Massimo – Napoli, 2010
Che grande novità! Massimo suona in una band finalmente. Ha trovato tre amici con cui fare del sano e buon rock’n’roll. Domani sera ci sono le prove e Massimo non vuole fare brutta figura. Gli altri ragazzi suonano insieme già da un paio d’anni, mentre lui non sa suonare ancora tutti i pezzi a dovere. C’è in particolare quel riff di piano in Johnny B. Goode di Chuck Berry che richiede ancora molta pratica prima di sentire di possederlo bene nelle dita. Ma non si scoraggia: stasera è solo davanti al suo arranger. Sceglie lo stile appropriato, preme Start, avvia lo stile e poi prova, prova, prova, e ancora prova. E’ come se la band fosse lì davanti a lui, a sua disposizione. Questa volta non litigano, non si stancano, non devono fare pause, non squillano cellulari. L’arranger non rallenta e non perde mai il tempo: Massimo può affinare la propria tecnica e si sente sempre più sicuro di sé. Preparare un pezzo non è stato mai così facile. Quando l’indomani rivedrà la band, Johnny B. Goode sarà una passeggiata.
Gli occhi di Massimo brillano per la soddisfazione.
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Un arranger si distingue dalle altre tastiere grazie alla presenza di una sezione di arrangiamenti automatici, comunemente conosciuti come stili. Ogni stile è un insieme organizzato di sequenze, in gergo tecnico pattern, pilotabili dalla tastiera tramite l’inserimento degli accordi. In altre parole il musicista suona con le mani sulla tastiera e lo stile provvede a fornire le tracce aggiuntive: dal basso alla traccia ritmica, dalla chitarra acustica a quella elettrica, dagli archi sino all’organo elettronico.
Il risultato finale è che una persona sola è in grado di suonare e contemporaneamente dirigere un’intera banda di altri musicisti virtuali.
Ogni arranger viene venduto con una collezione di stili caricati dalla fabbrica (preset): ogni stile può corrispondere ad un certo genere di musicalità o canzone: pop, rock, swing, jazz, ballate, blues, R&B, dance, country, ritmi sudamericani, musica da ballo, musica etnica, colonne sonore, musical e così via. Gran parte delle tastiere in commercio permettono di estendere l’assortimento iniziale di stili e di personalizzare quelli esistenti.
E ora godiamoci Tommy Johnson all’opera con Johnny B. Goode di cui sopra. Per la cronaca: l’arranger in uso da Tommy è una Yamaha Tyros 2.
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