Il “di dietro” degli arranger workstation

La parte posteriore di una tastiera digitale è quella di cui il tastierista non si cura quando suona dal vivo, ma è quella che vede il pubblico. È un dettaglio non è del tutto trascurabile. Tuttavia, ancora più importante è che quello è lo spazio dedicato alle connessioni. Non ha quindi un valore esclusivamente estetico. E oggi ho pensato di dedicare un articolo a questo argomento, confrontando il “di dietro” degli arranger workstation oggi a listino nelle categorie ammiraglie e livello medio.

Trattasi di nove modelli prodotti da Korg, Yamaha e Ketron e, per i quali abbiamo pubblicato una rassegna in un paio di occasioni: arranger di lusso e mid-level.

Osserviamo questi arranger da vicino mentre, al fondo dell’articolo, una tabella sinottica ci permette di confrontare i dati tecnici delle connessioni disponibili.

Yamaha Genos

La sponda posteriore di Genos spicca per le forme sinuose ed eleganti. Dal punto di vista delle connessioni, l’elenco è sovrabbondante. Spiccano rispetto la concorrenza, la presenza di una doppia coppia di MIDI IN e MIDI OUT, ben tre coppie di uscite stereo, gli speaker digitali per gli amplificatori esterni GNS-MS01. Infine, Genos è l’unica della serie ad offrire un’uscita digitale.

Il design di Yamaha Genos

Korg Pa4X

Anche l’ammiraglia di casa Korg riserva connessioni dedicate per un’amplificatore proprietario, PaAS. Come tutte le ammiraglie, dispone di ingresso microfonico compatibile per jack 1’4″ standard e XLR con alimentazione Phantom (per i microfoni a condensatore). Pa4X è l’unico della serie ad avere un ingresso AUX IN stereo, in aggiunta alla coppia Right-Left. Le forme squadrate sono alleggerite dal taglio di colore della scocca.

Korg Pa4X

Ketron SD9, SD60 e SD90

I tre modelli di Ketron si distinguono per il doppio ingresso MIDI IN: la ragione dipende dal fatto che questi arranger hanno un duplice motore sonoro (proprietario e GM) e ognuno di essi ha un ingresso MIDI dedicato. Gli arranger Ketron potrebbero attirare l’attenzione dei musicisti grazie alla porta MIDI THRU, scomparsa su tutti gli altri arranger qui in rassegna. Altre connessioni originali sono l’ingresso multipolare per l’unità a pedale footswitch e l’uscita video DVI. Gli ingressi AUX IN e AUX OUT sono monofonici.

Ketron SD90, unico modulo arranger di questa rassegna

Korg Pa1000 e Pa700

Scendiamo di categoria con le due coppie di fratelli Korg e Yamaha: lo si nota dal diradarsi di connessioni disponibili che restano comunque, ad onor del vero, sufficienti per un utilizzo professionale. Pa1000 e PA700 si distinguono per la condivisione dell’ingresso AUX IN (Right-Left) utile per collegare un microfono dinamico o una chitarra. Le nuove serie di questi modelli hanno adottato la porta HDMI, diventato lo standard de facto per i monitor video.

Il retro di Korg Pa700 (analogo a quello di Pa1000)

Yamaha PSR-SX900 e PSR-SX700

I due fratelli di casa Yamaha non sono perfettamente identici: il fratello maggiore PSR-SX900 vanta due uscite sub-stereo, la possibilità di collegare un adattatore USB per inviare il segnale video ad un monitor esterno e la connessione Bluetooth per ricevere il segnale audio da uno smartphone o tablet. Entrambi però meritano una menzione per la loro eleganza delle forme.

Il retro elegante di PSR-SX900 (analogo a quello di PSR-SX700)

Conclusioni

Nella scelta di una tastiera nuova da acquistare, succede talvolta di sorvolare sulle connessioni disponibili: onde evitare sorprese inaspettate, vi propongo una tabella riepilogativa. Osservate gli aspetti analoghi e quelli distintivi di ogni modello: spero che queste informazioni possano aiutare tutti a fare chiarezza sulle caratteristiche di ciascuno strumento.

