L’anno più avaro di novità nella storia delle tastiere arranger sta per chiudere i battenti. Il numero ridotto di prodotti usciti non riguarda solo le tastiere con accompagnamenti: riguarda l’intero comparto degli strumenti musicali digitali e ha impattato anche altri settori merceologici (PC, tablet, smartphone, TV…). In un mercato ristretto dalle congiunture epidemiche a livello planetario, non potevamo aspettarci nulla di diverso. I produttori hanno serrato i ranghi rinviando il lancio di prodotti nuovi a tempi migliori. Uniche eccezioni: Yamaha DGX-670 e Casio CT-S400.
Yamaha DGX-670 è un pianoforte arranger annunciato ad inizio 2021
Negli ultimi 20 anni…
Se osserviamo la cronologia degli ultimi vent’anni, possiamo prendere atto di un ciclo di corsi e ricorsi: l’indice annuale di creatività di nuovi arranger ha oscillato fra periodi ricchi di produttività e periodi esigui di annunci. Il 2021 ha toccato il record negativo con due soli prodotti nuovi (il precedente anno orribile con tre sole novità si era verificato nel 2005). Prestate attenzione al fatto che i prodotti considerati in questa analisi sono il frutto di una selezione arbitraria compiuta dal sottoscritto: per scelta, ho incluso le “tastiere arranger” eleggibili in questa definizione, trascurando modelli per principianti, tranne quelle rare eccezioni laddove, a mio personale giudizio, ci poteva essere qualcosa di interessante da raccontare.
Il numero di arranger annunciati negli ultimi 20 anni
Veniamo dunque a riepilogare i due prodotti che hanno visto la luce nel 2021.
Yamaha DGX-670
Il primo è Yamaha DGX-670, un pianoforte arranger di cui avremmo voluto dirvi di più. Non escludo che succeda in un prossimo futuro. Al di là del fatto di essere dotato di 88 tasti pesati, aspetto da non sottovalutare, in me rimane la curiosità di approfondire la funzione inedita di Simple Style volta a rimuovere dall’esecuzione tutte le tracce dello stile di accompagnamento attivo, tranne le percussioni e il basso. Chi legge questo blog, mi conosce e sa quanto ritengo realistiche quelle performance dal vivo eseguite con accompagnamenti concepiti con un numero essenziale di tracce.
Casio CT-S400
Il secondo arranger lanciato quest’anno è Casio CT-S400, che si è segnalato per l’introduzione del ruggente motore sonoro AiX di Casio nelle tastiere per principianti della serie Casiotone. Trattasi di un modello a buon prezzo con 61 tasti leggeri e personalizzabili con tre livelli di dinamica, polifonia a 48 note, 600 timbri di bordo e 200 stili di accompagnamento.
Casio CT-S400 è uno dei due nuovi arranger usciti nel 2021
Poche novità e scarsa disponibilità di prodotto nei negozi
Il 2021 non sarà ricordato soltanto per l’assenza di novità ma anche per la penuria di prodotto in genere. Complice la nota crisi dei semiconduttori, i negozi di strumenti musicali in Europa si sono trovati con scarsità di consegne dai distributori nazionali. Ed è proprio l’area degli arranger workstation quella in cui i clienti sono rimasti più a bocca asciutta. L’insufficienza di disponibilità del nuovo solitamente spinge verso il mercato dell’usato, ma la percezione che mi è sembrata più evidente da parte dei lettori di questo blog (un piccolo grande campione di consumatori di arranger) è che diversi di noi abbiano colto l’occasione per apprezzare il buon vecchio arranger a disposizione, andando a rivalutare timbri e stili famigliari da tempo. E questa cosa non mi sembra per nulla una cosa negativa. Al contrario: ci ha dato l’opportunità di concentrarci di più sulla musica e sulla creatività.
E l’anno prossimo?
Tutto qui direte voi. No, non è tutto qui. C’è chi rumoreggia sul fatto che gli scaffali del magazzino spedizioni di un noto produttore di tastiere arranger (di cui non posso fare il nome) siano ricolmi di un nuovo modello in procinto di colpire ed entusiasmare il mercato. Ma, dato che solitamente preferisco non commentare le voci di corridoio, non aggiungo altro se non rilevare come l’aridità del 2021 potrebbe essere l’involontario preludio ad un 2022 ricco di novità da parte dei produttori di tastiere arranger. Non vedo l’ora.
