Cronologia degli arranger

Ecco gli arranger più interessanti lanciati sul mercato dalle origini ad oggi, in ordine cronologico inverso.

2024

  • Roland GO:KEYS 5 – Il generatore ZEN-CORE e il portale Roland Cloud fanno il loro ingresso fra le tastiere portatili con accompagnamenti, nella speranza di innovare il pianeta arranger.
  • Roland GO:KEYS 3 – Il fratello minore di GO:KEYS 5 manca di ingresso microfonico ed effetti vocali, ma agevola un discreto risparmio.
  • Cavagnolo Zenith One – L’azienda francese festeggia i 120 anni dalla fondazione lanciando un nuovo arranger nel formato box+tablet.
  • Ketron EVM – La generazione EVENT si incarna in un box compatto senza controlli fisici: si pilota il tutto dallo schermo touch e/o app VNC.

2023

  • Yamaha Genos2 – L’aggiornamento dell’ammiraglia della casa di Hamamatsu scatena l’attenzione globale del mercato, vista l’impressionante scheda tecnica. Non è una sorpresa il prezzo: gli arranger di questa categoria richiedono investimenti importanti.
  • Yamaha CSP255, CSP275, CSP295 – Compare la seconda generazione di pianoforti arranger, dove la sezione di stili di accompagnamento è data dall’app Smart Pianist.
  • Roland E-X10 – La serie economica degli arranger asiatici si aggiorna con un modello ancora più a buon prezzo. Tutto al risparmio.
  • Ketron EVENT-X – Il nuovo super-arranger, concentrando la propria potenza illimitata, si fa piccolo e compatto nelle forme di un modulo senza tastiera, il fattore di forma che la casa di Ancona produce da anni con perseveranza.
  • Ketron EVENT-61 – Se cercate la potenza del super-arranger Ketron in una tastiera a dimensioni più contenute, ecco per voi l’edizione dello stesso strumento a 61 tasti semi-pesati, anziché i 76 dell’originale.
  • Korg EK-50 CSA – Modello distribuito in esclusiva nel continente americano e dedicato al repertorio di musica latina.
  • Korg EK-50 U– Modello distribuito in esclusiva nel continente americano e dedicato al repertorio di musica Made in USA.
  • Yamaha Clavinova CVP905, CVP909 – La profittevole famiglia di pianoforti di lusso, con arranger incluso, riscuote aggiornamenti e rinnovamenti hardware a getto continuo.
  • Roland FP-E50 – Il primo strumento a tastiera con accompagnamenti del 2023 è un pianoforte con 177 stili di repertorio attuale. Il colpo d’occhio è notevole. Che sia l’anteprima per un grande rientro di Roland nel pianeta arranger?

2022

  • Ketron Event – L’azienda marchigiana chiude il cerchio avviato con Audya. Ora tutte le tracce di uno stile possono essere in formato audio. Questo super-arranger Made in Italy genera curiosità ed interesse in tutto il mondo.
  • Yamaha P-S500 – Gli acquisti natalizi sono all’orizzonte e un altro pianoforte arranger fa la propria comparsa sul mercato. Gli stili sono pilotati dall’app Smart Pianist.
  • Casio PX-S3100 – Piccolo restyling Bluetooth per il pianoforte arranger ad 88 tasti della serie Privia. Orientato all’uso casalingo, ma un gradino sopra la serie CDP.
  • Korg Pa5X – Nasce una nuova dinastia di arranger workstation, sviluppata ex novo ma tenendo conto dell’esperienza e della storia di 22 anni dei Professional Arranger.
  • Roland E-X50 – L’azienda giapponese “vede” gli arranger solo più come strumenti economici fatti su misura del mercato asiatico. Piacerà anche agli europei?
  • Yamaha PSR-EW425 – L’evoluzione degli arranger economici continua; ora il pannello dice addio ai tasti numerici e la polifonia sale a 64 note: si chiama PSR-EW425.
  • Yamaha PSR-E473 – Versione a 61 tasti di PSR-EW425 (che ne ha 76). Arranger ricco di funzionalità per le esecuzioni in tempo reale con suoni di gran classe.
  • Casio CT-S1000V – Un arranger con processore di sintesi vocale non nasce tutti i giorni e merita la nostra attenzione: pur essendo un tipo di strumento selettivo, ha richiamato lo sguardo di molti.
  • Casio CT-S500 – Questo è un arranger compatto e ultraportatile; grazie alla sorgente sonora AiX, potrebbe destare le migliori considerazioni di chi cerca prodotti a buon prezzo con suoni degni di nota.
  • Casio CDP-S360 – A distanza di tre anni, Casio rinnova l’offerta entry-level di pianoforti digitali con 88 tasti pesati e formato slim. CDP-S360 offre 200 stili di accompagnamento.

