Archivio mensile:agosto 2023

Sette consigli per provare una tastiera prima dell’acquisto

Quante volte vi avrò raccomandato, qui nel blog delle Tastiere Arranger, di provare di persona qualsiasi strumento prima dell’acquisto? Sono sicuro di averlo ripetuto fino alla noia. Dietro l’espressione “provare di persona”, io intendo un discreto processo articolato e non una semplice toccata e fuga. Mi spiego meglio: oggi vorrei proporvi sette piccoli suggerimenti per un completo svolgimento della prova, il tutto basato sulla mia personale esperienza e quella di molti amici tastieristi con cui sono venuto a contatto in tutti questi anni. Sono convinto che ciascuno di voi potrà arricchire questo elenco con altri buoni suggerimenti. Se siete come me, normalmente tutto questo è frutto di propri errori: sbagliando si impara.

Passo 1: preparatevi prima della prova

Presentarsi in negozio e mettere subito le mani su uno strumento nuovo è un rischio: potrebbe impedirvi la possibilità di valutare a pieno lo strumento. Vi ho già raccontato di quella volta in fiera a Bologna quando avevo provato a freddo il pianoforte Yamaha DGX-650: quel giorno mi sono perso, non riuscivo nemmeno ad avviare gli accompagnamenti (e dire che avevo grande famigliarità con il tasto ACMP, eppure…). Insomma, se avete intenzione di provare uno strumento, nei giorni precedenti alla vostra visita in negozio, dedicate del tempo a visitare il sito web del produttore, a guardare qualche demo o i tutorial disponibili e a leggere qualche pagina del manuale.

Passo 2: chiamate il negozio

Solo i negozi più grandi mettono a disposizione dei clienti un numero elevato di modelli da provare. Normalmente le tastiere più vendute sono esposte e pronte all’uso, ma le altre potrebbero essere ancora chiuse negli scatoloni del magazzino. Oppure il modello è esaurito e il negozio è in attesa del rifornimento dal fornitore. Chiamate quindi il negozio e assicuratevi che il modello di arranger che vi interessa sia disponibile per la prova.

Passo 3: scegliete il momento giusto per fare le cose con calma

Beh, certo se vi presentate il sabato pomeriggio in negozio, è probabile che ci saranno altri clienti che vogliono provare lo stesso strumento, quando invece voi avete bisogno di tutto il tempo che serve. Scegliete quindi un giorno tranquillo, compatibile con i vostri impegni di scuola o di lavoro. E poi, quando potete finalmente cominciare, concentratevi sugli aspetti-chiave. È inutile verificare a tappeto l’intera rassegna di centinaia di timbri e stili: selezionate le risorse principali della vostra musica e mettete la vostra attenzione su quelle. Lo strumento deve dimostrarvi di essere capace di darvi soddisfazioni su quella parte della musica che conoscete bene e che praticate spesso. È difficile che si possa trovare il tempo per esplorare repertori sconosciuti e avventurarsi in sperimentazioni durante il test, a meno il negoziante sia vostro amico e vi lasci provare per giornate o notti intere.

Passo 4: portate le vostre cuffie

Sconsiglio vivamente di collaudare lo strumento in negozio ascoltando il suono dagli amplificatori. L’ambiente è normalmente rumoroso e caotico e potrebbe distrarvi durante la prova. Le cuffie sono vivamente raccomandate e, se portate le vostre, la vostra esperienza d’ascolto non sarà condizionata dal cambio di cuffia, avendo così le migliori condizioni per ottenere indicazioni oggettive. Senza trascurare il fatto che, con le cuffie collegate, i più timidi fra di noi potranno suonare con maggiore libertà e osare di più nel mettere a prova il nuovo strumento.

Passo 5: ascoltate le demo dallo strumento

Le demo non sono trascurabili: normalmente i costruttori vi pongono dentro quanto di meglio quello strumento è in grado di offrire. E non pensate che l’ascolto delle demo sul web (SoundCloud, YouTube, etc.) sia esaustivo. Provate i brani demo originali ascoltandoli dallo strumento stesso: vi renderete conto immediatamente della differenza e potrete constatare di persona la capacità autentica dello strumento.

Passo 6: provate il feeling con i tasti e i pulsanti a pannello

Questo è il punto più critico. Se lo strumento non passa questo collaudo, difficilmente potrà convincervi. Per suonare al meglio, le nostre dita devono potersi muovere con sicurezza e controllo nel toccare i 61/76/88 tasti. Provate la dinamica dei tasti con calma e cercate di capire se l’espressività è garantita. Il contatto fisico è sempre soggettivo e deve funzionare con le vostre dita, altrimenti difficilmente quello strumento farà per voi. Non trascurate di confrontarvi anche con i pulsanti fisici e gli altri controller a pannello e, se presente, lo schermo touch-screen. Sollevate, anche di pochi centimetri, lo strumento per avere una sensazione fisica reale del peso.

Passo 7: i suoni di pianoforte richiedono il pedale del sustain

Dulcis in fundo, quando ci vuole, tirate fuori la vostra faccia tosta e chiedete al negoziante di collegare un pedale del sustain per provate i suoni di pianoforte acustico ed elettrico. Non potete correre il rischio di avere un’impressione limitata delle potenzialità di linguaggio dello strumento: nel caso dei timbri di pianoforte, dovete capire se si possono ottenere le sfumature adatte per le vostre esigenze.

Questo argomento si chiude qui, per ora. Se vi ha interessato, consiglio la lettura anche di 10 suggerimenti per l’acquisto di una tastiera, articolo sempre attuale.