Formato audio sugli arranger workstation Korg

Come sapete, gli arranger workstation sono nati in un momento storico in cui dominava il MIDI nel mondo degli strumenti musicali digitali; la tecnologia ha fatto progressi e, negli ultimi anni, la situazione è cambiata e si sono diffuse a macchia d’olio funzionalità e caratteristiche tipiche per gestire i formati audio. Su questo tema, nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un articolo sommario per segnalare alcune brevi dimostrazioni di funzioni audio relative agli arranger Yamaha Tyros5 e PSR-S950. Anche gli arranger di altre case dispongono di funzionalità audio similari: in questo senso, oggi ci concentriamo su un altro marchio e in particolare sugli arranger workstation Korg di ultima generazione, tutti modelli dotati di un campionatore e cioè Pa900, Pa3X e Pa3X Le.

Gli standard audio gestiti sono MP3, WAV, AIFF e Korg (quest’ultimo è un formato proprietario). Cominciamo a vedere il primo dei quattro, osservando come sia possibile manipolare dal vivo i brani audio grazie al lettore MP3 incluso nel modo Song Play.

Real Time Transpose (+6/-5 semitoni)

Dopo aver caricato un file MP3, il trasporto serve per adattare la tonalità del brano originale audio MP3 all’estensione vocale del cantante oppure per ottenere effetti particolari. Il trasporto dei file MP3 esegue il semplice pitch shift, e cioè cambia il tono mentre il tempo di esecuzione resta invariato: è un aspetto che spesso si fa notare, dato che – in un passato tecnologico che non esiste più, quando le registrazioni musicali avvenivano su nastro – era possibile aumentare il trasporto di un brano solo accelerando il tempo di esecuzione, con effetti a volte tragicomici. Del resto anche gli algoritmi di pitch shift hanno i propri limiti: il rischio di strafare è sempre dietro l’angolo e Korg garantisce sulla carta un cambio di tonalità nella gamma che va fra i sei semitoni superiori e i cinque inferiori. Poi, nella realtà, qualche brano particolare potrebbe supportare un trasporto accettabile con una gamma di toni più ristretta.

Tempo change (+/- 30%)

Questa funzione si fonda sul concetto di time stretch: il brano aumenta la velocità per ottenere maggiore brio oppure rallenta per dare maggiore spazio all’intensità dell’interpretazione musicale. Anche qui, la variazione di tempo non intacca la tonalità del brano originale: come abbiamo visto sopra, in pratica, grazie a queste innovazioni tecnologiche diffuse sul mercato, il trasporto e il tempo sono diventate variabili indipendenti.

Vocal Remover

Negli ultimi anni, questo gingillo è divenuto un elemento di serie in numerosi lettori di file in formato audio. Roland lo chiama Center Cancel, mentre per Yamaha è Vocal Cancel. Sui file MP3 questo software va ad annullare le frequenze centrali, quelle su cui solitamente si trova la voce umana: i risultati non sono sempre perfetti per due ragioni. La prima è che in quelle frequenze centrali a volte ci sono anche altre tracce strumentali della base e la seconda è che l’algoritmo di analisi dello spettro non riesce ad isolare il riverbero ed eventuali altri effetti applicati sulla traccia del canto. Pertanto, su tutti gli arranger, nessuno escluso, la rimozione della traccia del canto offre risultati vari e il risultato dipende dallo spettro sonoro di ciascun brano. In taluni casi la voce originale del cantante viene solo abbassata di volume, in altri quasi scompare e si sente appena appena, mentre in altri casi sembra che la voce che arrivi dall’altra stanza. E talvolta scompaiano alcuni i suoni che occupano posizioni centrali nello spettro delle frequenze.
Negli arranger Korg, il metodo più immediato per richiamare il Vocal Remover è quello di associare la funzione ad uno degli interruttori assegnabili (switch).

X-Fader

Sin dai tempi del glorioso arranger Pa80 (il modello di strumento musicale più venduto al mondo in assoluto fra tutto il catalogo della storia cinquantennale di Korg), su numerosi modelli è presente un doppio lettore di basi musicali. Nei modelli del passato, era compatibile solo con gli Standard MIDI File ma nelle versioni più recenti sono supportati anche i brani MP3. Il controllo avviene grazie ad un cursore fisico sul pannello (X-Fader) che consente di regolare il bilanciamento di volume tra la riproduzione di due brani: possono essere due file MP3, due file MIDI oppure due tipi diversi. Potete usare questo cursore per mixare due brani diversi in successione oppure per divertirvi a fare il DeeJay in stile Club balzando da una base all’altra a raffica.

Groove audio negli stili e nei pad

Gli arranger Korg non dispongono in modo nativo di tracce audio negli stili di serie, come invece succede sugli arranger Yamaha e, soprattutto, Ketron. Tuttavia, grazie al campionatore di bordo, è possibile importare campioni audio WAV, AIFF e Korg da associare ai pad e agli stili e, in tal modo, arricchire le proprie esibizioni musicali con un realismo superiore. La procedura è un pochino complessa: richiede di prendere confidenza con il modo Sound degli arranger Korg e le funzioni di importazione e configurazione di pattern audio ciclici (Loop On).  Dopo aver infatti caricato il campione, è necessario lavorare di fino per incapsulare il campione all’interno di un tempo con misure predefinite e BPM associato: da questi valori standard, si potrà poi ottenere il time slice efficace. Ottenuto il groove sullo strumento si passa successivamente alla sua integrazione in un pad o in uno stile perché in tempo reale i singoli segmenti audio possano reagire come atteso. Insomma, come è tipico negli strumenti di questa casa, si richiede un po’ di lavoro personale e di personalizzazione per raggiungere un risultato soddisfacente ancorché unico ed originale.

_________________________

E ora passiamo a due filmati illustrativi. Nel primo (in lingua inglese) potete vedere le funzioni di manipolazione dei file MP3 in tempo reale all’opera:

Nel secondo vediamo come associare segmenti di tracce ritmiche e percussive in formato audio alla sezione degli stili. Il filmato è un po’ datato e riguarda Pa800/Pa2X, tuttavia è applicabile anche agli arranger dotati di un campionatore (Pa900, Pa3X, Pa3X Le).

4 pensieri su “Formato audio sugli arranger workstation Korg

  1. Maurizio Solbiati

    Caro Renatus, anche se non sono un korgista ho letto con molto interesse questa tua revisione : sai dare di qualunque arranger notizie chiare e precise, che dedurre dai manuali non è sempre facile. Grazie ancora Maurizio

    "Mi piace"

    Rispondi
  2. Pingback: Yamaha alza il sipario su PSR-A3000 | Tastiere arranger

  3. Pingback: Tastiere Arranger – Parte III | Tastiere arranger

Lascia un commento

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.