Summer NAMM 2012: Yamaha PSR-E433

Yamaha PSR-E433

Nei giorni scorsi abbiamo commentato insieme in questo blog la fiera estiva degli strumenti musicali nel Nord America, dedicando un articolo alle osservazioni sul Summer NAMM 2012. Fra le poche novità, spicca il nuovo arranger Yamaha PSR-E433. Ora analizziamo insieme l’annuncio.

PSR-E433, confronto con il predecessore PSR-E423

Chi di voi conosce il precedente modello Yamaha PSR-E423, potrebbe chiedersi quali innovazioni la casa giapponese abbia stabilito di introdurre in questo nuovo prodotto. Dimensioni e pesi sostanzialmente coincidono: 4 millimetri di lunghezza in più e 200 grammi in meno non fanno poi troppa differenza con il predecessore. Siamo sempre di fronte ad uno strumento che consuma poco spazio (94,6cm * 40,2cm * 14cm) e che si trasporta con estrema facilità (6,8kg). L’arsenale di suoni è stato accresciuto di 31 voci e soprattutto il numero di stili di fabbrica è stato portato a 186, e cioè 12 stili in più. Lo schermo è lo stesso e anche la polifonia è rimasta a 32 voci. Ma il registratore MIDI di PSR-E433 è stato potenziato e ora si possono caricare dieci canzoni, raddoppiando il numero di eventi MIDI gestibili (19000 note). Inoltre è possibile registrare le canzoni nel formato proprietario Yamaha e poi convertirle come Standard MIDI File (SMF). Ormai risparmiare sull’energia è diventata una necessità e così anche PSR-E433 è dotato della funzione di Sleep che consente di spegnere automaticamente la tastiera dopo un intervallo di inutilizzo. La memoria flash interna è stata ridotta a 1,54MB, ma ora è possibile utilizzare le comodissime memorie USB per caricare nuovi dati (stili e canzoni): e questa novità non è trascurabile. Per rendere massima la portabilità, PSR-E433 può anche essere alimentata da sei batterie alcaline di formato AA.

Questa carrellata di confronto era doverosa per illustrare tecnicamente la differenza fra modello vecchio e nuovo. Tuttavia non possiamo fermarci qui per presentare PSR-E433 in quanto, oggettivamente, la descrizione non potrebbe terminare senza citare le tre caratteristiche principali di questo prodotto: la funzione Pattern, l’arpeggiatore e le funzioni educative allo strumento. Entriamo nel merito.

La funzione Pattern

La funzione Pattern rende disponibile una quantità di loop e beat per creare musica in modo “istantaneo e dinamico”, un po’ come fanno i DJ, i quali sfruttano manopole e pulsanti per ottenere variazioni sonore di immediata efficacia. Praticamente funziona così: attivate la modalità Pattern, scegliete il Pattern desiderato fra i dieci disponibili di serie, avviatelo con il pulsante Start e durante il playback divertitevi creando variazioni di suoni secondo la vostra fantasia: avete a disposizione cinque sequenze da alternare e potete trasporre la musica semplicemente premendo un tasto sulla parte sinistra della tastiera, tenendo conto che, a differenza degli stili, il modo Pattern non riconosce il tipo di accordi suonati ma solo la tonica dell’accordo stesso. Con le due manopole A e B potete divertirvi a giocare su filtri, effetti, attacco/rilascio, cutoff/resonance e immagine stereo del risultato sonoro. Per arricchire l’esecuzione dei Pattern, potete anche controllare l’arpeggiatore con la parte suonata con la mano destra.

Arpeggiatore

La classica funzione di Arpeggio consente di creare arpeggi semplicemente suonando le note di un accordo. Per esempio potete suonare le note di una triade (tonica, mediante e dominante – DO/MI/SOL) per attivare frasi musicali. L’arpeggiatore può essere usato per registrare nuove composizioni oppure dal vivo per abbellire una propria esibizione. Ci sono 150 tipi diversi di arpeggio e, proprio come sui sintetizzatori analogici di levatura professionale, PSR-E433 mette a disposizione diverse manopole che consentono di filtrare e regolare il suono arpeggiato in tempo reale. E c’è anche la rotella Pitch Bend il cui scopo è quello di regolare la tonalità del suono.

YES ovvero Yamaha Education Suite

Il programma YES prevede nove lezioni che si occupano di guidare passo per passo le esercitazioni in modo graduale. Il sistema Yamaha Education Suite non è una novità ed è disponibile su diversi prodotti Yamaha da oltre un lustro. Trattasi di un corredo di strumenti per l’apprendimento e che vorrebbero consentire al principiante o allo studente di imparare a suonare in modo indipendente. Può sostituire il maestro o la scuola di musica in aula? Direi di no. Ma potrebbe essere un modo divertente per fare qualche esercizio in più. La tecnica è quella di esercitarsi prima sulla mano sinistra, poi sulla mano destra e poi tutte due insieme – ora io su questo punto ho qualche perplessità: il mio primo maestro di pianoforte infatti mi ha insegnato che, per imparare bene un brano nuovo, era fondamentale imparare una battuta alla volta ma con tutte due le mani insieme e, dopo tanti anni, non credo che avesse tutti i torti). Per semplificare la vita al neofita, su questa tastiera il suono di pianoforte è sempre disponibile: basta premere il tasto Portable Grand e tutte le altre funzioni sono disattivate, mentre PSR-E433 si trasforma in un piccolo pianoforte digitale. In un amen.

Tiriamo le somme

Non conosciamo ancora il prezzo di Yamaha PSR-E433 in Italia, ma credo che dopo un periodo iniziale in cui si sconta il concetto della novità, il prezzo si potrebbe assestare fra i 230 e i 300 Euro. Del resto, siamo in pieno nel segmento dei strumenti musicali per il divertimento personale. Non sono un commerciante e nemmeno un esperto di marketing e, quindi, potrei sbagliarmi alla grande. Aspettiamo di vederla nei negozi e poi… sapremo come tirare le somme.

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