2021

  • Casio CT-S400 – L’azienda giapponese rinnova le tastiere per principianti espandendo la serie Casiotone. Questo piccolo arranger nasconde il ruggente motore sonoro AiX già visto nella categoria superiore degli arranger CT-X.
  • Yamaha DGX-670 – La serie DGX rappresenta il punto di vista Yamaha sui pianoforti digitali moderni e versatili, per lo studio e il divertimento. Questo ultimo modello incarna l’aggiornamento tecnologico più avanzato in materia. DGX-670 ha 88 tasti pesati.

2020

  • Yamaha PSR-EW310 – Adeguamento tecnologico delle tastiere di primo ingresso. Questo modello ha 76 tasti.
  • Yamaha PSR-E373 – Trattasi del fratello a 61 tasti di PSR-EW310: saranno strumenti per principianti, ma la resa sonora è sempre più stimolante nella fascia di prezzo amatoriale.
  • Yamaha PSR-SX600 – Il primo arranger dell’era post-Covid19 manda definitivamente in pensione un modello riuscito e longevo come PSR-S670 e si presenta con alcune funzionalità innovative, mai viste sinora negli arranger.
  • Korg i3 – La nuova famiglia di arranger economici (nata da EK-50) evolve. La versione workstation riutilizza un nome mitico che ha fatto la storia degli arranger: è una scelta di marketing che ha provocato una lacrimuccia di nostalgia ai veterani delle tastiere digitali. Ecco i3.
  • Korg EK-50 Limitless – La potenza sonora di EK-50 cresce a favore del repertorio EDM.
  • Korg XE20 e XE20SP – Korg rientra nel mondo dei pianoforti digitali con arranger e lo fa montando 88 tasti pesati su EK-50.

2019

  • Cavagnolo Air Symphony – Dalla Francia giunge il primo box arranger, associabile ad un tablet e disegnato su misura dei fisarmonicisti.
  • Yamaha PSR-SX900 – La User Experience introdotta su Genos sbarca nella terra di mezzo degli arranger: PSR-SX900 inaugura la nuova generazione PSR con tasti FSB e nuove funzioni assegnabili.
  • Yamaha PSR-SX700 – Il fratello minore di PSR-SX900 ha tutti i numeri per attrarre gli estimatori del bilanciamento qualità-prezzo.
  • Casiotone CTS-300 – È tornata la tastiera digitale Casio “alla portata di tutti”: aveva spopolato negli anni 80 e ora è tornata. Sono presenti tre modelli per principianti, ma possiamo citarne qui solo uno, l’unico con i tasti dinamici. Vale a dire CTS-300.
  • Yamaha Clavinova CVP805, CVP809, CVP809GP – È giunto il momento di vedere da vicino la versione “pianoforte digitale con mobile e finiture di pregio” di Genos.
  • Casio Privia PX-S3000 – Questo pianoforte digitale è smilzo nelle forme e offre eccellenti timbriche. PX-S3000 eredita inoltre i progressi raggiunti da Casio nella serie CT-X (generatore sonoro AiX e rinnovato parco stili). Molto interessante.
  • Casio CDP-S350 – La serie di primo ingresso ai pianoforti Casio si distingue ora con questo strumento elementare, dotato di sezione arranger.
  • Yamaha PSR-E360 – Al Winter NAMM 2019, Yamaha ripropone l’ennesima variazione della tastiera per principianti.
  • Roland E-X30 – Nasce una nuova serie di arranger Roland destinata per ora al solo mercato asiatico. Stupiscono le 256 note di polifonia in un modello – tutto sommato -modesto nelle caratteristiche musicali.

