Approfondiamo la conoscenza di PSR-S970 (e PSR-S770)

Yamaha PSR-S970

Yamaha PSR-S970

I concetti di usabilità che vincono non si cambiano

E’ il momento di approfondire la conoscenza dei nuovi arranger Yamaha il cui rinnovamento tecnologico è basato sui solidi concetti di usabilità che hanno reso famose le serie PSR-S e Tyros: tutte le funzioni interattive sono raggiungibili in modo istantaneo dietro la semplice pressione di un solo pulsante, senza dover navigare dietro menu e sottomenu nascosti.

Tali concetti di immediatezza permettono ai musicisti di utilizzare gli strumenti fino in fondo e favorendo, in taluni casi, il riutilizzo di alcune funzioni per scopi diversi da quelli originali.

Dalla semplicità d’uso nascono originalità e creatività

Ad esempio, l’Intro può essere richiamato non solo per avviare un nuovo brano ma anche successivamente, a metà della canzone, per dare spazio ad un assolo.

Oppure, dopo aver battuto il Tap Tempo di una misura, l’arranger avvia la sola parte ritmica dello stile consentendo al musicista di suonare la propria parte in tempo reale con l’accompagnamento delle sole percussioni. E, solo nel momento in cui si suona il primo accordo, lo stile avvia le altre tracce previste per l’arragiamento completo. Questa tecnica consente di iniziare un brano in modo originale e realistico.

E che dire di usare il Song Creator per registrare un’intera canzone indicando gli accordi ad uno stile di accompagnamento: potrete utilizzare questa canzone come base su cui suonare la parte del pianoforte senza preoccuparsi della diteggiatura accurata per indicare quali accordi suonare al modulo arranger. E’ ovviamente possibile suonare in modalità Full Keyboard, ma quest’ultima non sempre consente di suonare con la necessaria serenità, dato che costringe il musicista a fare due cose contemporaneamente: suonare la parte del pianoforte e indicare gli accordi giusti.

Tracce audio per PSR-S970

Parlando di PSR-S970, osserviamo come il numero di stili audio sia cresciuto da 25 a 40. Per quanti fossero digiuni dell’argomento, precisiamo che questi stili fanno ricorso (essenzialmente per la parte percussiva) a tracce audio registrate da musicisti reali, al posto delle tradizionali tracce basate su campioni provenienti da una wavetable e richiamati a tempo di esecuzione tramite messaggi MIDI: con le tracce audio, il risultato è pari ad un superiore realismo. Le tracce audio possono essere sicuramente efficaci negli stili acustici, ma possono avere un proprio significato anche negli stili elettronici dance.

Tracce audio possono essere anche associate ai Multipad: chi dispone della traccia registrata del canto o dei cori di un brano, è in grado di suonare per accompagnare il canto senza la presenza del cantante. Si tratta cioè di rivoltare a 360 gradi le situazioni tradizionali fatte di basi registrate su cui il cantante si esibisce dal vivo. Questa tecnica è nata con PSR-S950 e credo che molti intrattenitori dal vivo potranno arricchire sempre più le proprie esibizioni con l’aiuto di cori vocali reali nel ritornello delle varie canzoni.

Specifiche tecniche in crescita

Oltre agli stili audio, i nuovi arranger presentano nuovi suoni e una nuova sezione effetti controllabile in modo grafico dallo schermo, come abbiamo già visto fare nell’ammiraglia Tyros 5. Il nuovo compressore VCM e i nuovi effetti permettono di dare maggiore respiro e presenza a suoni come pianoforte elettrici, suoni di Clavinet e chitarre elettriche.

La memoria interna di PSR-S970 di 512MB è pronta per caricare risorse aggiuntive dai pacchetti di espansione, riutilizzando stili e suoni da diversi pacchetti (Expansion Pack), senza dover eliminare i file precedenti per caricarne di nuovi. E’ una discreta comodità.

Suonare gli stili

Due nuove manopole sul pannello consentono di controllare diversi parametri in tempo reale, aspetto utile per quanti vorranno sfruttare i nuovi stili per DJ. Questi ultimi possono contenere una propria sequenza di accordi: in questo modo, il tastierista ha le mani libere per controllare i vari parametri agendo direttamente sulle due manopole.

Ci sono poi i free style che, essendo sprovvisti di traccia percussiva e di scansione ritmica del basso, possono essere sfruttati per suonare con libertà di improvvisazione, lavorando sopra tappeti d’archi e pad che creano atmosfere molto rilassate ed aperte alla propria capacità creativa.

Le voci Super Articulation! crescono di numero e consentono di ottenere gli stessi effetti tipici di chi suona uno strumento fisico. Sia che si suonino gli accordi completi, sia che suoni con la tecnica del legato, in entrambi i casi, le voci Super Articulation! dimostrano come sia possibile avvicinare la propria capacità tastieristica al realismo autentico degli strumenti acustici.

