Winter NAMM 2020: lo stand Yamaha

Ragazzi e ragazze, si comincia. I cancelli del Winter NAMM venti-venti sono aperti da oggi 16 gennaio in quel di Anaheim (California). E, sebbene appartengano al passato i tempi (ante Internet) in cui le sorprese sbocciavano tutte insieme in fiera, rimane sempre un certo gusto di aspettativa e di liberazione nel momento in cui si rivelano i dettagli ufficiali dell’evento più importante dell’anno per gli strumenti musicali.

Già nei giorni scorsi, molti produttori avevano rivelato le loro carte. Ma a noi piace protrarre la nostra tradizione di centellinare uno stand alla volta, alla caccia di novità e conferme nel comparto delle tastiere con accompagnamenti. I nostri mitici arranger.

Cominciamo con il numero 1 al mondo e, prossimamente, in questo blog osserveremo insieme virtualmente gli stand degli altri produttori. Yamaha, l’azienda con sede nella città della musica del Giappone, Hamamatsu, mostra tutti i propri muscoli e dimostra la propria capacità di ricerca, produzione, comunicazione e commerciale.

Yamaha PSR-E273 per principianti assoluti

Ma, andando al sodo, onestamente, non ci aspettavamo novità nel segmento arranger questa volta: l’anno appena terminato, il 2019, ci aveva incantato con l’apparizione di due strumenti ampiamente significativi per il settore, come PSR-SX900 e PSR-SX700, che meritano tutta l’attenzione degli appassionati delle tastiere con accompagnamenti.

La novità specifica riguarda solamente la tastiera per principianti. PSR-E273: 4 kg di leggerezza, 32 note di polifonia, 384 voci, 17 kit percussivi/suoni speciali, 143 stili, controllo del Duo, due speaker di 2.5 Watt ciascuno. I tasti non sono dinamici, ma va da sé che non si possa chiedere molto ad uno strumento progettato per il divertimento puro e per essere regalato ad un ragazzino/ragazzina che si appassioni al mondo delle tastiere musicali.

Nel reparto delle tastiere, l’annuncio più importante per Yamaha riguarda l’ingresso (finalmente!) nel vivace ed elegiaco terreno dei cloni di strumenti elettromeccanici, così ampiamente popolato: Nord Electro 6, Roland VR-730 e VR-09, Crumar Mojo 61, Dexibell Vivo S9, Hammond-Suzuki SK1

Yamaha mancava da questa lista da sempre e ora c’è. Il modello si chiama YC61 ed è compatto, leggero e accattivante: tasti semi-pesati waterfall, triplo generatore sonoro (organo VCM, FM e consueto AWM2), nove drawbar illuminati, 145 timbri (6 di organo, 139 tutto il resto), effetti Insert VCM su misura, 7 kg di peso. È un gioiello tecnologico, affascinante a vedersi. Non vi nascondo il desiderio di poter studiare meglio la materia, quando YC61 arriverà nei negozi (si parla di giugno 2020, quindi ci sarà da aspettare).

A presto, tornate qui e vediamo gli altri stand al Winter NAMM 2020.

3 pensieri su “Winter NAMM 2020: lo stand Yamaha

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