Siamo musicisti o consumatori acritici di telefonini? Toglietevelo dalla testa: per noi, non possono esistere le tastiere sorpassate.
Quando un produttore di strumenti musicali annuncia il rilascio di un prodotto nuovo, è inevitabile che evidenzi le novità. Lo faccio anch’io, qui in questo blog. Lo facciamo tutti noi, appassionati suonatori di strumenti digitali. Tuttavia, da tutto ciò, non se ne deduce meccanicamente che tutti gli strumenti musicali prodotti precedentemente diventino di colpo delle “chiaviche”.

Lo dimostrano i veri musicisti quando portano sul palco i loro veri strumenti e non quelli che ricevono in qualità di endorser. Spesso, ancora oggi, vedo tastieristi in giro suonare tastiere d’altri tempi con l’etichetta GEM o Casio. E anche modelli d’annata marchiati Korg, Yamaha, Ketron, Roland e persino Technics. Sono tutti strumenti fuori produzione da lungo tempo: ma continuano a fare il loro sporco lavoro. E non ho mai notato nulla di obsoleto in quelle occasioni. Quello che ho visto e ascoltato sono artisti che sanno suonare. Io non vedo e non ascolto altro: musicisti. Al centro di uno strumento musicale, c’è l’artista, la musica, il suono. Non lo strumento in sé.
E allora riflettete con me.
Anch’io vorrei cambiare la mia tastiera arranger che pesa 13 kg e, alla mia età, le operazioni di carico e scarico dall’auto – ogni volta che vado a suonare in giro – cominciano a incidere. Certo mi farebbe comodo una tastiera più leggera. E magari la prenderò presto. Tuttavia, non mi passa per il cervello il pensiero di considerare sorpassato il mio strumento di oggi, anche se è fuori produzione da oltre sette anni e perché pesa 3kg in più del modello più recente. Era uno strumento mirabile quando era uscito, mi aveva conquistato e ho imparato a padroneggiarlo: non vedo ragioni per cui io oggi debba pensare di cambiarlo solo perché “sorpassato”. Magari nelle mani di un ragazzo giovane, alle prime armi nel mondo delle tastiere digitali, il mio vecchio arranger potrebbe rivelarsi alla stregua di uno strumento nuovissimo che gli potrà aprire gli orizzonti sul fare musica. Il concetto di sorpassato è totalmente soggettivo. Direi fuorviante.
Si suona lo strumento che si ha in mano e lì si concentrano tutte le nostre forze.
Comprate uno strumento nuovo e, dopo due-tre anni, succede che questo sia sostituito a listino da un modello più recente. E, in quel momento, che fate? Entrate in crisi di panico pensando alla svalutazione dell’usato? Ma dài, ragazzi, mica avete comprato un’automobile che si consuma con il numero di chilometri? A me piace pensare a come tirare fuori il meglio dallo strumento che ho a disposizione. Il produttore smette di rilasciare aggiornamenti software? Non mi lascio mica scoraggiare: lo strumento che ho oggi è stabile ed efficace e questo è quello che conta. Posso continuare a suonare. Passano gli anni e sfrutto il tempo a disposizione per studiare e conoscere a fondo quello strumento che, altrimenti, conoscerei solo in superficie: quello piuttosto è un rischio ineluttabile per chi cambia tastiera ogni due anni.
Yamaha Tyros 5, Tyros 4, PSR-S950, PSR-S750, PSR-S970 e PSR-S770; Korg Pa3X, Pa900 e Pa600; Ketron Audya; Roland BK-9.
Ecco alcuni esempi fra i tanti: sono modelli fuori produzione, ma non mi sembrano strumenti sorpassati. Vi permettono, ancora oggi, di suonare musica con grande soddisfazione.
Anche il modello successivo al mio, prima o poi, tramonta e viene sostituito a listino. Quello nuovo ovviamente ha suoni aggiornati, più memoria, un’interfaccia video più intuitiva, qualche porta di comunicazione adeguata ai tempi. In quel momento mi chiedo se mi serve tutta questa tecnologia in più. Se serve veramente, non c’è storia: mi procuro il nuovo strumento. Altrimenti… bene lo stesso. Di certo non mi lascio prendere dalla brama della novità e dall’invidia del nuovo. Ho una tastiera musicale fra le mani e, benedetto Iddio, ho una grande fortuna, posso suonare! Posso suonare! Posso suonare!
Scusate lo sfogo.
Buona Pasqua a tutti!
Ciao Renato, è da parecchio che non mi faccio sentire, ma sono.un tuo.assiduo lettore. Trovo come sempre interessanti i tuoi articoli e concordo in pieno quanto scritto sopra. Io ad esempio, da circa tre anni mi diverto a suonare la Roland BK9, strumento che tu conosci benissimo, leggero e potente, ricca di suoni e style da fare invidia ad altre marche blasonate. Morale della favola, me la tengo bella stretta l’ultima Roland made in Italy.
Approfitto per farti gli Auguri di buona Pasqua e un arrivederci su questo blog.
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Ciao Orazio, come stai? Grazie dell’attenzione che continui a prestare ai miei scritti. Lo apprezzo tanto. Buona Pasqua e buona musica con la tua BK9!
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Avrei bisogno dell’aggiornamento della mia vecchia Farfisa G7. Mi potreste aiutare?
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Concordo io ho una pa 80 del 2000 ,e una macchina da guerra e tutta configurata
Con il
Kontakt i migliori set di batteria pianoforti pad ogni volta che ci metto le mani la gente rimane scioccata , sapeste quante nottate a trovare le funzioni per configurare ogni singola nota della drum map , sistemare le ottave riprogrammare qualche style , pensate che per la
Parte dance ho preso solo la cassa dell’edm Accoppiato con Abbey road 70 ,
Non sto qui a raccontarvi risultato incredibile
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Ciao Carmelo quello che dici è pura verità, bisogna lavorarci, metterci le mani ma una volta settate a dovere diventano, come le definisci tu delle macchine da guerra in grado di stupirci. Naturalmente questo discorso vale non solo per la Pa80.
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Ciao Carmelo, grazie del tuo intervento. E’ impressionante rendersi conto quanto Korg Pa80 possa ancora essere attuale. Davvero.
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