazione riguarda anche un altro pianoforte CDP-S110 ma questo è sprovvisto di accompagnamenti automatici, sappiatelo).

In questa sede, colgo l’attimo per un rapido excursus sul repertorio di stili presenti. CDP-S360 include 200 ritmi di accompagnamento, suddivisi in 15 categorie. La prima costatazione emergente è la larga presenza di stili etnici che occupano un quarto dell’intera serie. Hanno una discreta presenza i generi musicali arabi, indiani, cinesi, indonesiani e giapponesi. L’Europa è rappresentata dai paesi del nord-est: Schlager germanico, musica polacca, caucasica e russa. Tacciono i ritmi di musica popolare italiana. Ci dobbiamo consolare con gli altri 150 stili dove spadroneggia il mainstream: Pop, 8 Beat, 16 Beat, Rock, Dance, Jazz, Latin (34 stili!), Country, ensemble orchestrali e i classici stili lenti Ballad.  Spiccano a parte – e sono degni di nota – ben 20 stili dedicati ad arpeggi e accompagnamenti pianistici.

Nel mese di gennaio, Casio ha investito massicciamente sul web per dare voce a CT-S1000V, pubblicando ben otto video ufficiali sul canale Casio Music Global, sei video su Casio Music Gear e altri ancora su Casio Music Europe e Casio Music Italia. E poi ci sono i diversi video sponsorizzati su Sweetwater, Kraft Music, etc.