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Addio NoteStar

Il logo di Yamaha NoteStar

Il matrimonio fra Yamaha e Hal Leonard non ha superato la crisi del settimo anno. E si interrompe a sette anni di distanza dal parto di NoteStar. Era il 17 gennaio 2012, infatti, quando avevamo dato notizia in questo blog del lancio dell’app.

L’idea era promettente: offrire un servizio ai tastieristi per imparare a suonare brani famosi ed esercitarsi sfruttando tutto il corredo tecnologico a disposizione: spartiti digitali, brani audio multi-traccia, controllo del playback in loop con la possibilità di mettere in mute le singole parti.

Ovviamente l’investimento da parte di Yamaha e Hal Leonard poteva risultare costoso nel momento in cui si intendeva mantenere aggiornato il repertorio: per ogni titolo, era richiesta la produzione di basi audio originali di qualità, estensione di spartiti nella pagina Score, programmazione delle basi all’interno del framework controllabile grazie all’app NoteStar e pagamento di diritti d’autore.

Lo spartito interattivo di Yamaha NoteStar

L’evento scatenante è stata la messa in liquidazione della società YMH Digital Music Publishing LLC che gestiva questo business: pertanto l’applicazione NoteStar andrà in pensione definitivamente il 31 marzo 2019. Da ieri non è più possibile il download dell’app dallo store di Apple, ma coloro che l’hanno già scaricata potranno continuare ad usarla fino a quando un futuro aggiornamento iOS non la renderà incompatibile.

Per farsi perdonare dai fedeli clienti di questo servizio, le due aziende coinvolte ora offrono un abbonamento gratuito a Sheet Music Direct PASS, un servizio web di Hal Leonard che vende spartiti musicali sul sito di SheetMusicDirect.com. L’abbonamento PASS, che normalmente costerebbe 9,99€ al mese (oppure 99€ per un piano annuale), dà diritto all’accesso illimitato online a tutta la libreria di partiture gestite da Hal Leonard, che si vanta di gestire oltre un milione pagine di spartiti interattivi. Qualora uno spartito fosse di interesse per il download e la stampa, l’abbonamento PASS garantisce lo sconto del 50%, altrimenti lo spartito sarà solo utilizzabile online.  Ad aprile, si saprà di più sulla durata di questa promozione.

Se il portale Yamaha non blinderà tutte le porte in anticipo rispetto le date dichiarate nel comunicato stampa, chi non è ancora registrato su NoteStar App avrà tempo di farlo fino al 20 marzo 2019: così da aprile potrà accedere all’abbonamento gratuito a PASS. 

Accanto a Yamaha Smart Pianist…

Yamaha Digital Piano Controller su iPad

Da alcuni mesi, mi trovo nella situazione di suonare spesso dal vivo un pianoforte Yamaha P-115, pilotandolo con il tablet e l’app Digital Piano Controller. Al di là di semplificare la selezione dei timbri in split o layer, il tablet mi serve soprattutto per la gestione del transpose, altrimenti de facto incontrollabile in tempo reale dal solo pannello dello strumento. Non saprei come fare senza l’app: per la cronaca, l’attivazione è stata molto semplice, mi è bastato collegare il tablet tramite cavo USB 2.0 adattatore Apple per fotocamere (come da foto qui sopra).

Digital Piano Controller non è affatto male: include diverse preziose funzionalità fra cui una ristretta sezione di ritmi. Vi consiglio la visione completa del filmato che segue in cui Leon Blaher di Yamaha Australia spiega per benino tutte le possibilità offerte da questa app.

Leon Blaher di Yamaha Australia illustra Digital Piano Controller

Va da sé che, a questo punto, alcuni di voi si staranno chiedendo se mai ci sono evoluzioni possibili per disporre di una sezione arranger completa.

A dire il vero, avevamo apprezzato insieme, qui in questo blog, l’annuncio del 2017 relativo ai pianoforti CSP-150 e CSP-170: per la prima volta, la casa di Hamamatsu aveva presentato strumenti nuovi in cui il controllo della sezione arranger era demandato ad un’applicazione esterna. L’applicazione si chiama Smart Pianist ed è valida per gli apparati Apple con iOS 10.0 e superiori. Nei mesi seguenti il lancio, Yamaha ha poi esteso l’app agli apparati Android, non tutti a dire il vero, solo a quelli inclusi in questa lista.

Restando volutamente nel territorio arranger, tenete conto che Smart Pianist non include stili e suoni, questi sono residenti negli strumenti della serie CSP (470 stili di accompagnamento, 692 timbri e 29 kit percussivi). L’applicazione facilita semplicemente l’interazione con lo strumento, occupandosi di inviare i messaggi MIDI di avvio dei pattern di accompagnamento e di tutti gli altri controlli utili all’esecuzione (tempo, trasporto della tonalità, controllo delle song, cancellazione della traccia della melodia e così via).

Non è un caso, infatti, che – nel momento in cui è stata aggiornata per essere compatibile con i modelli Clavinova della serie CLP-600 e con i nuovi pianoforti portatili della serie P (P-121, P-125 e P-515) – Smart Pianist non ha portato con sé le funzionalità specifiche del menu Style: sarebbe stato inutile, data l’assenza della sezione arranger su questi strumenti.

Come connettere uno strumento ai dispositivi iOS con Smart Pianist

Al momento, non siamo al corrente di altri strumenti dotati di stili di accompagnamento e pronti a ereditare l’uso di Smart Pianist, ma il Winter NAMM 2019 è vicino. Chissà che Yamaha non ci riservi qualche sorpresa il 24 di gennaio.

Per quanto concerne la concorrenza, Roland ha purtroppo abbandonato BK-Partner, ma ha presentato Piano Partner 2, app che approfondiremo prossimamente. E poi non dimentichiamo che sul campo gioca un ruolo importante l’app Dexibell XMURE con i suoi pattern di accompagnamento 100% audio.

Concludiamo con la presentazione curata da Musician’s Friend in merito alla app Smart Pianist con Clavinova CSP-170. Dopo un minuto e 50 secondi, il filmato fa riferimento esplicito alla sezione arranger.

CSP-170 con Smart Pianist (arranger a 1m 50s), grazie a Musician’s Friend

MidiBand: applicazione arranger per iPad, iPhone, iPod

MidiBand

MidiBand

Nel marzo 2013 avevo fatto qualche cenno, qui su queste pagine web, in merito all’applicazione pubblicata da Yamaha per il tablet iPad: Mobile Music Sequencer.

In quell’occasione avevo concluso:

“Che dite? Guardatevi anche voi il filmato dimostrativo di Yamaha Mobile Music Sequencer e ditemi se non potrebbe essere la base da cui partire per costruire un’app evoluta da usare come arranger. Certo, siamo ancora lontani anni luce dalle possibilità di controllo in tempo reale che i vari arranger hardware Roland, Korg, Ketron e Yamaha sanno offrire. Però mi sembra che qualcuno stia tracciano un’evoluzione nuova. Insomma, chi vivrà, vedrà”.

Bene, ora è giunto il momento di confermare che qualcosa si è mosso. Ecco per voi un Continua a leggere