Yamaha alza il sipario su Genos

Yamaha Genos, l’ammiraglia di una nuova stirpe di arranger workstation

Come da programma, l’attesa è terminata oggi due ottobre 2017. Yamaha ha finalmente svelato il gioiello tecnologico che molti tastieristi del mondo occidentale attendavano con ansia da settimane o mesi: la stirpe di Genos è cominciata e va a prendere quel posto che, sino a ieri, era stato occupato con successo dalla fortunata dinastia Tyros, avendo quest’ultima ormai raggiunto il proprio apice e completato la propria evoluzione con Tyros5. Dopo avervi raccontato così tanto in questo blog sui diversi modelli Tyros, non potevamo davvero perderci l’appuntamento odierno e celebrare insieme a voi lettori fedeli questa pietra miliare nella storia degli arranger workstation.

Le prime impressioni a caldo, raccontate da Mauro Di Ruscio

Siamo fortunati, le prime parole che ci introducono a Genos sono quelle di Mauro Di Ruscio esperto dimostratore Yamaha e affermato musicista.

Re’: Mauro, tu hai avuto la possibilità di mettere le mani fra i primi su Genos già da qualche settimana. Raccontaci le tue prime impressioni.

MDR: Il primo aspetto che colpisce è la facilità di utilizzo. Da una parte, Genos nasce con un bellissimo schermo touch screen, dall’altra ci sono comodissimi slider e knob assegnabili ed utili nell’utilizzo live. Tutta la grafica dei vari menu è stata rinnovata, le pagine video sono facilmente leggibili ed intuitive.

Re’: La nuova generazione sonora ti ha conquistato?

MDR: Bello il suono di pianoforte, al top della tradizione Yamaha. Sono altrettanto belli i suoni di piani elettrici, per non parlare degli archi: stupendi. I suoni di chitarra sono ancora più sorprendenti di quelli di Tyros5. Ho trovato migliorati anche i suoni di organo. Ho potuto apprezzare i nuovi suoni con tre Super Articulation! L’evoluzione dei suoni di synth e dei pad continua e ti cattura.

Re’: Come ti sei trovato con la sezione arranger?

MDR: Negli style ci sono tracce di basso da paura. Gli accompagnamenti di chitarra sono sempre più realistici. Belli i vari riff di chitarra presenti negli arpeggiatori che caratterizzano e arricchiscono ancora di più gli style. Strepitosi i Kit Drum e i campioni delle Drum Machine per la musica anni ’80. Multipad belli e migliorati. Tastiera bella, si suona veramente bene.

Re’: Novità tecnologiche di miglioramento?

MDR: Ho trovato comodo poter caricare due song audio contemporaneamente. Il kit audio opzionale è migliorato tanto. Ho trovato miglioramenti sensibili nel vocoder e nell’harmonizerGenos ha a bordo già un’ampia memoria flash pronta per ospitare per i pack aggiuntivi. Ci sono tre ingressi USB-to-Device. Penso che avrai capito che mi piace veramente tanto.

Re’: Non ho dubbi. Grazie, Mauro!

Macro-differenze rispetto Tyros5

Analizziamo insieme, brevemente, le caratteristiche tecniche alla ricerca dei dettagli di innovazione che il nuovo strumento ha introdotto rispetto Tyros5.

La prima grande differenza si percepisce a prima vista: il look è cambiato molto, siamo più vicini a Montage che alla famiglia Tyros. Questo nuovo arranger workstation nasce a 76 tasti e, per ora, non è prevista la versione a 61 tasti; è più corta di 11 cm ed è più leggera di ben 3kg (13kg contro 16). Lo schermo LCD con touch-screen e più ampio a 9” (pare non reclinabile). Ci sono sette configurazioni di risposta al tocco contro cinque. Spiccano sulla sinistra del pannello sei manopole assegnabili per il controllo di parametri dal vivo: sopra di esse un piccolo schermo OLED monocromatico visualizza i valori attivi per ciascun parametro assegnato. Tre pulsanti sono dedicati al controllo delle Super Articulation!