2018

  • Korg EK50Korg scende in campo nell’affollato segmento delle tastiere economiche: EK-50 è un prodotto semplice, ma vanta la rinomata tavolozza sonora Korg.
  • Ketron SD60 – Siamo al top della gamma Ketron: SD60 affianca SD9 e SD90. Questa è la versione a 61 tasti con diffusori audio.
  • Ketron SD90 – Questo prodotto corrisponde a SD9 in versione modulo arranger: con SD90, Ketron mantiene il predominio assoluto nell’area degli expander arranger.
  • Casio CT-X5000CT-X5000 è il modello di punta della serie CT-X energizzata da AiX, il nuovo generatore sonoro realizzato da Casio. Colpiscono i progressi raggiunti da Casio nello sviluppo del proprio repertorio di stili. Ottimi i suoni di tutti i pianoforti.
  • Casio CT-X3000 – Modello uguale a CT-X5000: mancano solo le uscite audio e i diffusori sono 2×12 invece che 2×15.
  • Casio CT-X800 – La presenza di USB-to-Device e rotella pitch bend la distinguono da CT-X700.
  • Yamaha PSR-S975 – Si tratta del restyling di PSR-S970: colore nero, sempre più timbri e sempre più stili. PSR-S975 è l’ultimo della serie PSR-S, in attesa che Yamaha dia la luce alla successiva serie PSR-X.
  • Yamaha PSR-S775 – Il fratello minore di PSR-S975 continua la tradizione di offrirsi a interessanti condizioni di qualità- prezzo: PSR-S775.
  • Casio CT-X700CT-X700 è il modello di ingresso di una nuova linea di tastiere portatili Casio: offre 600 timbri, 195 stili d’accompagnamento ed un nuovo processore di effetti (System Delay DSP).
  • Yamaha PSR-EW410 – L’innovazione per le tastiere a buon prezzo riguarda la possibilità di campionare i suoni dall’ingresso AUX-IN e la modalità Groove Creator utile per i DJ. PSR-EW410!
  • Yamaha PSR-E463 – Versione a 61 tasti di PSR-EW410 (che ne ha 76). Si chiama PSR-E463.

