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Roland GO:KEYS, la rossa trasportabile

A seguito del discreto interesse suscitato da Roland GO:KEYS presso i lettori di questo blog, oggi sono qui per riprendere i miei appunti a seguito dell’uso dello strumento per alcune settimane. In questa sede, escluderò la valutazione tecnica della sezione arranger (chiamata Loop Mix) avendole già dedicato un approfondimento tecnico in passato. Oggi vediamo tutto il resto.

Pesi e misure da record

Dal punto di vista hardware, GO:KEYS spicca per la sua leggerezza e portabilità. Poco meno di 4 kg e dimensioni ultra-compatte (87,7cm per 27,1 cm) consentono effettivamente di portarla dappertutto. Il design elegante e slanciato è privo di parti sporgenti. Non vi nascondo che un giorno ho provato la forte tentazione di metterla in auto all’ultimo minuto e, grazie alla presenza delle batterie, portarla con me in montagna in una gita invernale.

A fronte di pesi e misure così contenuti, sorprende la discreta qualità dei 61 tasti dinamici. Sono leggeri, ma le dimensioni sono regolari e la risposta al tocco non sfigura davanti a tastiere digitali che costano il doppio o anche il triplo. Mi piace il disegno spigoloso (Box Shaped) dei tasti sia bianchi sia neri e mi sono trovato bene anche con i materiali di superfice ( Ivory Feel), leggermente ruvido da consentire un buon controllo mentre si suona.

Ci sono gli inserti per posizionare un leggio, ma io non l’ho trovato nella confezione e non viene nemmeno citato fra gli accessori disponibili. Come dire che Roland non considera come potenziali clienti i musicisti che leggono lo spartito.

Pannello senza pulsanti

Lo strumento è incredibilmente veloce nell’accendersi: in una manciata di secondi siete già operativi.

Il colore rosso permette a GO:KEYS di spiccare fra le vostre mani, soprattutto se suonate all’aperto, attirando inevitabilmente l’attenzione del pubblico. Il display LCD Custom è lillipuziano: questo è quello che passa il convento. Non ci sono cursori o pulsanti fisici e tutti i controlli sono affidati a tasti attivabili a sfioramento. Come nel caso del Performande Pad composto da due serie di cinque tasti che possono sfiorati da sinistra verso destra e viceversa per ottenere diversi controlli come gli effetti di filtro e quelli di rullo.

Suonare ascoltando

Assolutamente da dimenticare sono gli speaker di bordo. Su questo punto Roland ha fatto davvero troppa economia. La buona fattura dei suoni di fabbrica viene letteralmente oscurata dagli speaker di serie da 2.5W. Onestamente io mi sono rifiutato di usarli e ho sempre suonato ascoltando in cuffia: è tutta un’altra musica e si percepisce la qualità sonora a livello di Roland JUNO-DS.

L’ingresso cuffia è il mini-jack da 3’5″. Vincente, semplice ed immediata è la connessione Bluetooth: si possono ascoltare i brani originali dal lettore audio (tablet/smartphone) e suonarci sopra per esercitarsi o anche solo divertirsi. A differenza di altre tastiere musicali similari che possono mettere in playback dallo smartphone solo brani da iTunes, qui va bene un qualsiasi lettore: se la vostra musica è su Deezer, Spotify, Amazon Music, iTunes o anche sul web (SoundCloud, YouTube) va bene tutto. Basta la connessione Bluetooth e il divertimento è assicurato.

Qualora il brano originale sia in una tonalità difficile da suonare, è sufficiente agire sul Tranpose di GO:KEYS per poter suonare in una scala a voi più consona pur rimanendo allineati nello stesso tono del brano in ascolto.

Altre informazioni

Molte informazioni sono reperibili dalla lettura della scheda tecnica ufficiale, superfluo che ve la ripeti io qua. Piuttosto preferisco sottolineare alcuni aspetti che mi hanno colpito.

Non sottovaluterei il fatto che la connessione Bluetooth può anche essere utilizzata per scambiare dati MIDI con un altro strumento o una DAW.

La registrazione in formato MIDI/AUDIO consente di reincidere le singole tracce, ogni traccia viene assegnata ad una famiglia di strumenti (pianoforti, organi, fiati e così via). E’ possibile registrare anche le parti automatiche suonate dal Loop Mix.

Sul retro del pannello il numero di connessioni è essenziale: oltre all’uscita della cuffia di cui sopra, è presente l’ingresso AUX-IN sempre da mini-jack, l’ingresso del pedale e una porta mini-USB per il collegamento con il computer. Quest’ultimo si rende necessario per l’aggiornamento del software e per scambiare song con lo strumento.

Conclusioni

Come ho già scritto nella mia disanima su Loop Mix, con questo strumento Roland ha presentato alcune buone idee in termini di portabilità e semplicità d’uso. Ma tutto sembra ancora abbozzatto e siamo curiosi di vedere su come evolverà nel caso di modelli futuri facendo ricorso a materiali più robusti ed estendendo il patrimonio di suoni, stili di accompagnamento e funzioni di personalizzazione.