La polifonia è raddoppiata a 256 note ma non sono pienamente sfruttabili essendo segmentata in 128 note dedicate alle voci di fabbrica e altre 128 disponibili per le voci aggiuntive del pack di espansione. L’arsenale di voci si espande ancora e raggiunge il numero di 1652 timbri (erano 1279): ma, diavolo, chi avrà mai il tempo per suonare tutte queste voci davvero? Ci sono 10 nuovi kit percussivi denominati Revo! Drums/SFX; le voci Ensemble salgono da 55 a 76, le Super Articulation! passano da 288 a 390, le Super Articulation 2! da 44 a 75, le MegaVoice da 54 a 82 e così via. Scompare invece la sezione Organ World con i suoi 40 suoni d’organo e si ritorna alla categoria delle voci Organ Flutes con 24 suoni rinnovati e perfezionati.

La memoria flash è già disponibile a 1.8GB e la memoria interna è di 58GB. Non servirà aggiungere altra memoria e nemmno un disco fisso interno. Il numero di stili di fabbrica si espande ancor più, da 539 a 550.

In buona sostanza, l’aspetto principale che appare come la grande innovazione è il sistema operativo. O meglio ancora, è l’interfaccia video che è stata completamente riscritta per essere pilotata da un generoso schermo touch-screen. Senza dubbio la facilità d’uso è cresciuta, tuttavia, per quanto riguarda lo schermo tattile nello specifico, valgono sempre le osservazioni fatte a suo tempo in questo blog, quando avevamo segnalato che comunque questa scelta non rappresenta necessariamente un valore aggiunto per tutti.

Conclusioni

Naturalmente, torneremo sull’argomento Genos. Nel frattempo, per saperne di più, vi consiglio di leggere la brochure oppure di cercare altre informazioni fra i trentatré filmati video pubblicati sul sito ufficiale.

Qui, prima di chiudere, non potevamo farci mancare la prima dimostrazione di Genos pubblicata da parte di Martis Harris per i colori di Kraft Music. Dura 16 minuti ma valgono tutto il vostro tempo.

18 pensieri su “Yamaha alza il sipario su Genos

  1. Pietro

    Rinnovo il mio modesto complimento per il modo di comporre lo scritto! Ti leggo con piacere per la chiarezza di spiegare i vari particolari di ogni strumento musicale preso in esame. Io pure ho dato un’occhiata a questa Genos, i particolari innovativi delle varie funzioni da me ritenute interessanti sono: ingresso microfono per i dinamici e phantom – display fisso, non reclinabile, mi pare di avere letto che la visuale è stata ampliata di angolazione, ecco la non necessità di reclinarlo in modo frontale; questo particolare favorisce posizionare il tablet proprio in luogo del precedente display. E’ corta di cm. 11 e pesa meno. Registration Memory è stato portato a 10 suddivisioni per banco. Per le voci, concordo con te circa il tempo di esaminarle. Ho provato a vedere se c’è il manuale: utile per una più ampia conoscenza della macchina ma, ancora non c’è. Mi è stato detto che verrà consegnata ai primi giorni di dicembre: “Buon Natale 2017!”

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  2. Pietro

    Su “Supporti Musicali” il servizio “Yamaha” ha precisato che la Genus legge i testi degli MP3. I testi devono venire convertiti come nella Tyros in ” .txt ” ? Potrei chiederlo al servizio Yamaha di S.M. ma, tu non sei “stitico” nel spiegare in modo esauriente! Grazie.

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    1. francesco

      io sono un ketroniano da circa ben 9 anni con audya ma la genos mi affascina kiedevo e possibile caricare dei audio drums e quant
      altro sarei felici per una breve risposta grazie

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  5. GIOVANNI TRISI

    GRANDE TRISTEZZA !!!!! L Italia compra le tastiere YAMAHA MA L ITALIANO MANUALE ….. ???!!! Mai !!!! Forse L italiano …LINGUA SCONOSCIUTA E ANTICA …!!!!! APPENA PRESENTATA … MA GIÀ SI OARLA DI AGGIORNAMENTI ???!!!!! Ciò significa che chi la ritira già deve aggiornarla ?????? E non si dice nulla come fare ? L aggiornamento ? Un suono di SAX ..CE?? Perché in tutte le demo mai se ne sente …fiato . Grazie .

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