2017

  • Yamaha Genos – La dinastia Tyros cede il passo alla nuova stirpe Genos: contrassegnata da un tablet touch screen incastonato dentro una scocca scura stile Montage. L’usabilità è stata rivoluzionata. 76 tasti.
  • Yamaha Clavinova CSP-150, CSP-170 – Grazie all’app Smart Pianist su tablet, questi pianoforti digitali possono accedere ad una discreta sezione arranger.
  • Korg Pa1000 – La quinta serie Pa, inaugurata nel 2015 con Pa4X, vede i suoi primi discendenti. Pa1000 è un concentrato di tecnologia musicale allo stato dell’arte.
  • Korg Pa700 – Se il vostro cuore batte per Korg e il prezzo di Pa1000 è troppo esorbitante per le vostre finanze, allora Pa700 potrebbe fare al vostro caso, una volta verificato che i tagli operati non vi procurino troppo dolore.
  • Ketron SD9 – È l’arranger del momento per i musicisti più esigenti e che si spendono in decine/centinaia serate dal vivo all’anno: SD9. E tanto basta.
  • Roland Go:Keys – Una boccata d’aria fresca, nel segmento delle tastiere economiche, porta con sé un approccio innovativo e creativo agli arranger che piacerà ai millenium. Molto attraente il colore rosso fiammante di Go:Keys.
  • Roland Go:Piano – La versione pianistica di Go:Keys dispone di una piccola ma significativa sezione arranger, grazie all’integrazione di Roland Piano Partner 2. I 61 tasti dinamici sono leggeri ma di buona fattura.
  • Yamaha PSR-EW300 – Le piccole tastiere Yamaha non crescono solo nella qualità sonora, ma anche nelle dimensioni! Ecco PSR-EW300 la versione a 76 tasti di PSR-E363.
  • Yamaha PSR-E363 – Ad ogni nuovo annuncio di tastierine Yamaha, proviamo un senso di meraviglia: i tasti sono dinamici e, se collegate l’uscita cuffie di PSR-E363 ad un impianto audio, potrete sentire con le vostre orecchie di che pasta sonora sono fatti questi “giocattoli”.
  • Yamaha PSR-E263 – Il fratellino minore di PSR-E363 è il giocattolo ideale per i principianti alle prime armi.
  • Roland Piano Partner 2 – La seconda versione di questa applicazione per iOS e Android include 21 stili di accompagnamento compatibile con gran parte dei pianoforti digitali Roland.
  • Yamaha Smart Pianist – Anche Yamaha decide di fare sul serio nel mondo delle applicazioni arranger su dispositivo mobile: SmartPianist è l’arma in più di cui sono dotati i nuovi pianoforti Clavinova CSP. Disponibile su iOS e Android.

2016

  • Ketron SD40 – Da tempo Ketron esercita il predominio nel settore dei moduli arranger. E questa volta lo ottiene, togliendo la tastiera e le casse di bordo a SD7 per realizzare l’expander SD40.
  • Yamaha PSR-EW400 – La serie di tastiere portatili PSR-E si dota di un modello a 76 tasti di bell’aspetto: PSR-EW400.
  • Yamaha PSR-E453 – È insolito dirlo in questi termini, ma PRS-E453 è semplicemente PSR-EW400 a 61 tasti.
  • Dexibell XMURE – Il nuovo produttore di pianoforti digitali Made in Italy propone un arranger software molto intrigante. XMURE gira su iOS e utilizza 100% pattern audio. È in grado di dare il massimo in connessione con una tastiera Dexibell, ma funziona bene anche con gli strumenti della concorrenza.
  • Casio MZ-X500 – Si rinnova la serie di arranger MZ: ancora una volta la sfida è colmare il gap dagli altri produttori di tastiere. MZ-X500 ha buone possibilità.
  • Casio MZ-X300MZ-X300 è il fratello minore di MZ-X500, leggermente più economico.
  • Yamaha DGX-660 – Dopo soli tre anni, Yamaha aggiorna il pianoforte digitale arranger con l’adeguamento tecnologico di DGX-660 in cui spiccano l’ingresso microfonico e l’accesso wifi.