Roland Go:Keys, ancora tu

Tones and I, lei suona Roland Go-Keys

Ieri sera, ero rilassato in compagnia di mia figlia: stavamo guardando insieme i video musicali da lei preferiti, quando ho visto – fra gli artisti del momento – questa giovane ragazza australiana (in arte Tones and I): si esibiva sul palco con una piccola ruggente Roland Go:Keys e un pianoforte digitale. Al di là del timbro vocale molto originale, devo riconoscere che mi ha colpito l’energia vitale che questa artista esordiente irradia: capisco le ragioni del suo improvviso successo fra i teenagers del 2019.

Per tornare a noi: vi confesso mi ha fatto sobbalzare sul divano vedere ancora una volta un esemplare di Go:Keys sul palco: se ricordate, ho parlato spesso di questo strumento nel blog, interrogandomi se mai avrebbe potuto rappresentare l’inizio di qualcosa di nuovo capace di attrarre le ultime generazioni nello sfavillante mondo delle tastiere digitali.

In quell’approccio innovativo agli accompagnamenti, infatti, avevo percepito la possibilità di introdurre freschezza e creatività nel fare musica. Chissà se la funzione Loop Mix di quella tastierina MOLTO economica potrà fare breccia tra i millenium! Di certo, l’idea è appena abbozzata, ma se mai Roland ci dovesse credere seriamente, potrebbe evolvere in qualcosa di molto interessante in futuro.

Valeva comunque la pena affrontare il tema e cercare di capirne di più: lo abbiamo fatto su SM Strumenti Musicali e anche qui direttamente in questo
blog
in un paio d’occasioni.

In conclusione, dopo la mia breve vacanza a Londra del 2018, dove già avevo visto Go:Keys moltiplicarsi fra le mani dei giovani musicisti di strada, ecco che con Tones and I mi trovo di fronte ancora una volta davanti ad una situazione musicale in cui il piccolo gioiello rosso di casa Roland fa la propria degna apparizione. E il successo di questa piccola ma efficace tastiera mi fa pensare.

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E ora due filmati video di Tones and I: artista di strada prima e poi sul palco davanti ad un pubblico entusiasta.

Roland GO:KEYS sotto lente di ingrandimento su SM Strumenti Musicali

Roland GO:KEYS tastierina economica con Loop Mix

Esiste la possibilità di costruire un approccio diverso agli arranger? Per anni abbiamo preso confidenza nel muoverci con disinvoltura fra Intro, Variazioni, Fill-In, Break ed Ending. Alcuni arranger ci hanno permesso di uscire dagli schemi usando il pattern dell’Ending per avviare un brano e altri ancora di chiuderlo semplicemente staccando le mani dalla tastiera con il Sync Stop. Ma, tutto sommato, abbiamo sempre girato intorno a pattern predefiniti.

Poi è arrivata Roland GO:KEYS, una tastierina MOLTO economica con la funzione Loop Mix. L’idea è appena abbozzata. Potrebbe evolversi in qualcosa di interessante in futuro. Forse. Valeva comunque la pena affrontare il tema e cercare di capirne di più.

L’ho appena fatto.

Se vi interessa conoscere il risultato della mia analisi di Loop Mix, bene allora fatevi un giro sul portale SM Strumenti Musicali e leggetevi il focus su Roland GO:KEYS.

Uscito “fresco di stampa” proprio oggi. Buona lettura!

Roland GO:KEYS, un approccio alternativo agli arranger nelle tastiere portatili

Vi presento Yohan Kim

Questa volta vorrei cominciare l’articolo suggerendovi la visione di un filmato. Questo.

L’avete visto tutto, fino in fondo? Bene. Cosa vi ha colpito: la bravura di questo ragazzo, Yohan Kim dalla Corea, o la versatilità di RolandGO:KEYS?  Per quanto mi riguarda, entrambi. Yohan è un talento autentico e, se vi ha incuriosito, potreste vedere da voi altri filmati YouTube di questo giovanissimo artista. Ma, per quanto riguarda invece lo strumento, a prescindere dalle osservazioni già fatte in questo blog in merito all’abbandono della nozione di arranger convenzionale da parte di Roland, mi sta incuriosendo la nuova strada percorsa dalla casa giapponese sul terreno delle Continua a leggere

Winter NAMM 2018: lo stand Roland

Roland Go:Keys

Dopo aver affrontato DEXIBELL, Kurzweil e Casio, la nostra caccia di novità nel comparto arranger oggi si ferma doverosamente presso lo stand Roland, in segno di rispetto del glorioso passato.

