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Tastiere portatili economiche: la rassegna

Visto dall’esterno, il mondo di chi acquista tastiere musicali potrebbe apparire come un club esclusivo frequentato da snob diplomati in pianoforte al Conservatorio e da talenti naturali usi a programmare suoni digitali con effetti speciali.

A dire il vero, la comunità degli appassionati delle tastiere digitali è molto più larga: ragazzi entusiasti, semplici appassionati, studenti di musica, musicisti amatoriali, tastieristi provetti, dilettanti allo sbaraglio, professionisti alla ricerca di momenti di svago, chitarristi alla ricerca di ritmi e accompagnamenti, direttori di coro, busker che suonano tastiere portatili funzionanti a batteria nei posti più improbabili (e devo dirvi che, per testimonianza diretta, questo è un fenomeno alquanto diffuso nelle piazze di fredde città del nord Europa come Olanda, Belgio e Gran Bretagna).

Tutti costoro non cercano strumenti digitali professionali al top di gamma: no di certo. Il loro orizzonte è quello delle tastiere leggere ed essenziali: la loro fortuna è che oggi si trovano – a buon prezzo – tastiere con suoni e funzioni che sino a ieri erano riservati solamente a prodotti di alto rango. Per questo motivo, ho scritto lo speciale sulle Tastiere Entry Level. E’ uscito oggi su SM Strumenti Musicali.

Va da sé che questa lettura è vivamente consigliata a quanti si sono riconosciuti in una situazione fra quelle raccontante qui sopra. Fate clic qui.

Yamaha PSR-EW410 ancora nel suo imballo: è fra le tastiere presenti nella rassegna pubblicata oggi su SM Strumenti Musicali

Mercato degli strumenti musicali in crescita

IMG_5273Non so se vi è sfuggito il comunicato del 6 giugno scorso pubblicato da DISMA Musica, l’associazione dei distributori e produttori di strumenti musicali in Italia. In tale comunicato si dà notizia dei numeri totali del mercato nazionale così come registrati a fine 2015. Ebbene, l’enfasi che viene data è la crescita dei volumi di fatturato delle aziende del settore. E’ un incremento di affari che dimostra un segnale di piccola ripresa dell’economia italiana e un rinnovato interesse a fare musica nel Belpaese. La crescita è del 10% e sembra che anche il primo trimestre del 2016 offra dati ancor più confortanti. C’è da esserne lieti, sicuro.

Se si entra nel dettaglio dei numeri, si osserva come i segmenti di prodotto che stanno crescendo di più riguardano le tastiere portatili, le chitarre elettriche e acustiche, gli strumenti a plettro, l’amplificazione del suono, i registratori e la computer music.

Non tutti però vincono: ci sono strumenti musicali che stanno vivendo la loro stagione di difficoltà: armoniche a bocca, amplificatori per strumenti singoli, microfoni, pianoforti acustici e… arranger. Sono informazioni che ci fanno riflettere e richiedono approfondimenti, specialmente per i professionisti del settore.

Per quanto riguarda l’oggetto principale del nostro blog, prendiamo atto come i piccoli arranger portatili stiano diventando molto interessanti mentre quelli più evoluti abbiano raggiunto la loro definitiva maturità e stiano intevitabilmente perdendo terreno. Non è una novità.

Quale sarà il futuro degli arranger workstation? Restate sintonizzati su questo blog perché saremo qui a raccontarvelo.

PS: Per ulteriori approfondimenti, vi consiglio la lettura dell’articolo di Francesco Prisco pubblicato da Repubblica.