Approfondiamo la conoscenza di Casio CT-X5000

Dopo avervi raccontato i risultati del mio test dell’arranger Casio CT-X5000, condivido oggi con voi una serie di altre osservazioni “sparse”. Alcune di queste segnalano i punti di forza di questo strumento; altre osservazioni possono essere interpretate come tappe di un percorso di crescita. Se, da una parte, Casio è oggi in grado di offrire un arranger competitivo nella fascia di primo ingresso alla categoria, ci sono alcuni dettagli che richiedono ancora una particolare attenzione.

Casio CT-X5000

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Il primo aspetto inatteso di CT-X5000 è il buon livello del generatore sonoro AiX: si basa su una tabella di campioni timbrici realistici in linea con la tendenza odierna di fornire un arsenale sonoro valido anche sugli strumenti economici. Queste risorse timbriche sono ben sfruttate dagli accompagnamenti automatici di serie: ed è il secondo aspetto che colpisce positivamente. Casio è cresciuta ed ora se la può giocare con musicisti di diverse generazioni. Su tutti i suoni, svetta la buona fattura dei suoni dei pianoforti sia acustici sia elettrici.

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Sono sovrapponibili due parti Upper e ben due parti Lower. La possibilità di gestire due parti Lower alla sinistra del punto di split, è alquanto insolito nel panorama arranger.

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Nella sua essenzialità, CT-X5000 si fa notare per l’abbondanza dei gingilli di bordo, fra questi vale la pena menzionare: arpeggiatore, preregolazioni, mixer, lettore di basi MIDI, registratore MIDI, player audio con tanto di taglio vocale (basi WAV presenti su memoria USB).

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Ho trovato molto interessanti le preregolazioni musicali. È possibile richiamare una delle 310 memorie che includono il timbro, lo stile ed altri dati di impostazione, insieme alle progressioni degli accordi dell’auto-accompagnamento. Mi immagino che qualcuno di voi stia già cercando di fare confronti con il Chord Sequencer di casa Korg.

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A dispetto di quanto pensavo prima di provare lo strumento di persona, sono rimasto colpito dall’ampiezza delle funzioni di programmazione di CT-X5000: è possibile registrare i propri stili di accompagnamento partendo da ritmi esistenti per poi riscrivere da zero le parti dei singoli pattern; sono registrabili i phrase pad associabili ad ogni stile; e c’è anche un sequencer MIDI con cui registrare le proprie esecuzioni sia in tempo reale sia passo a passo; non manca l’editing di base dei timbri.

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Non sottovaluterei la leggerezza (7kg soltanto) e le dimensioni compatte (94,8 x 38,4 x 11,6 cm) che mettono CT-X5000 in buona luce per chi cerca la massima portabilità.

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Ho sperimentato inizialmente come una restrizione la caratteristica del Fill-In che entra in azione solo premendo la stessa variazione che si sta suonando, costringendo de facto a premere due tasti per il passaggio da una variazione all’altra con battuta di Fill-In. Devo però riconoscere che, una volta capito e assimilato, questa scomodità è comunque gestibile.

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CT-X5000 è uno strumento equilibrato e ha qualcosa da dire nell’ambito delle tastiere di primo ingresso che, come ho già ampiamente documentato, sono cresciute in termine di qualità sonora e di estensione funzionale. Sospettiamo che Casio non si fermerà qui e andrà avanti e, in questo contesto e nel nostro piccolo, ci permettiamo di elencare quelle caratteristiche che, se aggiunte ad una prossima versione dello strumento, potrebbero consentire a Casio di fare un balzo nella famiglia di prodotti immediatamente superiore, in direzione degli arranger di media levatura, segmento oggi dominato da Yamaha e Korg.

  • I pattern di Intro/Ending hanno una sola variazione ciascuna. Agevolarne tre varianti è considerato un aspetto ormai standardizzato. Aggiungerei anche il pulsante Break.
  • Le 64 note di polifonia richiedono di essere portate a 128 mentre il repertorio di 235 stili potrebbe essere più attraente con il superamento della soglia di 350 e andare oltre. Non è solo una questione di mera quantità: l’aggiunta di stili nuovi va interpretata come l’occasione per aumentare la densità del realismo sonoro.
  • Affrontare termini attuali di User Experience porterebbe ad evitare tecniche di “nascondimento” delle funzioni dietro trucchetti operativi e piuttosto a semplificare l’accesso alle funzionalità. Fra tutte queste, quelle che meritano maggiore attenzione sono l’accesso all’arpeggiatore, le operazioni generali di impostazione (Function), l’obbligo di premere il pulsante Rhythm per almeno uno/due secondi per attivare le voci OneTouch e il tempo specifico dello stile e l’accesso alle 310 preregolazioni musicali premendo a lungo il tasto ACCOMP.
  • Sebbene sia possibile collegare uno smartphone o un tablet all’ingresso Audio In (jack mini-stereo da 3,5mm) per mettere basi in playback, tuttavia, avere un lettore MP3 di bordo non guasterebbe affatto.
  • Pur consapevole dell’inevitabile aumento del prezzo di listino, investirei infine sull’hardware e, in modo particolare, migliorando la plastica dei tasti, il display e i diffusori di bordo.

