Stasera sono qui solo nella mia stanza con i miei due arranger workstation alla ricerca dell’ispirazione giusta. Da una parte la scocca più robusta, la presenza degli slider, la qualità dei tasti e l’impasto sonoro più ruvido mi fanno avvicinare alla Korg Pa800. Dall’altra l’alta definizione della qualità sonora, uno schermo reclinabile che è la fine del mondo, la vastità illimitata degli stili a disposizione e la straordinaria semplicità d’uso mi fanno avvicinare alla Yamaha Tyros. E’ quasi come essersi innamorati di due donne diverse e non sapersi decidere.
Pa800 ha ben due sequencer, ma caricare le song richiede manipolazioni superiori al necessario: non basta selezionare la song, bisogna ricordarsi anche di premere il pulsante Select. La Tyros ha un solo sequencer, è vero, ma posso caricare una song in un attimo (e prenotare anche la successiva).
Grazie alla scheda di espansione apposita, sulla Pa800 posso mettere in playback anche i file MP3. Per fare la stessa cosa sulla Tyros, dovrei passare alla Tyros 4.
Il Vocal Harmony della Tyros è bellissimo e mi ha fatto compagnia per tutti questi anni. Ma da quando posso usare il TC Helicon della Pa800, direi che mi trovo a più agio con quest’ultimo. C’è chi dice che l’armonizzatore vocale montato nella Pa800 non suoni bene come il modulo originale venduto a parte (TC Helicon Voice Tone). Potrebbe essere, ma non posso verificarlo.
Entrare in azione è facilissimo con la Tyros: il pulsante di accensione è direttamente sul pannello e in una manciata di secondi si può suonare. Con Pa800 occorre avere un po’ di paziena: il pulsante di accensione è nascosto sul retro ed è scomodo da raggiungere. E poi, dopo averla accesa, prima di poter suonare davvero, si ha tutto il tempo di prendere un caffé e scambiare due chiacchiere con tutta la famiglia.
Apparentemente il confronto sembrerebbe impietoso: la mia Tyros è stata lanciata nel 2002 mentra la Pa800 è un modello del 2008. Ci sono sei anni di tecnologia di differenza ma io avverto questo divario solo per due aspetti che fanno vincere l’arranger Korg: l’uso delle penne USB e il supporto dei file MP3 sia in ascolto sia in registrazione (in altre parole con Pa800 posso registrare un file audio completo di base e voce registrata dal microfono). Pa800 perde però il confronto tecnologico quando guardo lo schermo: Tyros dispone infatti di uno schermo reclinabile, grande, bello e luminoso (e che, soprattutto, non è touch screen, grazie Yamaha! – il touch screen di casa Korg è secondo me il punto più debole di quegli arranger).
Il sistema operativo della Tyros è molto facile da imparare e utilizzare. L’accesso alle unità di memoria (memoria flash User, disco fisso, etc.) è disponibile dappertutto: in qualsiasi luogo mi trovi, MIDI file, stili, multi-pad, registration, e così via. La Pa800 invece ha ereditato i vecchi modi operativi già presenti nella storica Korg i3 (capostipite degli arranger Korg, mitica e indimenticabile): la modalità Media è separata dagli altri modi operativi. E così anche Style Play, Song Play e Sound. Certo che, dopo un po’ di pratica, riesco a muovermi tra le funzionalità anche con la Pa800. Ma la Tyros è davvero più semplice.
Ma sui suoni è più facile decidere. Sembra che i due costruttori giapponesi abbiano orientato la propria pasta sonora in modo da non urtarsi a vicenda e cioè dividendosi il repertorio. Mesi fa, quando avevo appena acquistato la Korg Pa800 per una settimana avevo fatto fatica ad abituarmi all’impasto dei suoni Korg. L’arrangiamento di alcuni stili mi risultava eccessivamente carico. Poco pulito e leggermente confuso. In realtà, ho poi realizzato che le mie orecchie si erano abituate e assuefatte al suono pulito e definito di Yamaha. La cosiddetta “qualità CD” degli arranger Yamaha è una realtà vera ed oggettiva: non è una fantasia. La definizione dei dettagli degli strumenti acustici e dell’amalgama dei mix permette di ottenere risultati eccellenti nei generi pop, classici, standard jazz, evergreen, latino, genere melodico in genere, colonne sonore, etc. Oggi posso invece dire che Korg dà il suo meglio sui generi più aggressivi e sporchi, quelli che richiedono percussioni cattive e che “spaccano”: rock in ogni sua forma, blues, new country, soul, soul/jazz, R&B, techno, etc. Del resto, in questi tempi mi è tornata più voglia di suonare la musica della mia gioventù e così non c’è nulla di meglio che Pa800. Poi quando mi verrà la nostalgia di suonare più pulito, riprenderò in mano Tyros.
