Arranger Legacy | Solton TS4K by Ketron Lab

Continua la saga di Arranger Legacy: ideata da Riccardo Gerbi di SM Strumenti Musicali, questa è l’avventura web che coinvolge Marcello Colò, Giorgio Marinangeli e il sottoscritto. Abbiamo un solo fine: rinnovare la memoria degli strumenti arranger e, soprattutto, dei protagonisti che hanno fatto grande la storia delle tastiere digitai. Avevamo cominciato la rassegna con GEM WS2, siamo poi passati a Korg i5M e Roland E-20 / PRO-E. Oggi tocca a Solton TS4K by Ketron Lab.

Nel 1989, la società tedesca Solton era giunta al quarto anno di intensa collaborazione con la rampante azienda italiana nota come Ketron Lab. Nell’ambito di quella sinergia internazionale, l’azienda marchigiana progettava e realizzava innovativi strumenti musicali di pregevole fabbricazione, mentre Solton si occupava della promozione e distribuzione. Le idee, la genialità, il progetto, l’hardware e il software erano il frutto del lavoro di Ketron Lab. Non era una struttura immensa con stuoli di ingegneri e musicisti e non c’erano i grandi capitali come nelle corporate giapponesi: Ketron era una piccola realtà, ma era ricca di talenti. Proprio nel 1989 veniva presentato al mercato un nuovo modello di arranger con l’etichetta Solton by Ketron Lab. Era prodotto in due versioni: modulare a rack (TS4) e con tastiera a 49 tasti dinamici (TS4K), prendendo ispirazione da strumenti già progettati precedentemente e anche visti da altre aziende (come Elka OBM 5 dell’anno precedente).

Era un’epoca storica in cui il comparto arranger in generale era in forte e spiccata evoluzione: le caratteristiche dei vari produttori non si erano ancora standardizzate (come succede invece al giorno d’oggi). Ogni nuovo modello spiccava per originalità e creatività. Prima di TS4K, il Ketron Lab aveva realizzato diversi arranger, fra questi vale la pena citare in ordine cronologico: Super PolyVox, Programmer 24 e Plusby.

Caratteristiche principali

Le specifiche tecniche di TS4K farebbero sorridere gli strumenti in distribuzione oggi, ma – per quei tempi – anche le piccole cose facevano la differenza. Ad esempio, una delle ragioni del successo fu legata alla presenza di un largo display che consentiva di leggere con chiarezza lo stile attivo e i suoni utilizzati. Era una novità per i tempi: dopo anni di semplici e piccoli schermi a segmenti led (solo numerici), finalmente i musicisti potevano beneficiare di una chiara lettura delle risorse attive dello strumento. La tecnologia sotto il cofano era ibrida: accanto ad una struttura digitale affidata al motore M114 di SGS (tutti i dettagli tecnici sull’articolo del Blog di Giorgio Marinangeli, lettura vivamente raccomandata!), compariva una tavolozza sonora di grande carattere digital/analog, ideata per ottenere i timbri necessari per un vasto repertorio. Un’altra caratteristica interessante per i clienti di TS4 e TS4K era la presenza di un lettore di Memory Card esterne che permetteva di caricare nuovi stili o di salvare le proprie programmazioni. Le card contenevano stili di accompagnamento per i mercati di Spagna, Francia e Germania.

Solton TS4K by Ketron Lab

Il focus era quello dell’intrattenimento dal vivo, ovvero il tastierista o il fisarmonicista (da solo, in duo o trio), nei contesti della sala da ballo. Del resto, negli anni ‘80 la musica dal vivo ancora dilagava e furoreggiava in quei contesti.  L’azienda di Ancona “coccolava” in particolare i musicisti del folklore offrendo suoni e stili particolarmente centrati per la musica da ballo tradizionale: con il tempo, March, Polka, Waltz e Tango sono diventati il segno di riconoscimento indiscusso di Ketron nel comparto arranger. Nemmeno i colossi nipponici – ancora oggi – sono riusciti a competere in continuità con l’azienda italiana in quel repertorio.

Protagonisti

La squadra del 1989 era capitanata da Sandro Fontanella, una figura di riferimento nel mondo dei produttori di strumenti musicali: ancora oggi Sandro è alla guida creativa di Ketron e la sua vena di genialità non si è esaurita (pare che ne vedremo ancora delle belle da Ancona). Responsabile dello sviluppo software era Maurizio Leonardi, mentre Mario Falcioni (recentemente scomparso) era responsabile della parte hardware. La direzione vendite era nelle mani di Paolo Marchegiani anche se il motore commerciale sul mercato girava in Germania sotto l’egida di Solton. Fra i programmatori degli stili, i nomi noti erano quelli di Riccardo Burattini e Marcello Colò (sempre lui, mia fonte principale per la stesura di questo articolo). Il mercato era ruggente e la vivacità dei riscontri era tale che i dimostratori Ketron erano spesso chiamati a improvvisi viaggi per le dimostrazioni del prodotto. Marcello ricorda ancora oggi quel giorno in cui Sandro Fontanella gli ha chiesto di partire in un amen alla volta di Azzano Decimo (PN), quasi 500km da Ancona, per una “demo last minute”, improvvisata, così su due piedi.

Da sempre Ketron è stata molto attenta e meticolosa nella realizzazione dei propri style. Il disegno ritmico e, soprattutto, i suoni che lo contornavano (Bass, Chord ed altro) erano studiati e centrati al millesimo. La cura dei dettagli era così esasperata che i programmatori spesso si vedevano restituire gli style da Fontanella che, prima di approvarli, li ascoltava e testava con la massima attenzione per cogliere ogni sfumatura possibile: e succedeva frequentemente che – se il nuovo stile non corrispondeva alla perfezione – tornasse indietro al programmatore per essere riscritto da capo.

Un successo discreto e duraturo

Non sono noti i volumi di vendita, ma era risaputo quanto Solton andasse forte in tutta Europa e TS4K ha avuto un’onda di vendite molto lunga nel tempo: un aspetto vincente per i clienti Ketron è sempre stata la longevità dei prodotti sul mercato. Oggi siamo abituati a vedere modelli che accusano segni di obsolescenza dopo soli 2-3 anni. Ketron invece ha sempre garantito una lunga vita commerciale e tecnologica ai propri prodotti: i clienti hanno apprezzato questa scelta, giacché permetteva di proteggere i propri investimenti. Del resto, questa buona tradizione si è ripetuta modello dopo modello: pensate al MidJay, per esempio, che ha tirato sul mercato anche dopo un decennio.

Concludiamo con l’ascolto e la visione della dimostrazione di TS4K, a cura dell’amico e collega della squadra di Arranger Legacy, Marcello Colò.

8 pensieri su “Arranger Legacy | Solton TS4K by Ketron Lab

  1. Pingback: TS4K, Arranger Top Section da palco. – GiorgioMarinangeli's Blog

  2. Pingback: Tastiere arranger – Parte IX | Tastiere arranger

  3. Pingback: Tastiere arranger – Parte IV | Tastiere arranger

  4. Pingback: Il viaggio di Marcello Colò nell’industria musicale italiana | Tastiere arranger

  5. Pingback: Il rapporto 2022 del blog tastierearranger.com | Tastiere arranger

  6. Pingback: Arranger Legacy | Ketron Midjay | Tastiere arranger

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.