Archivio mensile:aprile 2010

Le mie mani sulla Tyros 3

Flagship Arranger Workstation by Yamaha

Yamaha Tyros 3

Qualche tempo fa ho avuto l’occasione di sedermi davanti a una Tyros 3 e ho potuto provare a suonarla per un’oretta circa, in un negozio di strumenti musicali.

Cercando di evidenziare gli aspetti che ho trovato più positivi in sé, senza cioè fare confronti con i modelli Tyros precedenti e neppure con gli arranger workstation di altri produttori, ecco quanto vorrei rilevare.

  1. Lo schermo a colori ampio e brillante è di facile utilizzo e, grazie alla sua possibilità d’inclinazione, si annullano i rischi di torcicollo. Lo schermo è circondato da un sacco di pulsanti e cursori laterali che si rivelano necessari, giacché lo schermo non è touchscreen.
  2. I pulsanti di comando interattivo sono retro-illuminati e cambiano colore in base alla loro attivazione. L’elevato numero di funzioni a pannello è incoraggiante: è tutto ordinato e coerente,  lasciando intuire la logica di disposizione fisica: in un attimo si coglie di avere di fronte uno strumento capace di fornire un’ampia gamma di opzioni di accompagnamento.
  3. I pulsanti Super Articulation 2 permettono di aggiungere opzioni espressive ai suoni e di condurre le vostre esibizioni a livelli incisivi e naturali, resterete sorpresi da voi stessi.
  4. Gli stili della sezione arranger suonano fluidi e realistici, secondo la migliore tradizione Yamaha.
  5. Grazie alla gentilezza del personale del negozio, ho potuto anche collegare il microfono: una sezione di comandi indipendenti agisce sugli effetti vocali e cantarci dentro è stato uno spasso.
  6. C’è poi il Music Finder, un database di canzoni dal quale selezionare le migliori impostazioni della vostra Tyros. Basta scegliere un titolo e Music Finder cercherà lo stile e il tempo adeguato. Voilà: in un amen, si comincia a suonare.
  7. Urca! Ci si collega direttamente a Internet, senza utilizzare il PC: la Tyros 3 si trasforma in un browser per lo scarico di voci e stili da un server Yamaha remoto (a pagamento).
  8. Oltre al classico registratore MIDI (che in casa Yamaha si chiama Song Creator), il motore di questo arranger include anche un registratore audio su  Hard Disk capace di catturare in un mix stereo tutto quello che succede sulla tastiere: quel che si suona con le proprie mani, i pattern degli stili, l’eventuale base in playback e, soprattutto, il canto con gli effetti vocali. Il risultato è un file audio in formato WAV.
  9. La sterminata sequenza di parametri della Tyros 3 può essere salvata nella memoria di una registrazione: dal vivo basta premere un pulsante perché l’arranger sia pronto in un istante a partire come lo si aspetta: i suoni, gli effetti, il trasporto, lo stile, la base, le funzioni assegnate ai pedali, etc.
  10. Circa le funzioni basilari di un pianista/organista, non posso davvero lamentarmi. Da una parte è a disposizione una nutrita scelta di suoni di pianoforte acustico ed elettrico, senza dimenticate di usare il pedale del sustain; dall’altra possiamo sfruttare i c.d. drawbar per pilotare la sezione organo Hammond, con l’ausilio dei parametri tipici come il Leslie e compagnia bella.
  11. I tasti FSX non sono malaccio. Certo non sono i tasti pesati di un pianoforte vero, e neppure quelli waterfall di un organo. Tuttavia sono sufficientemente dinamici e si prestano a un uso generalizzato di qualsiasi strumento voi possiate trovare nella sterminata tavolozza sonora di questa Tyros 3.

Il prezzo? In quel negozio era in vendita a 2880 Euro. Devo ammettere che spendere quella cifra oggi per qualsiasi arranger workstation di qualsiasi marca è un po’ da folli. Mi sono divertito a suonare la Tyros 3. Devo riconoscere che è un prodotto ben riuscito e che potrebbe dare grandi soddisfazioni. Ma a quel prezzo…

Comunque sia, non ho finito l’argomento. Ci torneremo sopra.

Cronologia degli arranger workstation Yamaha

La tabella è aggiornata al mese di settembre 2024, data di ultima modifica di questo articolo: la tecnologia galoppa e Yamaha aggiorna frequentemente (a volte anche troppo) la propria collezione di tastiere.

Non sono riportati i modelli economici di primo ingresso, ma solo gli arranger di rango.

