Oggi mi sento un po’ naif.
E’ successo domenica scorsa, in una situazione per me un po’ insolita ma molto semplice: ho accompagnato un coro di bambini che si sono recati con entusiasmo in una casa di riposo per anziani, per una classica mattinée con canti, barzellette, giochi di magia e danza.
Vi devo confessare che, grazie al mio arranger workstation Korg Pa800, ho potuto fare un sacco di cose:
- Ho collegato le due uscite audio a due amplificatori esterni da 150 Watt ciascuno per diffondere il suono nel salone.
- Ho usato gli amplificatori di bordo della mia tastiera come spie per il sottoscritto.
- Alcuni anziani erano già nella sala mentre montavo gli strumenti. Ho passato allora un MIDI file di un minuetto classico per pianoforte come base per provare i livelli: mentre ascoltavo la resa dal fondo della sala, mi sono reso conto di aver fatto resuscitare l’attenzione di qualche anziano dalle loro carrozzine (chissà quale ricordo devo avere risvegliato).
- Ho collegato un microfono Shure SM58 all’ingresso Audio Input della Pa800 e questo è stato usato successivamente dai due bambini che fungevano da disinvolti presentatori e da altri due piccoli e bravi raccontatori di barzellette (fantastici, per la cronaca).
- In pochi minuti ero pronto. Quando sono arrivati tutti i bambini abbiamo cominciato. Ho accompagnato il coro in un paio di brani, sfruttando gli stili della sezione arranger. Avevo preparato la scaletta sfruttando la CustomList del SongBook, dove avevo configurato le voci da suonare dal vivo (STS) e le tracce degli stili. Così è stato facile ed immediato richiamare le impostazioni richieste.
- Per il primo brano avevo scelto uno stile con una buona presenza nei bassi e nei suoni percussivi: questo scelta ha permesso al coro dei bambini di sentire bene il tempo e non perdersi.
- All’attacco del secondo brano cantato, c’è stata una piccola ma fatale indecisione e la maestra del coro ha dato l’avvio con un leggero ritardo e così i bambini si sono trovati indietro di due movimenti con il canto: nessun problema, alla misura successiva ho premuto il pulsante magico Tap Tempo Reset e ci siamo trovati tutti a tempo in un niente (chissà se poi qualcuno se ne è accorto). Troppo comodo!
- Durante i giochi di magia e lo spettacolino di danza, ho passato un paio di basi MP3 che mi erano stati dati dagli organizzatori dell’evento, sfruttando il doppio sequencer di Pa800 .
- Alla fine, mentre tutti uscivano ho suonato – in tempo reale – un paio di ballate classiche e strumentali, sempre sfruttando gli stili della sezione arranger.
- In meno di dieci minuti ho smontato tutto. Sempre da solo.
OK, voi direte: tutto qua? Non era niente di che, non era una situazione professionale e nemmeno impegnativa. Era solo uno spettacolino con bambini per un pubblico di persone molto anziane, disposte ad ascoltar di tutto pur di rompere la monotonia. Sì lo so, probabilmente era proprio così, avete ragione voi, ma… ma quant’è comodo disporre di un buon arranger e quanto è bello suonare le cose più semplici?
Alla prossima!
PS: Dimenticavo di dirvi che l’amico Riccardo Gerbi mi ha recentemente coinvolto fra i collaboratori della sua redazione e, da oggi, è cominciata per me una nuova piccola avventura nell’editoria web della musica. Troverò il tempo per stare dietro anche a questo nuovo impegno? Proviamoci. Intanto vi segnalo che è uscito il mio primo articolo di consigli per i regali natalizi per chi suona tastiere arranger: Arranger Workstation – Regali di Natale #1 Ovviamente la lettura è consigliata.
Benvenuto a bordo!
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Ciao Renatus
Ricordati che tanti di noi aspettano un aggiornamento del music finder yamaha per le canzoni italiane, preziosissimo.
Salutoni
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Ciao Maurizio, grazie del messaggio e della segnalazione. Ci dovrei lavorare sopra…
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