“It’s so cold here tonight” commentava stasera lo studente australiano con cui ho scambiato due chiacchiere in un piccolo ristorante giapponese a Narita. E in effetti come potevo dargli torto: ha nevicato stamattina e le temperature ora sembrano polari. Siamo nelle vicinanze dell’areoporto di Tokyo. Domani mattina torno a casa: non vedo l’ora, dopo una settimana di lavoro trascorsa in Giappone. Qui in solitudine nella camera d’albergo, è il momento adatto per aggiornare il blog con il resoconto della visita fatta nei giorni scorsi all’outlet Yamaha di Hamamatsu, la città in cui si trovano la sede principale e un importante polo produttivo della casa giapponese dei tre diapason.
Non è la prima volta che vi racconto di questo negozio posto su diversi piani. Gli spazi non sono immensi e dall’outlet di casa madre di solito ci aspetteremmo l’esposizione universale di tutti gli strumenti a catalogo. E invece non è così. Gli spazi espositivi si sono ristretti a tre piani e, praticamente, solo due sono effettivamente dedicati agli strumenti musicali, mentre nel terzo si trovano libri, manuali, spartiti e CD/DVD. Al piano di ingresso sono esposti legni, ottoni, chitarre, tastiere digitali e tutta l’accessoristica utile, mentre al piano superiore dominano i pianoforti acustici e i violini. Già non mi aspettavo di trovare qualche arranger, visto che Tyros e serie PSR di taglio elevato non sono distribuiti sul mercato giapponese. Per quanto riguarda gli arranger, ho trovato esposti i modelli di primo prezzo PSR (il modello più alto era PSR-E453). Nulla di più tranne un paio di Electone. Fra i pianoforti digitali Clavinova erano esposti solo modelli della serie CLP, mentre osservavo l’assenza dei modelli CVP con accompagnamenti.
Pazienza, dicevo fra me, quando mi reco dal commesso e cerco di capire se almeno riesco a provare un Montage, la nuova workstation di casa Yamaha di cui ricordavo una dimostrazione stellare da parte di Manuele Montesanti al Torino Synth Meeting nello scorso mese di maggio. Ebbene ottengo questa risposta: “Peccato, ho proprio venduto la scorsa settimana l’unico esemplare di Montage che mi era stato consegnato. E non credo che me ne arriveranno degi altri per un bel po”. Reagisco con stupore e il commesso immediatamente chiarisce: “Puoi anche andare a cercare un Montage altrove in altri negozi, ma sarai fortunato se ne trovi uno: la prima produzione è stata già tutta venduta”. Un successo schiacciante, pensavo fra me. Introvabile in Giappone. Chissà in Italia.
E’ tutto qua. Sayonara, ovviamente con la segnalazione del video registrato da Manuele Montesanti per presentare Yamaha Montage.
Grazie stupendo
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