Che cosa rende speciali le tastiere arranger?

Quando il mio amico Riccardo Gerbi mi aveva dato carta bianca per un nuovo articolo da pubblicare su SM Strumenti Musicali, non immaginavo dove sarei andato a parare.

Ad essere sinceri, avevo cominciato a scrivere tentando di analizzare il mutamento negli anni dei musicisti che tipicamente suonano un arranger. Invece, mi sono involontariamente ritrovato a scrivere di getto un elogio universale sul perché abbia ancora senso al giorno d’oggi suonare una tastiera con accompagnamenti.

Sono andato fuori tema, lo so. Ma, onestamente, non me ne pento: Riccardo mi dice che l’articolo gli è piaciuto e i messaggi che ho ricevuto da alcuni lettori dopo la pubblicazione, sono stati incoraggianti.

Del resto, in quell’articolo potete ritrovare quello che io credo possa essere la sintesi autentica del significato della passione che scalda il cuore di chi suona gli arranger.

Non aggiungo nulla, è tutto scritto su SM Strumenti Musicali.

Buona lettura.

Da leggere su SM Strumenti Musicali

6 pensieri su “Che cosa rende speciali le tastiere arranger?

  1. DEL FORNO PIETRO

    Il piacere di fare una data cosa è un “mistero!” Ho iniziato con “l’armonio. Il semplice fatto di premere un tasto e sentire un suono mi dava una piacevole sensazione, anche perché ciò dipendeva ma me: io ero l’artefice! Ho avuto modo di sbizzarrirmi anche con la fisarmonica: i “bottoni” della sinistra, una meraviglia; semplificazione: 1 bottone 3 suoni! Al giorno d’oggi abbiamo il “Paradiso” in terra! Comprendo i giovani per il loro NON destare lo stupore: l’assuefazione ed anche il mancato uso della “gavetta!” E’ normale che ci siano coloro che danno importanza alla abilità del musicista dimostrata e ottenuta con “strumenti” musicali come il “pianoforte”: pur essendo anch’esso uno “strumento”. Tutto quello che abbiamo è frutto delle “scoperte” fatte dall’uomo! E non è finita… Ognuno svolge il “suonare” secondo le proprie esigenze o volontà. Ma, perché oggi il Geometra usa il PC e non quel “tavolozzo” dell’altro ieri: con una mano la matita e l’altra con l’oggetto “spunta/matita”. L’essenza è il suono in simbiosi con il ritmo! Una tastierina lo rende, anzi lo offre solamente porgendole una “carezza!”

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