Uscita Modello Categoria
1984 PSR-15 Arranger 61 tasti
1984 PSR-6100 Arranger workstation 61 tasti
1985PSR-50, PSR-60, PSR-70 Arranger 61 tasti
1986 PSR-6300 Arranger workstation 61 tasti
1987PSR-32, PSR-80, PSR-90 Arranger 61 tasti
1989PSR-2500, PSR-3500, PSR-4500 Arranger 61 tasti
1992PSR-5700Arranger 61 tasti
1993 PSR-300 Arranger 61 tasti
1995 PSR-7000 Arranger workstation 61 tasti
1995 PSR-620 Arranger 61 tasti
1997 PSR-730 Arranger 61 tasti
1997 PSR-8000 Arranger workstation 61 tasti
1999 PSR-740 Arranger 61 tasti
1999 PSR-9000 Arranger workstation 61 tasti
2000 PSR-9000PRO Arranger workstation 76 tasti pesati
2001PSR-2000, PSR-1000 Arranger workstation 61 tasti
2002 PF-1000 Pianoforte arranger 88 tasti pesati
2002 Tyros Arranger workstation 61 tasti
2003 CVP-202/210 Pianoforte arranger 88 tasti pesati
2003 PSR-2100/1100 Arranger workstation 61 tasti
2004 CVP-301/309 Pianoforte arranger 88 tasti pesati
2004PSR-3000, PSR-1500 Arranger workstation 61 tasti
2005 Tyros 2 Arranger workstation 61 tasti
2006 DGX-620 Pianoforte arranger 88 tasti GHS
2007PSR-S900, PSR-S700 Arranger workstation 61 tasti
2007 CVP-401/403/405/407/409 Pianoforte arranger 88 tasti pesati
2007 DGX-630 Pianoforte arranger 88 tasti GHS
2008 Tyros 3 Arranger workstation 61 tasti
2009PSR-S910, PSR-S710 Arranger workstation 61 tasti
2009 CVP-501/503/505/509 Pianoforte arranger 88 tasti pesati
2010 Tyros 4 Arranger workstation 61 tasti
2010 DGX-640 Pianoforte arranger 88 tasti GHS
2011 PSR-S650, PSR-A2000 Arranger workstation 61 tasti
2012 Tyros 4 10th Anniversary Arranger workstation 61 tasti
2012PSR-S950, PSR-S750 Arranger workstation 61 tasti
2012 DGX-650 Pianoforte arranger 88 tasti GHS
2013 CVP-601/605/609 Pianoforte arranger 88 tasti pesati
2013 Tyros 5 Arranger workstation 61 tasti
2015PSR-S970, PSR-S770 Arranger workstation 61 tasti
2015 PSR-S670 Arranger 61 tasti
2015 CVP-701/705/709 Pianoforte arranger 88 tasti pesati
2016 DGX-660 Pianoforte arranger 88 tasti GHS
2017 Genos Arranger workstation 76 tasti
2017 Smart Pianist App arranger per pianoforti
2018PSR-S975, PSR-S775 Arranger workstation 61 tasti
2019 CVP-805/809 Pianoforte arranger 88 tasti pesati
2019PSR-SX900, PSR-SX700 Arranger workstation 61 tasti
2020 PSR-SX600 Arranger 61 tasti
2021 DGX-670 Pianoforte arranger 88 tasti GHS
2022 PSR-E473, PSR-EW425 Arranger a 61 e 76 tasti
2022 P-S500 Pianoforte arranger
2023 Genos2 Arranger workstation 76 tasti
2024PSR-E383, PSR-EW320Arranger a 61 e 76 tasti
2024PSR-SX920, PSR-SX720Arranger workstation 61 tasti

Tutte le tastiere di cui sopra condividono la stessa filosofia, alcune hanno display LCD a colori, altri hanno schermi retroilluminati monocromatici, ma la pagina a video è tutto sommato la stessa e presenza funzioni analoghe. Fondamentalmente l’hardware si divide in tre categorie: tastiere portatili, tastiere professionali, pianoforti digitali. Ma le funzioni operative sono essenzialmente le stesse, cambia la disponibilità: le tastiere professionali hanno un numero elevato di funzioni e di porte di comunicazione con l’esterno, i pianoforti digitali hanno una bella tastiera pesata ad 88 tasti e un mobile come si deve.

Con il passare degli anni, i nuovi modelli hanno aumentato il patrimonio tecnologico di bordo: porte USB, registrazione audio, Mega Voice, Super Articulation Voice, MP3, touch screen… ma la continuità di base del sistema operativo permette ai musicisti di cambiare il proprio strumento senza “partire da zero”.

E non dimentichiamo la piena compatibilità degli stili della sezione arranger: praticamente sui recentissimi modelli è possibile caricare tutti gli stili di fabbrica di tutti i modelli Yamaha precedenti dal 1997 ad oggi. E, salvo recentissime eccezioni, suonano tutti divinamente bene.

Yamaha PSR8000 – Il capostipite delle ammiraglie