PSR-S950 e PSR-S750: vediamole da più vicino

Suonare

La tavolozza sonora di una tastiera arranger che si rispetti parte da questi fondamentali:

  • Un suono realistico di pianoforte acustico e un corredo base di suoni di pianoforti elettrici, quelli che hanno fatto la storia del rock e del Rhythm & Blues (Fender Rhodes, Wurlitzer, Yamaha CP-70B e CP-80, Hohner Clavinet).
  • Altrettanto realistici suoni di chitarra acustica ed elettrica.
  • Sezione drawbar per suoni d’organo (Hammond, Vox Continental e Farfisa Compact) oltre a voci d’organo liturgico.
  • Un processore digitale di effetti capace di arricchire i suoni con energia e presenza: non solo i classici riverbero e chorus, ma anche distorsore, overdrive, flanger, phaser, eco e compagnia bella.

Vediamo insieme ora come si comportano i nuovi modelli Yamaha PSR-S950 e PSR-S750 misurandoli in questo filmato che passa in rassegna alcuni dei requisiti elencati qui sopra.

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Suonare con stile

La sezione degli arrangiamenti automatici è il cuore di una tastiera arranger e la collezione degli stili di bordo deve essere sufficientemente varia da coprire:

  • arrangiamenti orchestrali
  • tracce di accompagnamento realistiche in caso di pennate o arpeggi chitarristici
  • presenza significativa delle tracce percussive nel mix generale di un accompagnamento
  • disponibilità di ritmi sostenuti e capaci di dare entusiasmo alla musica latina
  • percussioni acustiche per musica folk, celtica e tradizionale in genere
  • varietà di repertorio di stili capace di coprire il mondo mainstream della musica occidentale dal blues al jazz, dal rock al pop, dal country alla dance, dalla musica attuale ai preziosi arrangiamenti unplugged.

Anche per questi parametri, vediamo insieme come si comportanto Yamaha PSR-S950 e PSR-S750 in questo secondo filmato.

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Sfruttare le tracce audio e il player MP3

Negli ultimi anni, comincia ormai a rivelarsi utile anche la presenza di un lettore di tracce audio (WAV e MP3) per poter:

  • suonare con la tastiera la propria parte dal vivo e non più soltanto sopra una base MIDI, ma anche sulla versione originale di un brano famoso
  • eliminare la voce del cantante originale per sostituirla con la propria nel canto della melodia o semplicemente per trasformare la base in un pezzo strumentale e suonarci sopra con la propria improvvisazione
  • giocare con la velocità di un brano originale, accelerando per dare maggiore brio oppure rallentando per dare più spazio all’intensita della propria interpretazione
  • oppure adattare la tonalità del brano originale per adattarla all’estensione vocale del cantante

Vediamo ora come fare tutto questo con Yamaha PSR-S950 (solo questo modello, perché il fratellino minore PSR-S750 non dispone delle funzionalità audio).

4 pensieri su “PSR-S950 e PSR-S750: vediamole da più vicino

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