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Le caratteristiche attuali di CT-X5000 sono in linea con un prodotto il cui prezzo di vendita oscilla fra i 359 e 409 Euro.

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Concludiamo con un filmato video esplicativo. Il bravissimo Ralph Maten ci dimostra come usare CT-X5000 in modo creativo: la traccia vocale arriva dal player WAV, mentre tutto il resto sono suoni e stili preset di questo arranger Casio. Seguite bene le mani di Ralph e osservate tutti i dettagli fino alla fine del brano: apprezzerete l’abilità Ralph nello sfruttare la varietà di timbri, stili, registration e phrase pad presenti di serie sullo strumento.

Ralph Maten suona Shape Of You di Ed Sheeran

17 pensieri su “Approfondiamo la conoscenza di Casio CT-X5000

  1. Bud men

    Ciao, una domanda: da esperto tu quale tastiera consiglieresti da affiancare ad una Tyros4? Un’altra Tyros oppure un’altra marca (tipo Korg?).
    Grazie. Interessante il tuo blog!
    Con stima,
    Felice

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    1. Renato, Arranger Workstation Blogger Autore articolo

      Ciao Felice, grazie della stima e del tuo interesse a questo blog. La tua domanda potrebbe avere innumerevoli risposte, essendoci un sacco di variabili in gioco (dove suoni, con chi, per quale scopo, quale genere musicale preminente e così via). Posso darti solo due spunti: il primo è che diversificare premia sempre e può avere senso farlo con due strumenti arranger di produttori diversi per estendere la tua gamma sonora e disporre di maggiore varietà; il secondo spunto è valutare l’ipotesi di aggiungere uno strumento totalmente diverso come potrebbe essere un pianoforte digitale, un clone Hammond o qualsiasi altra cosa tu abbia bisogno. Sono solo spunti. Ognuno deve ragionare e decidere con la propria testa. Auguri!

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  10. Maurizio Dell’Imperio

    Ho acquistato la Casio Ct x 5000 con molto entusiasmo, ma non riesco ad azionare la funzione split e arpeggiatore. Chiedo e spero di poter ottenere suggerimenti specifici. Grazie

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    1. Renato, Arranger Workstation Blogger Autore articolo

      Ciao Maurizio. Non avendo più una CT-X5000 sottomano, non ho modo di controllare di persona come funziona l’uso dell’arpeggiatore con Split attivo. Ma nel manuale ho trovato queste note a pagina IT-28:

      Usare la procedura seguente quando si desidera mantenere la riproduzione di un pattern di arpeggio dopo
      aver rilasciato i tasti della tastiera. Eseguire la procedura riportata in “Per configurare le impostazioni di funzione con il pulsante FUNCTION” (pagina IT-112) e abilitare l’impostazione seguente: Auto- harmonize/Arpeggiatore (AHar/Arp) —5 Mantenere Arpeggiatore (ArpegHld) (pagina IT-1 14).
      Mentre si usa la suddivisione (pagina IT-1 9), è possibile usare la parte UPPER 1 0 la parte LOWER 1 per suonare l’arpeggiatore. Eseguire la procedura riportata in “Per configurare le impostazioni di funzione con il pulsante FUNCTION” (pagina IT-112) e cambiare l’impostazione seguente: Auto-harmonize/Arpeggiatore (AHar/Arp) —5 Parte di Arpeggiatore (ArpegPart) (pagina IT-114).

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  12. fabio

    casio deve cambiare altoparlanti e ridefinire il tocco per via di dinamiche secondo me brutte da suonare,non hanno progressione ,vanno da piano a forte e viceversa in modo bruttissimo e molto difficile da gestire..la tastiera cambia volto togliendo le dinamiche,va molto meglio ma va a togliere una funzione vitale specie tra pianisti…non si chiede la luna,casio puo’farlo,,suonava meglio a livello di dinamica e altoparlanti la passata wk 3000 ed anche il ctk 7000…che io ho felicemente usato

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