Non siate sorpresi nel vedere in questa foto Stevie Wonder mentre prova la Casio WK7500 al recente NAMM 2011! Ci sono pregiudizi che si rischiano quando si scrive di arranger workstation, e ci sono altri pregiudizi quando si scrive di strumenti musicali Casio. In effetti, quando un marchio è celebre per prodotti di basso costo e spartano livello di qualità, è naturale che la gente si aspetti il solito orologino digitale con il bip-bip, la macchina fotografica digitale con la risoluzione a quadrettoni e la tastiera musicale-giocattolo esposta nei negozi di elettronica in mezzo ai telefonini e ai forni micro-onde. Ma qualcosa sta cambiando da diversi anni per l’azienda giapponese. Ce ne siamo accorti negli ultimi cinque anni, quando l’ottima serie di pianoforti digitali Privia ha ottenuto consensi in tutto il mondo. Avete mai provato un pianoforte Casio Privia? Se l’avete fatto, non ditemi che non siete rimasti sorpresi. Non è per caso che, negli ultimi anni, i pianoforti Privia sono apparsi sui palchi dei professionisti e di qualche artista affermato.
Ebbene WK-7500 sembra rappresentare il tentativo di Casio di affermarsi nel settore degli arranger così come ha già fatto con successo in quello dei pianoforti digitali. I musicisti amatoriali si possono permettere un prodotto di qualità a buon prezzo (540 Euro!), mentre i professionisti possono portarsi dietro uno strumento leggero ma ricco di funzionalità e, soprattutto, dotato di suoni sorprendentemente validi. Trattasi di un prodotto che potrebbe rivelarsi interessante anche per i compositori, visto che WK-7500 può rappresentare una piccola stazione di lavoro portatile da usare con facilità lontano dal proprio studio. Sappiate che non troverete WK-7500 nei supermercati e neppure nei grandi negozi di elettronica: WK-7500 è disponibile solo nei negozi di strumenti musicali.
Per qualsiasi synth, si potrebbe aprire una discussione infinita sulla qualità dei suoni di bordo, senza mai raggiungere una conclusione. Diciamo che Casio ha fatto passi da gigante rispetto il passato e il bagaglio sonoro di quest’arranger è davvero inaspettato, soprattutto quando provate il suono di pianoforte e in quel momento pensate al vostro portafoglio e a quanto può costare la WK-7500. I suoni dei piani elettrici sono sufficientemente dinamici. I suoni Hammond e di organi liturgici si presentano bene. Anche le voci di chitarra sono espressive e i bassi pulsano il giusto. E’ possibile trovare String di stampo analogico e, fra i suoni di synth, persino il tentativo di riprodurre i classici suoni di Roland D-50. In tutto ci sono ben 800 suoni di qualità. Gli amplificatori di bordo si comportano bene in ambiente casalingo, ma chi l’ha provata in pubblico sostiene che le uscite audio si esprimono bene con amplificatori esterni, cosa non banale in quanto non riesce bene a tutti gli arranger della concorrenza e di prezzo superiore. Sono disponibili funzioni di modifica dei suoni con l’aggiunta degli effetti: ovviamente un synth professionale è un’altra cosa, ma in questa categoria di prezzo – lasciatemi dire ancora una volta – difficilmente troverete simili possibilità di personalizzazione delle voci.
Ci sono anche nove cursori che possono essere usati per guidare le voci di organo di emulazione Hammond, oppure per mixare le parti degli stili nella sezione arranger. Nel caso dei drawbar, evitate facili entusiasmi: i cursori hanno solo tre posizioni, quindi avete qualcosa ma non tutto.
Il repertorio di stili della sezione arranger non è vasto e ricco come negli arranger della concorrenza e Casio ha ancora margini di miglioramento. Ma la polifonia a 64 voci vi consente di fare una bella figura al momento della vostra perfomance. La scansione degli accordi è disponibile nella modalità “a dito singolo”, pieno accordo sulla mano sinistra, con sostituzione opzionale del basso, oppure scansione dell’intera tastiera in stile pianistico. Udite, udite: potete persino registrare i vostri stili o ri-registrare i pattern degli stili esistenti. Non male, vero? Quanti amano l’elettro-dance potranno trovare pane per i loro denti grazie all’arpeggiatore.
Il sequencer MIDI è insolito: ci sono 32 tracce ma 16 appartengono alla registrazione delle parti degli stili e le altre 16 sono disponibili per la registrazione multi-traccia. Sono presenti tutte le funzioni necessarie per un registratore MIDI, ma non aspettatevi che vi sia di tutto: ad esempio niente Undo e nemmeno che l’uso dei cursori per agire sul volume delle tracce registrate. E, soprattutto, l’usabilità delle funzioni sullo schermo è piuttosto articolata. Insomma è possibile fare molto, ma a prezzo di scavare e muoversi spesso fra le pagine dello schermo.
Potete mettere in playback le canzoni registrate con il sequencer MIDI o con il registratore audio. E ovviamente potete anche mettere in playback le basi MIDI importati dall’esterno sulla scheda SD.