Pa800 mi permette il completo editing dei suoni, Tyros solo in parte. Sulla carta il sistema SongBook di Korg è superiore al ridondante sistema Yamaha di Registration & Music Finder, peccato non essere ancora riusciti a metterci le mani sopra, soprattutto a causa di guasti software del SongBook Editor su PC.
Per quanto concerne la sezione arranger, preferisco l’usabilità dei pattern Yamaha soprattutto nella gestione dei fill-in dove Korg presenta invece quache lacuna. Ma per quanto riguarda il repertorio di stili preset, in entrambe le tastiera ci sono stili eccezionali. In queste ultime settimane, vado pazzo per tutta la serie di stili Unplugged di Pa800, un genere un po’ trascurato da Yamaha.
Se qualcuno di voi stesse leggendo questo mio articolo perché sta pensando di acquistare un arranger workstation, un commento va fatto anche sul prezzo. Ovviamente la mia Tyros è fuori listino da oltre sei anni: quindi bisognerebbe orientarsi su Yamaha PSR-S910 oppure Tyros 4. Il prezzo di Korg Pa800 è a metà strada fra queste due, anzi è più vicino alla prima che alla seconda. In ogni caso, In questo senso, ribadisco il solito invito a tutti: oltre al portafoglio, considerate anche le vostre orecchie prima di comprare. Ricordate bene di non acquistate mai niente che non abbiate prima provato e ascoltato a fondo!
PS: Sono certo che qualcuno di voi sta pensando che la tecnologia di questi due arranger sia alquanto obsoleta (il più recente è in effetti del 2008): personalmente ritengo che questo modo di pensare possa condurre fuori strada chi acquista questi strumenti per fare musica. Voglio dire, si può suonare e produrre ottima musica innovativa con entrambi i prodotti ancora oggi e per molti anni a venire. La buona qualità del risultato dipende più dal musicista che dallo strumento. Garantito.
Mi piace molto, mio figlio ama suonare, gli faro’ vedere questa tastiera che mi sembra veramente eccezionale.
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Sono entrambe “eccezionali”. 😉
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Ciao Renatus!
Se non vado errato, Korg PA800 arriva nell’autunno del 2006 (ricordo una splendida gita nelle Marche per vederla…), mentre tra le funzioni, i multi-pad sulle Korg sono un plus da considerare per due motivi: il primo è che consentono un passaggio meno “traumatico” tra le variazioni, il secondo è il supporto per l’audio, grazie all’editor onboard…(Tyros propone solo pattern MIDI).
Un saluto e a presto.
R.Gerbi
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Grazie della precisazione sulla data: la mia fonte (2008) è http://www.korgpa.com
Per quanto riguarda i multipad Korg riconosco che sono potentissimi, in effetti li uso per creare ulteriori variazioni: in certi stili, metto in Mute le tracce principali dell’arranger tranne il basso e la batteria. Poi attivo due o tre multipad e ottengo uno stile in più. E molte volte preferisco così rispetto lo stile preset originale.
Ciao Riccardo e ancora grazie dell’attenzione.
Renato
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Salve dopo aver letto la recensione resta molto difficile decidere con quale donna passare il resto della vita
Io parto avevo una gem ws 1 e una wk8 tutte e 2 facili da usare e belle da suonare adesso vorrei passare ad un altro strumento io mi sono innamorato della tyros suono pulito e styles la fine del mondo voi che cosa mi consigliate
?
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Ciao Cristian, se cerchi i suoni puliti, non puoi trovare niente di meglio degli arranger Yamaha.
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Grazie per la tua risposta si cerco proprio quello non sono tipo da mixaggio ecc ecc io suono per rilassarsi secondo te è più complicato usare una tyros o una Korg?
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Salve amici del forum sono sempre qui a dimenarmi credevo di aver trovato la tastiera che fa per me ma dopo attente analisi le tyros mi sono state sconsigliate troppa plastica strumenti poco programmabili armonizzatore vocale non eccellente ecc ecc ecc alcuni mi stanno orientando sulla ketron audya o Korg pa900 io faccio pianobar serate balli di gruppo e karaoke la tyros mi hanno detto è buona per suonare musiche da film voi che dite di queste cosek
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Ciao Christian, per operare una scelta, più che le analisi servono le prove di persona. Vai in un negozio di strumenti musicali e prova le diverse tastiere da te. Tutti gli strumenti che hai citato sono validi: la scelta è solo tua.
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Korg PA800 è per esperti e pazienti musicisti. Yamaha Tyros4 è la santa benedizione scesa su tutti. La capisci subito e suoni, registri, memorizzi styles e strumenti, accesso USB che permette l’uso di chiavette con migliaia di styles. Tutte le tastiere ed i pianoforti digitali Yamaha hanno la stessa impostazione di comando ed accesso. Con la Korg ho smesso di suonare. L’ho venduta e sono rinato con la Tyros4. Me la tengo stretta.
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