Nei giorni scorsi, quei pochi media che ancora si occupano attivamente di strumenti musicali hanno dato risalto all’annuncio Casio del 7 aprile relativo all’uscita sul mercato di tre nuove tastiere per esordienti della serie Casiotone: il pianoforte portatile CT-S1, i tasti luminosi di LK-S450 e l’arranger CT-S400. In questa prima comunicazione, Casio ha puntato i propri riflettori su CT-S1 in particolare. Io qui, invece, dato che nel mio piccolo blog mi occupo di arranger, oggi mi concentrerò solo su CT-S400. Questo è il suo nome. L’unico dei tre nuovi modelli che ci può interessare in questa sede.
CT-S400 in poche parole
Se dovessimo descrivere CT-S400 nel minor numero di parole, potremmo dire: è un arranger economico con 61 tasti leggeri e personalizzabili con tre livelli di dinamica, polifonia a 48 note, 600 timbri di bordo e 200 stili di accompagnamento. Et voilà! Se non vi interessa sapere altro, potete fermare qui la vostra lettura. Se invece siete come me e volete saperne di più, continuate a leggere. Insomma, fate come vi pare.
Casiotone CT-S400
Buone notizie
Il primo aspetto evidenziabile è la presenza del generatore sonoro AiX di recente concepimento e che abbiamo vivamente già apprezzato durante il nostro test di Casio CT-X5000. Il numero di timbri è ampio e in linea con le aspettative dei modelli di questa specie. Per dare vitalità ai propri suoni, non mancano gli effetti standard del riverbero e del chorus, entrambi presenti con diverse varianti. Un processore effetti DSP è disponibile per offrire un effetto specifico e associato a ciascun timbro. Il master EQ offre dieci memorie di fabbrica. Dal tono dell’annuncio, ci sembra di intuire che i 200 stili provengano dalla serie CT-X: se così fosse, ci sarebbe da rallegrarsi (NDA: qualcuno di voi ricorda la buona impressione che ne avevo dedotto durante la mia prova?). Certo rimarrei un po’ deluso se dovessi scoprire che questo repertorio di stili sia invece stato desunto da CT-S300. Vedremo, o meglio ascolteremo. Ogni stile espone una memoria OTS a cui associare i timbri ideali da suonare in tempo reale sopra l’accompagnamento. CT-S400 pesa un niente (solo 4,5kg) e le misure sono compatte (930×258×84 mm).
Notizie così così
Immagino che qualcuno di voi abbia storto il naso osservando quanto la polifonia sia stata castrata alle 48 note. Io non la penso così: nel senso che questo economico arranger appartiene ad una categoria di prezzo dove le 48 note fanno comunque la loro figura. È lo stesso numero di note che Yamaha ha pensato di apporre a PSR-E373, modello direttamente concorrente di CT-S400. Per un attimo mi ha stuzzicato la disponibilità della tecnologia Bluetooth (bene!) ma poi ho visto che, per accedere a tale connettività, è indispensabile un adattatore da acquistare a parte (meno bene). Soltanto dieci locazioni sono a disposizione per la memorizzazione dei propri stili personalizzati: diciamo che per il principiante sono sufficienti, forse anche abbondanti; non per gli appassionati più esigenti.
E il resto?
Il resto è in linea con la categoria: registratore MIDI che ospita fino a 5 brani con 5 tracce ciascuno, compatibilità GM Livello 1, integrazione con l’app Chordana Play, tre ingressi (cuffie, pedale e audio-in), porta micro-USB per collegarsi a un PC o Mac (USB-to-Host) e porta USB-to-Device per un dispositivo di memoria flash. I due amplificatori stereo di bordo spingono il suono con la mini-potenza di 2,5W a testa. Per l’alimentazione elettrica valgono sei batterie di tipo AA (max 4 ore di autonomia) oppure il classico adattatore e alimentatore. La disponibilità nei negozi è promessa per l’estate 2021: solo allora conosceremo il prezzo per il mercato italiano ma, secondo la strategia commerciale di Casio, dovrebbe essere molto aggressivo.
Conclusione
Casio ribatte colpo su colpo alle iniziative Yamaha nell’agone delle tastiere per principianti. Una prova diretta di CT-S400 potrebbe confermare le buone intenzioni sul valido equilibrio di questo strumento. Perché nelle tastiere a buon prezzo, dove l’esigenza del risparmio comanda, l’equilibrio delle componenti hardware e software è sempre il miglior indice di qualità.