Fate clic sull’immagine per ingrandirla

10 pensieri su “Il “di dietro” degli arranger workstation

  1. 66max@virgilio.it

    Salve a tutti/e. Poco tempo fa’ ho acquistato una Pa 3x della kORG FAVOLOSA!…LA DOMANDA CHE vi pongo e’ : esiste una sorta di manuale che aiuti la comprensione di come sopratutto si puo’ programmare e/o addirittura un programma per facilitare le operazioni tramite Pc in fase di programmazione di ” Style”? premetto che l’ ultima tastiera arranger che ho avuto e’ stata la G800 Roland, storica!… ma di concezione antica …(ps: già sono in possesso dei manuali in italiano e quello ” advanced in inglese”, ma la mia difficolta’ e’ capire l’architettura ed utilizzarla al meglio durante i live….video esplicativi per capirla?)!…scusate se sono stato troppo lungo, ma necessito di ” Help”! Buona Giornata serata a tutti/e .Max

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    1. Luciano

      Ciao Max! Se hai comprato la pa3x teoricamente dovresti avere anche un dvd in italiano con i tutorial base per usarla e comprendere le funzioni base. Un consiglio che ti posso dare, se non l’hai già fatto, è di registrare la pa3x sul sito della Ekomusic https://www.algameko.com/it/arranger/korg/pa3x-76, nella sezione download troverai tutto quello che è stato pubblicato per la pa3x, dagli style, ai manuali, sistema operativo e video. Nel manuale base ci sono tantissime cose, devi avere pazienza, leggerlo e provare le funzioni in base a quello che vuoi fare. In quello advanced che è solo in lingua inglese, scaricalo in pdf, utilizza ad esempio il google traduttore che può venire in aiuto in alcuni casi e prova, prova prova… Infine, quando hai dei dubbi ai quali non trovi risposta, puoi contattare il maestro Raffaele Mirabella, product specialist Korg, tramite il sito delle eko, saprà sicuramente aiutarti, è sempre molto disponibile e veloce nel risponderti. La pa3x è molto complessa, ricca di funzioni e di possibilità di editing il cui limite spesso è la fantasia… Consulta che https://www.korg.com/it/products/synthesizers/pa3x/page_5.php. e https://www.korg.com/it/features/arrangers/bonusware/ Buon divertimento!

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  2. Luciano

    Ciao Renato! La Genos ha sicuramente un retro come lo definì il designer, ” caraterrizzato da design con una forma statica per il musicista e dinamica per il pubblico”.
    “Ha una forma ad arco come se fosse il riflesso delle braccia del musicista che, inotroduce dinamica e movimento nel design, sincronizzando musicista, genos ed il pubblico”. Di contro, seppur di ottima qualità per ottenere questo risultato la scocca è in polimero plastico. Korg con la pa4x, ha una forgiatura in metallo ed il desing scocca, è vincolata ad essa, l’idea trasmessa è semplicità, concretezza, robustezza, molto Rock!
    Genos ha introdotto l’uscita ottica, Korg con pa4x l’ha tolta, la pa3x l’aveva… chissà perchè? Poco utilizzata?Korg ha la possibilità della storica pedaliera EC5, peccato che non viene introdotta anche su Pa1000 e Pa700, Genos dovrebbe avere la possibilità di usare in ogni caso una pedaliera midi ma non ne sono sicuro. Tutte gran belle macchine da suoni!
    Alla prossima ciao a tutti

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  3. Edoardo

    Piccola precisazione da ketroniano: la pedaliera non ha un connettore pentapolare ma è un db15 per la gestione di ben 13 pedali assegnabili…. Stesso connettore e stessa pedaliera da oltre 20 anni!

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  4. Edoardo

    Altra considerazione: solo Ketron con il pedale del volume? Tutte le altre sono senza? Personalmente non sarei in grado di suonare un arranger senza pedale del volume, ovviamente in modalità Swell (solo il volume della mano destra viene regolato, il resto dell arranger non viene influenzato dal pedale)

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