Scrivere canzoni

Per chi scrive musica, PSR-S970 e PSR-S770 possono essere validi compagni di lavoro: si possono buttare giù nuove idee e memorizzare anche solo un’abbozzo di composizione, una prima struttura di un qualcosa che può essere portato in studio per far conoscere ai musicisti della band quali sono le intenzioni creative del compositore. In alternativa, è possibile registrare il brano completo finale sull’arranger sfruttando Song Creator, Mixing Console, compressore VCM, l’EQ e tutti gli effetti di bordo.

Chord Tracker (iOS)

Chi possiede un iPad, iPod o iPhone può usare l’applicazione Chord Tracker, grazie alla quale è possibile registrare una sequenza di accordi in una traccia audio e poi chiedere all’app di ritrasmetterla indietro all’arranger e ottenere una canzone che contiene la sola sequenza degli accordi e da qui pilotare i vari stili e ottenere una nuova canzone.

E ora vediamo insieme il prodotto: PSR-S970

In questo articolo ho trattato solo alcuni aspetti, fra i tanti che si possono evidenziare per questi nuovi strumenti. Ma, dopo tante mie chiacchiere, è giunto il momento di “vedere” qualcosa grazie al video dimostrativo (in lingua inglese) di Blake Angelos di Yamaha USA. E’ una bella carrellata in cui sono illustrate le possibilità concrete che sono offerte da PSR-S970 e, salvo i riferimenti agli stili audio, il Vocal Harmony e l’uscita video, anche da PSR-S770.

Del resto è un piacere ascoltare Blake, sia quando suona l’arranger, sia quando descrive le caratteristiche concrete dei nuovi strumenti pronti a coronare i sogni di numerosi tastieristi: compositori, semplici appassionati e intrattenitori.

Il video è stato pubblicato dal canale video di Kraft Music e la qualità audio/video è ad alta definizione. Dura 33 minuti, ma la visione è consigliatissima. Dall’inizio alla fine.

31 pensieri su “Approfondiamo la conoscenza di PSR-S970 (e PSR-S770)

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  9. DeejayAlex73

    Ciao a tutti, il sequencer dell’attuale Yamaha PSR S970 è più accessibile e meno complicato e macchinoso di quello che montava la PSR S750 che ho venduto proprio per questo motivo? Essendo io uno che usa molto il sequencer per comporre musica direttamente dalla tastiera per un uso in casa e amatoriale, avrei bisogno che quest’ultimo sia di semplice e veloce utilizzo e che mi memorizzi il più possibile dei brani che suono con i vari effetti. Questa Yamaha PSR S970 è migliorata in tal senso? Grazie di cuore e cordialità!

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    1. Renatus Autore articolo

      Ciao Alex, grazie dell’attenzione al blog Tastiere Arranger. Se ti riferisci al Song Creator, il software dei due arranger è sostanzialmente lo stesso. Personalmente, io trovo che – come sequencer MIDI – il Song Creator sia una un buon prodotto che permette di realizzare buone cose con discrete funzioni di editing. Certo non è completo al 100% e un sequencer MIDI su PC/Mac può fare qualcosa di più. Se invece cerchi una sequencer multitraccia audio (una DAW insomma) beh questa funzione manca sulla serie PSR-S dove è presente un registratore audio stereo, senza funzioni di editing.

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  18. Alessandro

    Posseggo questa tastiera per uso domestico, mi diverto amatorialmente a comporre brani msicali per poi cantarci sopra. Ha una buona timbrica e dei suoni molto realistici, tuttavia devo fare una critica per quanto riguarda il sequencer che a parer mio l’hanno impostato in maniera che, per poterlo usare, bisogna davvero studiarci sopra; sui manuali in dotazione non viene data una spiegazione semplice da capire, per questo motivo tanta gente come me ha trovato questa parte della tastiera (che a mio parere è una delle cose più importanti per uno che vuole utilizzare un arranger) troppo poco intuitiva e troppo macchinosa a differenza delle vecchie PSR che invece era un gioco da ragazzi utilizzarla. Questo è quello che, secondo me, nei modelli successivi Yamaha dovrebbe rivedere un po’, perché non tutti siamo così esperti come i dimostratori della Yamaha che ti fanno apparire tutto semplice.

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    1. Renato, Arranger Workstation Blogger Autore articolo

      Ciao Alessandro, grazie dell’attenzione a questo blog e dei tuoi preziosi commenti. Se non ho frainteso il tuo punto di vista, mi sento di condividere l’osservazione secondo cui il sequencer MIDI (Song Creator) degli arranger Yamaha richiede impegno per essere assimilato. Proprio per questa ragione in passato mi sono speso scrivendo alcuni articoli specifici in cui ho cercato di raccontare la materia in modo più operativa rispetto i manuali. Tuttavia, se c’è una critica che devo fare, riguarda la sua immutabilità. Sin dai modelli di fine anni ’90 (PSR-8000 e giù di lì) il sequencer è rimasto sempre uguale. Solo su Genos l’abbiamo visto rinnovato, ma solo nell’interfaccia d’uso su pannello Touch Screen, mentre le funzioni sono rimaste le stesse. Non ricordo vecchi modelli PSR con un sequencer diverso. O forse ti riferisci a modelli PSR di primo ingresso, quelli più economici, dove in effetti esisteva un sequencer a poche tracce e ridotto nelle capacità di programmazione.

