Dopo aver pubblicato l’ultimo articolo sulle nuove tastiere portatili di casa Yamaha, mi sono soffermato ad osservare con maggiore attenzione l’aspetto esteriore del fratellino minore PSR-E253 ed è stato evidente che, nel momento in cui ha progettato il nuovo arranger, Yamaha non sia andata con lo stampino per replicare semplicemente il modello superiore PSR-E353 con qualche taglio per ridurne il prezzo. Infatti, da una parte PSR-E353 sembra richiamare in termini estetistici il modello precedentemente a listino (PSR-E343 lanciato solo due anni fa, nel 2013); dall’altra parte, sembra di cogliere dal disegno di PSR-E253 come si sia voluto realizzare una tastiera ancor più portatile, ancor più destinata al divertimento. Gli angoli e i bordi sono smussati e questo ne facilità la manualità durante il trasporto, riduce l’occupazione degli spazi e la rende più comoda da muovere o anche solo più semplice da riporre in casa. Il disegno è meno classico e più spartano, ricorda le prime PSR Yamaha dei primi anni novanta ed è più accattivante per un pubblico di ragazzini.
Il peso (soltanto 4kg), le dimensioni (94cm di lunghezza per 31 cm di profondità) e i bordi con gli angoli smussati: questa tastiera è così portatile che potete suonarla dappertutto.
Per tutto il resto, voglio dire in merito al contenuto di questo piccolo arranger per esordienti, vi rimando al precedente articolo.
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