Siamo consapevoli che il nuovo corso di questa casa giapponese ha mandato in soffitta gli arranger classici ed è con questo sentore che affrontiamo la visita virtuale odierna. Come noto, Roland sta cercando di sperimentare qualcosa di nuovo nel segmento delle tastiere portatili e lo sta facendo con le tastiere della serie Go. La sezione arranger è nascosta e camuffata, ma presente ed usabile per il divertimento, senza richiedere i fondamenti del solfeggio e dell’armonia, come testimonia il recentissimo filmato che segue.

Roland ha posizionato un esemplare di GO:KEYS al centro di San Paolo (Brasile) una domenica mattina, invitando i passanti ad improvvisare con la funzione LOOP MIX. Come potrete vedere da voi stessi, molti di questi non avevano mai suonato prima.

Lo scopo di Roland è dimostrare che LOOP MIX consente a tutti di Continua a leggere

Tastiere Roland serie GO: il test su AudioFader

Roland GO:Keys in azione

 

Ricordate l’articolo pubblicato in questo blog alla vigilia di ferragosto? Sì quello in cui parlavamo delle nuove tastiere Roland della serie GO. Bene, Riccardo Gerbi ha approfondito il tema su AudioFader. Se non avete letto questo articolo, vi consiglio di farlo ora.

PS: L’articolo è liberamente consultabile su AudioFader, si richiede solo la registrazione gratuita.

Roland GO:KEYS, GO:PIANO e GO:MIXER, un’alternativa agli arranger?

La strada per il rinnovamento dell’offerta di tastiere digitali per il divertimento è piuttosto varia: oggi esploriamo insieme il tentativo in corso da parte di Roland in questo ambito.

Possiamo interpretare la serie Roland di strumenti GO come un tentativo di basare l’usabilità delle tastiere sulla connessione con smartphone o tablet.  Altrimenti possiamo osservare questi strumenti come un’alternativa agli arranger di primo ingresso (come Yamaha PSR-E363/EW300, Casio serie CTK), una proposta destinata a chi non ha ancora esperienza nel mondo della musica e vuole cominciare in modo divertente.

Strumenti per principianti e per lo svago

Come dicevo siamo nell’ambito dell’hobby, prevalentemente in solitudine senza però precludere la possibilità di condivisione in casa o con gli amici, o ancora in via remota tramite gli affollatissimi social network. Dimenticate gli strumenti hardware dalle notevoli risorse di bordo: qui serve il vostro dispositivo mobile, smartphone o tablet: attivate la connessione bluetooth e lasciate che lo strumento Roland pensi a tutto il resto.

Con GO:KEYS potete suonare parti di strumenti digitali e creare la vostra musica, con GO:PIANO potete concentrarvi sul suono del pianoforte, con GO:MIXER potete addirittura registrare filmati.

Il funzionamento a batteria e la presenza di piccoli amplificatori vi consentono di suonare dappertutto, ovunque possiate essere catturati dall’ispirazione: in giardino, in un parco, nei corridoi della scuola, in campeggio, in riva ad un lago in montagna, sulla spiaggia o nella sala di attesa di una stazione ferroviaria. Se poi la situazione richiede di non disturbare gli astanti, l’uscita cuffie fa al vostro gioco. Perché non portare uno di questi strumenti con voi nei viaggi e magari suonare in camera d’albergo?

GO:KEYS

Le funzioni di accompagnamento di un classico arranger richiedono la conoscenza degli accordi: su GO:KEYS invece è disponibile Loop Mix, un approccio nuovo che permette di ottenere accompagnamenti partendo da conoscenza zero. Trattasi della riproduzione di frasi musicali che si ripetono in loop e con cui costruire intuitivamente brani multitraccia in tempo reale. E per rifinire il tutto, è presente il performance pad, con cui manipolare i propri brani alla stregua di un DJ, regolando l’intonazione e i filtri.

GO:PIANO

Per i principianti pianisti, Roland ha previsto questa variante di modello con 61 tasti di forma e dimensioni standard, allo scopo di emulare le sensazioni naturali di un pianoforte. Immaginatevi GO:PIANO come un piano super-portatile che pesa meno di 4Kg da usare in tutte le stanze della casa e in viaggio. A scopo didattico, Roland ha affiancato a questi strumenti l’abbonamento gratuito del primo trimestre a Skoove, la piattaforma germanica per lo studio della musica che offre corsi di piano interattivi online.

GO: MIXER

Chiude la rassegna questo scatolotto che permette di estendere le capacità di registrazione audio e video del vostro smartphone per creare filmati video da condividere su YouTube o altre piattaforme di social network.

GO:MIXER potrebbe utilizzato anche più semplicemente per registrare il vostro canto su brani famosi, grazie alla disponibilità del Center Cancel, vecchia conoscenza degli arranger Roland come E-A7.

I prezzi? GO:KEYS e GO-PIANO possono essere acquistati al prezzo di 290 Euro, mentre GO:MIXER si trova a 99 Euro. Va da sé che, per sfruttare a fondo le funzionalità di questi strumenti, serviranno un buon smartphone (o tablet), magari una cuffia e, se desiderate registrare il canto, anche un microfono dinamico.