Per un caso inaspettato del destino, mercoledì scorso 11 febbraio sono stato catapultato a Sanremo per accompagnare un ospite illustre al Festival per conto della mia azienda. E così ne ho approfittato e ho potuto unire l’utile al dilettevole. Mi sento quindi in obbligo di raccontare a voi fedeli lettori di questo blog un breve resoconto di questa vicissitudine.
Tralascerei tutti gli aspetti esterni alla musica, salvo raccontarvi una curiosità che ho scoperto quella sera: al Festival la perfezione organizzativa arriva al punto di assegnare il ruolo di regista di platea ad una persona la quale comanda un nugolo di giovani finti spettatori (tutti carini ed eleganti) i quali si fiondano sulle poltrone momentaneamente vuote al momento in cui una persona del pubblico si alza per una pausa toilette. In questo modo le poltrone sono sempre tutte occupate e in TV il teatro appare sempre pieno. Quando lo spettatore torna al proprio posto, il giovane sostituto si alza in un attimo e ritorna in piedi ai lati della platea, in attesa che il suo capo non gli ordini con un cenno di andare a sostituire un’altra poltrona vuota.
Veniamo alla musica suonata, argomento più interessante per noi. Devo confessarvi che l’orchestra dal vivo è la Continua a leggere