Archivio mensile:giugno 2010

Suonare la chitarra con la Yamaha Tyros

Questa storia è molto bella e istruttiva. Me l’ha scritta il protagonista in persona. Si chiama Giovanni Giuffrida, vive nella splendida Sicilia ed è il tastierista della Chimera Band, un gruppo che gira l’Italia da alcuni anni per proporre dal vivo il repertorio di Gianni Morandi, riscuotendo successi ovunque grazie all’impulso rock dato dal marchio di fabbrica del gruppo.

“Quest’inverno abbiamo avuto una data importante alla quale mancava la chitarra elettrica, così ho dovuto rimpiazzarla con la Yamaha Tyros. Ho assegnato un canale in uscita, sistemato le sequenze per coprire i buchi lasciati dalle mie traversate nel mare chitarristico e così via… Il chitarrista virtuale era fra noi.
Renato, io non so dirti cosa è successo, come ho suonato e neppure cosa ho suonato: so soltanto che ho tirato degli assoli e dei layer “terrificanti”.
Ma la cosa più incredibile è che il nostro gruppo è letteralmente salito di gradino. La piazza era con noi ed ad ogni solo seguiva sempre un applauso. Il realismo era impressionante.
Alla fine del concerto, chitarristi, bassisti e tutti i musicisti mi cercavano per stringermi la mano e la frase più consueta era:” Ma questa tastiera ha dei suoni bellissimi, come si chiama, dove la vendono…”.

Un chitarrista mi ha detto incazzato “Io, per ottenere un suono come il tuo, ci ho messo decenni!” (si chiama Chicco Gussoni ed è un chitarrista professionista) e alla fine ha concluso: “Indubbiamente hai un’anima chitarristica e in certi punti il realismo era totale.”
Sentito questo, il gruppo ha deciso di continuare il tour senza cercare un nuovo chitarrista e continuare su questa scia. E così è stato. ”

E bravissimo Giovanni allora: ecco che cosa si riesce a fare con l’arranger Tyros quando si hanno grandi capacità artistiche unite al coraggio di sperimentare.

Voi potete fare di più: perché nei prossimi giorni non controllate il sito della Chimera Band
e, quando saranno rese note le date del tour estivo 2010, cogliete l’attimo: se dovesse capitare dalle vostre parti, non perdetevi l’occasione di assistere alla performance di Giovanni Giuffrida e la sua Yamaha Tyros!

Che cosa succede dietro quella porta

Mi trovo a Milton Keynes. E’ una cittadina insolita nel bel mezzo dell’Inghilterra. Qui non ti puoi aspettare l’Inghilterra da cartolina e tutte le villette a schiera. Al contrario, ti sembra di essere in una qualsiasi località dell’Europa continentale. Se non fosse per la guida a destra.

Mi trovo qui per lavoro. Questa volta l’azienda ci ha portati in un centro conferenze. Sapete quelle strutture dove numerose società trovano la possibilità di organizzare eventi, riunioni, corsi di formazione, di tutto. Nulla di che.

Durante la pausa caffè, però, mi trovo nella sala di riposo. Ci sono dipendenti di altre aziende: leggo i cartellini di chi prende il caffé durante il nostro orario e vedo che sono persone di Accenture. Improvvisamente vengo colpito da un suono di sintetizzatore eccezionale. Seguo la melodia. Davvero eccellente. Chi sarà mai? Sembra l’assolo di un professionista, sembra di essere nei paraggi di un valido artista. Cerco la sorgente del suono e scopro che esce da una delle tante sale riunioni. La porta è chiusa. Non si può entrare. La musica sgorga come un ruscello a primavera.

Controllo bene e leggo sul foglio esposto sulla porta che la sala è prenotata da Korg UK. Diavolo: il distributore inglese di Korg sta lavorando qui! Che cosa succede dietro quella porta?

Behind the door of KORG UK

Mi immagino la presentazione di un nuovo sintetizzatore, mi immagino il laboratorio su un nuovo arranger workstastion, mi immagino di tutto mentre una song multi-traccia esce dalla sala senza darmi la possibilità di entrare.

Accidenti, i miei colleghi mi chiamano: dobbiamo riprendere i nostri lavori. Non saprò mai che cosa succedeva dietro quella porta.