Come promesso, oggi entriamo nel merito di SongBook Editor nella versione 3.0 progettata su misura per gli arranger Korg di attuale generazione (Pa4X, Pa1000 and Pa700). Chi possiede modelli precedenti può lavorare con la versione 2.0: quanto scritto qui vale anche per loro.

Consigli della casa
Cominciamo con una distinzione operativa che Korg stessa raccomanda:
- Gli elementi del SongBook associati a stili di accompagnamento vanno creati sempre sullo strumento: questa modalità consente di memorizzare tutti i valori effettivi delle impostazioni dello stile (suoni, EQ, FX, set di tastiere, pad, eccetera.). La stessa profondità dei dettagli non è possibile sull’Editor.
- Al contrario, conviene sicuramente creare sul SongBook Editor gli elementi associati a basi MIDI, Karaoke, MP3 e file di testo. In questo articolo, infatti, ci concentriamo proprio su questo secondo aspetto.
Per come hanno pensato le cose quelli di Korg, conviene tenere conto di un altro dettaglio operativo: lavorate con un supporto rimuovibile, non perché sia più comodo rispetto il disco fisso interno o alla memoria SD installabile, ma perché così si hanno meno grane con il software Korg (lo so, fate fatica a crederci, ma proprio così recita e così lo confessa “candidamente” il manuale ufficiale Korg). Voglio dire, è sicuramente possibile utilizzare il disco fisso interno ma, se vogliamo fare le cose semplici, non sfidiamo la sorte e seguiamo le raccomandazioni di Korg che qui cerco di riassumervi con la massima semplicità possibile.
Passiamo all’azione
Prima cosa, andiamo a prenderci il file di SongBook dallo strumento:
- Inserite una memoria USB sull’arranger, accendete lo strumento, premete il pulsante Media, toccate Save e selezionate ALL.
- Toccate Save To e scegliete la vostra memoria USB come destinatario dell’operazione di salvataggio.
- Create una nuova cartella SET sul dispositivo USB dandogli il nome che preferite. Questa cartella conterrà il vostro SongBook (SBD), le Set List (SBL) e tutti gli stili salvati nelle locazioni User e Favorite.
Ora copiate tutte le vostre basi e i vostri file sullo stesso dispositivo USB:
- Sempre nell’area Media, aprite la pagina Copy e copiate tutti i file da assegnare al vostro SongBook (MIDI, Karaoke, MP3 e file di testo TXT).
- Non importa l’uso che fate di cartelle e sottocartelle, l’importante è non toccare la cartella SET: copiate tutte le vostre risorse al di fuori di quella.
Estraete ora il dispositivo USB dallo strumento.
Spostiamoci sul PC
Dopo aver inserito il dispositivo USB sul vostro PC, controllate il nome della sua etichetta. È un punto fondamentale: non andate oltre. È semplice: da Esplora File del PC, fate clic con il tasto destro del mouse sul drive della memoria USB e selezionate Proprietà. Se c’è già un nome, prendetene nota, altrimenti è il momento di dargli un benedetto nome ora.

Non andate nel panico proprio adesso, non è come battezzare un figlio: digitate un nome qualsiasi. Se proprio vi si è bloccata la fantasia, usate le iniziali del vostro nome e cognome: vanno benissimo.
E ora, coraggio, divertiamoci con l’Editor
Su PC, potrete lavorare comodamente per aggiungere e modificare gli elementi del SongBook. Si possono fare molte cose in modo intuitivo. Qui ci soffermiamo sull’aspetto che fa venire il mal di testa a diversi possessori di arranger Korg. Assegniamo le nostre basi e i nostri file al SongBook.
La prima volta che aprite il SongBook Editor, selezionate File e Preferences per indicare il vostro modello di arranger (Pa700, Pa1000, Pa4X, etc.). Poi aprite il vostro SongBook dalla memoria USB: fatelo scegliendo la cartella .SET che avete creato.
Giunge ora il fatidico momento di importare i titoli delle canzoni: nulla di più facile. Selezionate File e poi Import Files… Cercate i vostri file nella memoria USB e, cartella per cartella, selezionateli tutti per importarli. Una volta confermata l’importazione l’Editor potrebbe scoprire che alcuni elementi preesistenti nel SongBook potrebbero avere lo stesso nome del file che state importando: brano per brano, decidete se escluderle dall’importazione, sovrapporle oppure ignorarle.
Alla fine, tutti i titoli sono in colore rosso. Non spaventatevi, al contrario di quanto normalmente si pensa (si sa, il rosso è il colore degli errori, dei rischi e degli allarmi) qui invece è un bene: significa che l’importazione ha avuto buon esito. Ora potete salvare il SongBook.
Ma, prima di farlo, osservate come ogni elemento del SongBook che non è associato ad uno stile di accompagnamento, mostri due informazioni distinte al fondo per Resource File: l’unità del dispositivo e il percorso (path). Concentrate la vostra attenzione sull’unità.
- Se (come vi ho detto qui sopra) avete fatto le cose per benino e avete dato un nome di etichetta alla memoria USB, qui la vedete ben riportata nel campo Unità: ottimo!
- Se, invece, vedete la lettera dell’unità D: oppure E: oppure F: e così via, allora significa che non avete ancora fatto quanto vi ho chiesto qui sopra. La vostra memoria USB non ha ancora un nome di etichetta.
Se siete nel caso 1, tutto bene, passate al paragrafo successivo.
Se il vostro caso è il 2, da una parte vi devo dire che siete dei lettori un po’ indisciplinati, ma dall’altra – consolatevi – sappiate che siete ancora in tempo per correggere. Andate ora su Esplora File di Windows (fatelo!) ad assegnare un nome di etichetta alla memoria USB e poi tornate sull’Editor. Selezionate ora tutti i titoli appena importati, fate clic sul tasto destro del mouse e poi scegliete Edit. Sostituite la lettera del drive con l’etichetta da voi assegnata fra parentesi quadre. (NDA: Se pensate che sia una cosa complicata, non prendetevela con me: sto facendo del mio meglio per semplificarvi la vita, ora però metteteci del vostro). Facciamo un esempio: immaginiamo che l’etichetta da voi assegnata è RR, ebbene qui dovete scrivere [RR], così fra parentesi quadre.

Fatto tutto? Bene, salvate il SongBook e… il gioco è fatto.
È ora di tornare sullo strumento
Inserite nuovamente la memoria USB sul vostro arranger. Da questo momento in poi, va lasciata lì tutte le volte che vorrete lavorare con il SongBook. Se la togliete, non lamentatevi poi con me se i vostri brani non si trovano più.
Ricordate il precedente articolo? Per rendere attivo il vostro SongBook, dovete caricarlo in memoria. Ergo, sullo strumento, premete il pulsante Media e scegliete Load per caricare il file SongBook navigando all’interno della vostra cartella Set. Fatto? OK, ora siete finalmente operativi. Buon divertimento!