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      1. Alessandro

        Grazie per la risposta al mio commento. Beh, posso dirti che in passato ho posseduto la PSR S5700 e anche se ormai con la mia 970 sono andato di gran lunga avanti tecnologicamente (ho brani da me composti con la 5700 e devo dire che aveva dei gran bei suoni), aveva però un sequencer dall’utilizzo molto più intuitivo e semplice da usare. Sicuramente quello della 970 è indubbiamente più preciso e versatile, ma molto più macchinoso. Sulla Genos l’avranno anche riguardato, ma non tutti (io per esempio) possono permettersi di spendere 3800€ per una tastiera da usare in casa. A mio parere con le prossime PSR dovrebbero ritoccarlo. Scusa se ho insistito.

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  20. Daniele

    Ciao a tutti, sono tuttora possessore di una vecchia tastiera WX2 della GEM, con la quale mi sono trovato sempre bene, ma dopo piu’ di due decenni che la suono (e visto che comincia ad accusare segni di vecchiaia) volevo qualcosa di più al passo con i tempi. Dopo aver letto recensioni più che positive sulla Yamaha psr s-970 mi sono deciso di acquistarne una, e ne ho trovata una usata ma in condizioni eccellenti.
    E’ da tre settimane che ce l’ho e sono rimasto sbalordito dall’enorme quantità e qualità di suoni che ho a disposizione, sto cercando per ora di capire come funziona il sequencer.
    Vado al dunque, in quanto mi servirebbe un consulto…. la tastiera NON la uso per fare karaoke, pianobar, ecc…ma mi serve per scrivere brani miei e suonarli con il mio gruppo. Sulla vecchia tastiera (la WX2) avevo un discreto numero di suoni a disposizione che combinavo e mixavo tra loro ottenendo “patches” mie personalizzate con risultati soddisfacenti anche se alla lunga è un po’ limitata. Vorrei fare la stessa cosa con la s970 ma non capisco come fare.
    Mi spiego meglio: se volessi suonare un pianoforte, andrei nella sezione “piano”, mi sceglierei quello che per me è il pianoforte migliore e lo suono. Pero’ a me piacerebbe un pianoforte con un velo di archi in sottofondo e non so come mettercelo. Sulla WX2 per esempio ho un sequencer a 16 tracce in cui posso mettere vari strumenti su varie tracce (dosandone i parametri), memorizzare il tutto e ottenendo così una mia “patch” (ovvero un mio suono costituito da piu’ strumenti) memorizzabile su floppy disk e richiamabile in qualsiasi momento.
    Il mio problema è che non capisco come posso fare la stessa identica cosa sulla psr-s970, ci ho sbattuto la testa una giornata intera ma non ne vengo a capo, se qualcuno mi spiega come fare, poi una volta capito il meccanismo vado avanti da solo, grazie!! 🙂

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      1. Daniele

        Ciao Renato, purtroppo credo di aver preso un “granchio” con questa tastiera, il sequencer non funziona come immaginavo io. Nella mia vecchia tastiera workstation (GEM WX2) avevo a disposizione un multitraccia a 16 tracce e mettevo uno strumento ogni traccia, regolandone per ognuno i vari parametri, split, volumi, cut offs, ecc. e memorizzavo questo insieme di strumenti creando una patch mia (fino a max 24 patch), ovvero un suono dato dalla sovrapposizione di questi strumenti che potevano essere due, tre, fino a massimo sette o otto (non di più altrimenti il suono mi va in saturazione, anche se ne potrebbe ospitare 16) e che immagazzinavo nei 24 sound banks a disposizione e che potevo richiamare in qualsiasi momento pigiando un tasto. Nel caso si suoni dal vivo è fondamentale poter cambiare patch nel preciso momento in cui è necessario farlo.
        Con la Yamaha psr s970, se non ho capito male, non posso sovrapporre più di tre suoni insieme (right 1, right 2 e layer) e poi non vedo tasti che mi permettano di poter saltare da una patch all’altra velocemente qualora suonassi dal vivo, ma questo credo dipenda dal fatto che non conosco ancora benissimo la tastiera. Sono un po’ confuso da questa situazione, non riesco ad uscirne fuori, eppure dai video dimostrativi che ho visto su youtube mi sembrava piuttosto facile e meno macchinoso. Nonostante sia una tastiera discretamente piazzabile nel giro dell’usato, mi spiacerebbe doverla vendere.

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  21. Daniele

    Ti ringrazio tanto Renato, mi hai ridato speranza 🙂 In questi 4 giorni che sono a casa da lavoro e libero da cose da fare, mi dedichero’ a tempo pieno alla tastiera!! Grazie ancora! 🙂

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  22. Pingback: Dieci anni del blog Tastiere Arranger | Tastiere arranger

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