L’aspetto estetico è discreto ma la parte meno nobile del prodotto riguarda la qualità costruttiva. Non mi riferisco ai 76 tasti: sono tasti semi-pesati e dinamici che offrono un feeling accettabile. Ma la qualità dei pulsanti di controllo sul pannello è tale da richiedere di controllare sullo schermo se le funzioni cliccate sono effettivamente attivate alla pressione del pulsante. La sensazione di generale “plasticosità” dello strumento è innegabile, tenete però conto che, per superare definitivamente questa sensazione, occorre salire sensibilmente di prezzo fra tutti gli arranger workstation di altre case: forse in modo risolutivo solo con i 2000 Euro necessari per la Korg Pa800. In ogni caso lo strumento è perfettamente suonabile, nonostante questa fragilità costruttiva. Sono disponibili due ingressi audio: un jack per microfono, chitarra o altro strumento musicale e un mini-jack per un lettore MP3. Questi ingressi uniti alla presenza di uno slot per memorie SD, rende la WK-7500 capace di registrare in formato audio i suoni della tastiera e diverse sorgenti esterne. Onestamente non ho mai apprezzato la capacità di registrazione audio sugli arranger workstation, potete ormai farlo un po’ dappertutto – non solo sulle ammiraglie – ma sugli arranger di medio livello. Tuttavia sappiate che WK-7500 offre questa caratteristica al prezzo di listino più abbordabile. La connessione MIDI è disponibile solo tramite cavo USB: insomma da qualche parte bisogna tagliare e così qui non ci sono uscite MIDI IN/OUT (forse una delle lacune più “sentite”).
Per completare la panoramica di WK-7500, sappiate che lo strumento offre le Registration Memory per salvare 96 impostazioni generali della tastiera, rotella di pitch-bend, porta USB per copiare dati sulla memoria SD come fosse un’unità rimovibile esternal del PC, display LCD. Il peso di 8,9Kg: la vostra schiena vi ringrazierà.
Oltre a WK-7500 esiste anche CTK-7000, uno strumento quasi identico salvo il fatto di avere dimensioni più contenute e ospitare una tastiera leggera di soli 61 tasti. CTK-7000 costa 80 Euro in meno.
Insomma, di che cosa abbiamo parlato oggi? Se confrontate Casio WK-7500 con gli arranger workstation di categoria superiore prodotti da Yamaha, Korg, Roland e Ketron, sicuramente rischiate di rimanere delusi. Ma qui stiamo parlando di 540 Euro. Non troverete nulla sul mercato del 2011, un arranger workstation con simili suoni e simili funzionalità a questo prezzo. Per farlo, dovete spendere molto ma molto di più.
Provatela, e poi – come sempre – decidete con le vostre orecchie!
non male davvero ma, qualcuno mi può spiegare perchè negli stati uniti costa quasi la metà?
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Ho controllato a campione poco fa:
a) negli USA la famosa catena di negozi di strumenti musicali Sam Ash offre la WK7500 a 499.99 dollari (cioè circa 350 Euro)
b) in Italia, Merula la vende a 540 Euro
In effetti una bella differenza.
Lo stesso confronto per la Yamaha PSR-S910 è 1749,99 dollari (cioè 1228 Euro circa) contro 1470 Euro di Merula.
Sembra dunque che negli USA il prezzo degli strumenti musicali sia più a buon mercato rispetto l’Italia (Europa in genere, direi).
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Come inserisco basi mp3 nella card e poi come le leggo sulla mia wk 7500?
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A differenza di quanto compreso su questo prodotto al momento del suo lancio nel 2011, oggi devo riconoscere che Casio WK-7500 non supporta la riproduzione di file audio (MP3/WAV) dalla scheda di memoria. Sono supportati solo i MIDI file (SMF). Chiedo scusa per la confusione.
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Come ho scritto in altro forum, avevo già a casa una Korg PA50 SD, ed era davvero ok, quando accorgendomi che non funzionava il lettore di schede l’ho riportata indietro.
Ora se mando a prendere una CTK 7000 e la pago 320 € rimarrò deluso dopo aver avuto la PA 50 SD .
Quindi la mia situazione è la seguente:
ho in tasca i 400 € con cui avevo pagato la PA 50 SD, secondo te meglio prendere la CTK 7000 a 310-320 € e andare a farmi una buona cena di pesce da Billy a Manarola, oppure cercare ancora, magari aggiungere qualche € e prendere qualcosa del livello della PA 50 (PA 80, Yamaha?? Roland??), cosa ad esempio?
Chiedo a te perchè esperto e sempre disponibile ad consigliare
saluti
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Prova la Casio di persona. Questa è la prima cosa.
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Magari potessi.. ho girato tutta genova, nessuno ce l’ha!!!
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E fare una gita a Roreto di Cherasco da Merula? A prescindere da questa scelta, una visita in questo grande magazzino vale comunque la pena. Puoi provare numerosi modelli di arranger (Korg, Casio, Yamaha), verificare le offerte dell’usato…
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salve qualcuno si intende di wk 7500? non riesco a memorizzare una base sulla card.. Come posso fare???
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Salve, avrei una domanda da porvi, visto che io la tastiera la suono solo ad orecchio: allo stesso prezzo di questa tastiera :Casio WK7500, ora, sul mercato, si può trovare qualcosa di meglio? Anche di altre marche?
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Per esempio, tra queste tastiere di livello basso e medio, quale mi consigliereste di comprare?
1Roland Juno Gi
2 Korg M50
Arranger apripista
Roland Prelude 799 Euro
Korg Pa50SD 680 Euro
Yamaha PSR-S650 679 Euro Novità
Korg Microarranger 599 Euro Mini-tasti – Novità
Casio WK-7500 540 Euro 76 tasti semi-pesati
Arranger workstation medie
Korg Pa500 1.030 Euro
Yamaha PSR-S710 910 Euro
Roland BK-7m 849 Euro Modulo senza tastiera
Oppure c’è qualcosa di meglio ora sul mercato a questi prezzi?
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Juno Gi e M50 sono sintetizzatori. Gli altri modelli citati invece sono arranger eterogenei: uno ha 76 tasti, uno ha i minitasti, un altro è solo un modulo senza tastiera, Difficile rispondere perché non esiste una risposta assoluta: prima di tutto, al tuo posto andrei in un negozio di strumenti musicali e mi farei un’idea di massima di persona.
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