Chi di voi ha mai avuto un arranger Korg (sin dal mitico i3), sicuramente ha sperimentato un sistema operativo particolarmente ricco di funzioni ma che ha richiesto impegno, pratica, dedizione e tempo per la lettura dei manuali (scritti molto bene, per la cronaca). Non è la stessa situazione in cui potreste trovarvi con arranger di altri costruttori la cui semplicità d’uso è più accessibile (Roland in primis, ma anche Yamaha). Una volta padroneggiata la complessità operativa di Korg, sicuramente potrete ottenere risultati molto brillanti. Del resto il tempo dedicato allo studio e alla pratica non è buttato via invano.
Fatta questa premessa, oggi vorrei condividere con voi un elenco di dieci suggerimenti utili per chi possiede un arranger Korg da poco tempo e quindi sta percorrendo proprio quella propria curva di apprendimento necessaria. In altre parole, vi passo alcuni appunti estesi in questi primi mesi di convivenza con Pa800. Sono consapevole che molti di voi sanno già tutte queste cose, spero tuttavia che questi piccoli aspetti tecnici possano tornare utili a quanti fanno ancora fatica a dominare il proprio ottimo arranger workstation.
1 – Illuminazione e contrasto dello schermo
Per controllare il contrasto dello schermo, non cercate niente di intuitivo. Ahimé, Pa800 non ha nessuna rotellina dedicata. Piuttosto, non pensateci troppo e, premendo il pulsante Menu, agite sulla manopola Dial. E il gioco è fatto.
2 – Display Hold
Per settimane mi sono spazientito quando aprivo gli elenchi di Performance, Suoni o Stili per cercare una risorsa e la Pa800 non mi dava il tempo sufficiente per valutare la scelta: dopo pochi attimi lo schermo infatti ritornava sempre alla funzione precedente. Poi un giorno mi sono imbattuto nella funzione Display Hold e le mie difficoltà sono finite. Ricordatevi di tenere Display Hold sempre attivo per difendervi da questi scherzi del sistema operativo Korg ed evitare che la pagina scompaia mentre selezionate suoni o stili.
3 – Premere due volte lo stesso tasto
Sempre nelle pagine di selezione di suoni, stili e Performance, premendo più volte lo stesso pulsante le pagine cambiano. Utilissimo!
4 – Per controllare l’effetto Leslie
Quando siete alle prese con gli suoni di emulazione organi Hammond (che Korg per ragioni di copyright chiama Digital Drawbars), date una sola spinta in avanti il joystick e rilasciatelo subito per attivare il Fast Rotary; fate in modo analogo per lo Slow Rotary.
Inoltre tutti i campioni che hanno la lettera “V” dopo il nome usano l’Aftertouch per controllare la velocità del Leslie. Esempio: Dark Organ 1 V, Drawbar Fast V, e così via.
5 – Intro degli stili
Come da tradizione degli arranger Korg, i tre pattern degli stili hanno comportamenti diversi:
- Tutti gli Intro 1 hanno una propria progressione armonica. Pertanto non cambiate mai accordo durante l’esecuzione, ci pensa già la sezione arranger di Pa800.
- Intro 2 è sempre un’introduzione ricca di contenuto stilistico, ma potete cambiare l’accordo durante la sua esecuzione e l’arranger vi seguirà.
- Intro 3 è il pattern più corto e consiste quasi sempre in una sola misura di conteggio preliminare (Count In).
6 – Manual Bass
Per rendere più autentiche ed emozionanti le vostre esecuzioni, in certi brani potreste ricorrere a questa funzione che permette di interrompere l’accompagnamento automatico di tutte le tracce di uno stile (tranne le percussioni) e consente la riproduzione manuale del basso suonato con la vostra mano sinistra.
Prestate attenzione: in questo caso Pa800 farà del proprio meglio per assecondare la vostra esibizione impostando il volume del basso automaticamente sul valore massimo. Al termine dello stacco bassistico, disattivate il basso manuale e il volume originale sarà ripristinato.
7 – Bass Inversion
Questa funzione richiede un discreta conoscenza dei rivolti e, soprattutto, un po’ di pratica. Tuttavia il gioco vale la candela, perché potrete arricchire il contenuto armonico delle vostre esibizioni. Sfruttatela per suonare accordi dalla forma più complessa (MIm7 con basso sul RE oppure FA maggiore con basso sul DO).
8 – Gli eccezionali Pad
I Pad sono una degli aspetti più interessanti di Pa800e vi permettono di riaccendere l’interesse per qualsiasi stile, anche quello che avete consumato di più nelle vostre esecuzioni.
Sappiate che negli stili di fabbrica di solito avrete questa situazione:
- Il Pad 1 di norma è dedicato a suoni di percussione.
- Il Pad 2 contiene suoni di tastiere.
- Nel Pad 3troverete accompagnamenti di chitarra.
- Con il Pad 4 ci sono gli altri strumenti più appropriati per lo stile selezionato.
Se non lo fate mai, vi suggerisco di provare: durante l’esecuzione di uno stile, mettete in silenzio le tracce di accompagnamento dello stile stesso e sfruttate i Pad e nemmeno tutti e quattro insieme: scoprirete di disporre di una sezione arranger nuova e tutta da esplorare. Le vostre esibizioni potranno guadagnare in essenzialità e quindi autenticità.
9 – Shift Pad
Attivare un Pad è facilissimo: basta premere uno dei quattro pulsanti durante l’esecuzione dello stile. Ma se volete selezionare il suono assegnato ad un Pad prima di attivarlo, allora tenete premuto il tasto Shift e poi premete uno dei quattro tasti Pad.
10 Fermare i Pad
Avete due possibilità:
- Per fermare tutti i Pad, premete semplicemente il pulsante Stop.
- Per fermare solo uno dei quattro Pad, premete insieme il tasto Stop e il Pad da arrestare.
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Per ora mi fermo qua. Se avete intenzione di tornare a far visita a questo blog, sappiate che seguiranno altri dieci suggerimenti.
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Salve… Ma nei sts si possono memorizzare anche le variation?
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