Oggi vi racconto di una tastiera che mi ha sempre sorpreso per il realismo dei suoni acustici. E’ questa in sintesi la sensazione che ho provato anche durante la mia ultima prova di Yamaha PSR-S650. Anche altri amici che erano con me durante il test, in un noto negozio di strumenti musicali, hanno avuto la stessa percezione. Non è la prima volta che metto le mani su quest’arranger ma questa volta ho avuto a disposizione il tempo e la calma per andare più a fondo.
Hardware
Cominciamo dai tasti dinamici: sono leggeri ma non “plasticosi”. Perfettamente adeguati al segmento apriprista degli arranger e analoghi ai tasti che monta Yamaha Tyros 1. Il pannello di comando si presenta molto ordinato anche se un po’ affollato: offre comunque tutti i controlli necessari. Devo confessarvi che non ho apprezzato il controllo dei brani musicali: mi spiego, i pulsanti dedicati alle song sono posti distanti fra loro e quelli specifici di controllo del trasporto riutilizzano un paio di pulsanti Ending degli stili per funzioni di avanzamento e ritorno veloce. Per carità, si riesce a operare lo stesso, però mi chiedo se l’aver dedicato due pulsanti in più avrebbe fatto lievitare troppo i costi. Continua a leggere