Io non so che cosa sia passato per la testa di chi si occupa della pianificazione prodotti in casa Yamaha: dopo aver bucato l’ultima edizione del Musik Messe a Francoforte, dove si era presentata a mani vuote, la casa giapponese ha stabilito che fra giugno e luglio si sarebbe verificato il momento giusto per il rinnovamento generale dei propri modelli. Nel giro di una manciata di settimane, gli strumenti con sezione arranger sono stati rinnovati: l’apripista PSR-S670, gli arranger workstation PSR-S770 e PSR-S970 e la serie 700 di Clavinova, la rinomata famiglia di pianoforti digitali con sezione arranger.
In questo blog, facciamo fatica a stare dietro a tutte queste novità.
Per chi non lo sapesse, dagli anni ’80 Clavinova rappresenta il nome dei pianoforti digitali Yamaha destinati al mercato casalingo, anche se la qualità costruttiva, l’arsenale di suoni/effetti e il correndo di funzioni software appartengono a strumenti pronti all’uso in contesti più professionali come piccoli locali, teatri, auditorium e scuole di musica. I modelli Clavinova si distinguono per le finiture di pregio e sono classificabili in due serie: CLP e CVP. I primi sono destinati prevalentemente a chi studia e ama suonare il pianoforte in sé; i secondi sono destinati invece a chi ama suonare con l’accompagnamento di una sezione arranger. Pane per i nostri denti, insomma.
L’annuncio Yamaha sottolinea, con particolare risalto, la nuova piano room dove il suono campionato di pianoforte offre timbrica di alta qualità. Per ricostruire questi suoni, sono stati utilizzati infatti due pianoforti acustici di eccellenza: un Yamaha CFX e un Bösendorfer Imperial, il cui controllo avviene tramite scappamento, contrappesi, GP response damper pedal e la risonanza della corda in tecnologia proprietaria VRM.
La presenza di un eccezionale schermo a colori con touch screen offre grandi possibilità di controllo dello strumento e la possibilità di utilizzare metodi di studio come Hanon, Bayer, Czerny, Burgmüller (i musicisti non vedenti purtroppo sono per il momento esclusi da questa tecnologia – chissà che un domani non si possa riscontrare, nel mondo degli strumenti musicali, l’adozione delle recenti innovazioni di particolari schermi touchscreen per non vedenti).
In sintesi, il fatto di aver incorporato sulla serie 700 alcune fra le più innovative e recenti caratteristiche già introdotte su Tyros 5 porta questi strumenti ad un livello eccelso. Fra le innumerevoli funzioni di bordo, possiamo infatti citare: Audio Recording, Audio Playback, connettività a PC o apparati iOS con cui è possibile sfruttare le numerose app realizzate da Yamaha per dare nuova linfa ai propri strumenti musicali. Degna di nota è la polifonia a 256 note, il doppio cioè rispetto Tyros 5, l’ammiraglia degli arranger workstation.
Solitamente i Clavinova sono a listino in diverse versioni che si distinguono essenzialmente dal mobile in legno in cui l’apparato digitale è installato: si parte dal mobile in stile piano verticale (CVP-701), si procede con un modello intermedio che probabilmente sarà il più venduto della serie (CVP-705) e via via si arriva al mobile di pianoforte a coda con tanto di coperchio (CVP-709). Il mobile ospita subwoofer possenti offrendo così la possibilità di esibizioni naturali e realistiche.
Del resto, dopo aver provato a un pianoforte Clavinova ad Hamamatsu (Giappone) vi posso assicurare che suonare gli stili con una tastiera ad 88 tasti in un mobile di pregio è un’esperienza esclusiva. Se il vostro portafogli non vi consente la spesa, toglietevi almeno lo sfizio provandoli in un negozio di strumenti musicali, non appena saranno disponibili.
Per saperne di più: http://it.yamaha.com/it/products/musical-instruments/keyboards/digitalpianos/clavinova_series/?mode=series
tutto cio’ è un comportamento scorretto verso chi ha versato nelle casse della Yamaha importi consistenti per acquistare uno strumento pro come tyros 5 , e ora ritrovare le stesse funzioni o migliorate , vedi i 256 suoni di polifonia sulla serie 700, penso che non sia stato un comportamento corretto, che porta a screditare gli strumenti di fascia superiore, l’ammiraglia dovrebbe avere delle caratteristiche che la distinguono.
Amatruda Liberato
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Ciao Liberato, grazie del commento.
Onestamente, CVP-700 e T5 sono due prodotti diversi. Ci sono caratteristiche di T5 non presenti su CVP-700. Del resto un pianoforte CVP700 costerà molto di più di una T5 a causa dei tasti, della qualità del pannello e del “mobile”.
In altre parole, voglio dire, non penso sia un comportamento scorretto: sono solo due prodotti diversi destinati a tipologie di clienti diversi con finalità specifiche.
Non penso che chi ha investito l’anno scorso in una T5 si debba sentire penalizzato da questo annuncio.
Secondo me.
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buongiorno a tutti…vorrei un info…qual’è il pezzo suonato al min 1.48 del primo video? grazie a tutti in anticipo!!
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Great pianos but using re-package of CLP series ( 2014 March) and Tyros 5 (November 2013), so you are buying in September of 2015 products of 2013-2014. I don´t know if they have the ensemble (divisi) function of Tyros 5. I don´t find it in the specifications… And the MISSING important thing is : NO FLASH MEMORY like Tyros, for the Premium Packs of Yamaha Music Soft. If Tyros 5 has 1 slot for Flash Memory, a CVP 700 series SHOULD HAVE 2 memory flash slots perfectly.
In any case, congratulations for your blog. I read always. A great task. Thanks for your efforts.
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Thank you for your attention to my blog, Pepe, and thanks for your comment.
Your remarks help us to make the picture clearer.
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