2015

  • Korg Liverpool – È una geniale idea dal punto di vista del marketing: i musicisti di strada (busker) potranno fare uso per le strade di Londra o nelle stazioni della metropolitana di questo gioiellino per suonare il repertorio di Lennon/McCartney. Sotto sotto c’è il vecchio microARRANGER (in altre parole Pa50), ma dall’esterno vi sembrerà un mondo tutto nuovo.
  • Korg Pa4X – Ecco l’ammiraglia che apre le porte alla nuova generazione Pa. Semplice restyling o profonda innovazione? Probabilmente una via di mezzo. Sta di fatto che Korg Pa4X è una gran bella macchina da suonare e pronta ad essere rivoluzionata da imminenti aggiornamenti software. Disponibile a 76 oppure 61 tasti.
  • Roland E-A7 – La prima edizione orientale di un arranger Roland porta il nome di E-A7 e si presenta come il riutilizzo (parziale) di quanto di buono si era visto nella serie BK Made in Italy.
  • Yamaha PSR-S970 – Nel giro di tre settimane, Yamaha rinnova l’intera serie degli arranger workstation nel segmento medio. Al top c’è PSR-S970 che rappresenta il nuovo punto di riferimento della categoria, andando ad inglobare in sé caratteristiche che ieri si erano viste soltanto su modelli superiori della serie Tyros.
  • Yamaha PSR-S770 – In mezzo sta PSR-S770: rispetto il fratello maggiore PSR-S970, mancano gli stili audio e l’armonizzatore vocale (VH2), il numero di risorse (voci e stili) è inferiore. In molti potrebbero farsene una ragione e portarsi a casa un arranger con i fiocchi.
  • Yamaha PSR-S670 – A quattro anni di distanza, la casa giapponese manda in pensione PSR-S650 sostituendola a listino con PSR-S670, un modello che vanta numerose somiglianze con PSR-S750, anche se con specifiche tecniche ridimensionate. Al prezzo di un apripista, è possibile uscire dal negozio con uno strumento di caratura superiore.
  • Yamaha Clavinova CVP701, CVP705, CVP709 – La settima generazione di pianoforti con arranger riprende la tecnologia e le risorse di Tyros 5 e le impacchetta in un autentico pianoforte con mobile e finiture di pregio.
  • Ketron SD7 – La casa di Ancona torna ad essere leader negli strumenti dedicati ai musicisti da intrattenimento, proponendo SD7 un arranger professionale destinato a soddisfare chi fa musica suonando con le proprie mani e intervallando le serate con le basi MIDI e MP3, in stile DJ o Karaoke. Il Made in Italy degli arranger è ancora vitale.
  • Korg Havian 30 – La terza serie di arranger Korg sembra non avere fine e i modelli si moltiplicano. Ora è il turno di un pianoforte digitale con arranger incorporato che si candida a fare buon arredamento a casa vostra e, naturalmente, a diventare il centro del fare musica in famiglia.
  • Yamaha PSR-E353 – Negli ultimi anni le tastierine giocattolo di Yamaha hanno migliorato sensibilmente il proprio motore sonoro e, nelle mani di chi sa suonare, permettono di fare una discreta figura nelle festicciole, nelle serate improvvisate, come guida nelle prove di canto, all’aperto fra amici d’estate (potete alimentarle con le batterie stilo LR6).
  • Yamaha PSR-E253 – Il fratellino minore di PSR-E353 ha i bordi e gli angoli smussati: è uno strumento così leggero che ve lo portate dappertutto. Persino davanti a un lago di montagna con gli amici in quota. Oppure regalatelo ai vostri bambini, perché prendano confidenza con il fare musica, giocando con una tastiera.
  • Deebach Max – Una piccola azienda tedesca, cresciuta all’ombra del mondo Korg, si cimenta con un nuovo arranger. Non sembra riesca a farsi notare al di fuori dei confini teutonici.

2014

  • Korg Pa3X LE – Trattasi di una Pa900 con estensione a 76 tasti. Pa3X Le rappresenta un segno del successo della linea di prodotti nata con Pa3X.
  • Korg Pa300 – Questa è l’unica vera novità 2014 emersa al Musik Messe, dove Korg ha presentato il nuovo modello di ingresso all’attuale generazione di arranger per la serie Pa. Ora il listino Korg permette un’opzione per ogni segmento di musicista (e dimensione del portafoglio).
  • Yamaha PSR-E443 – Dalle ceneri di PSR-E433, ecco l’ennesima variante in un listino di tastiere che per Yamaha è molto affollato. Questa è la versione pensata per chi vuole divertirsi come un DJ grazie a pattern, loop, crossfader, arpeggiatore, manopole fisiche e ingresso Aux In.
  • Casio CTK-4400 – Siamo in pieno mondo amatoriale: CTK-4400 presenta un pulsante sul pannello per attivare l’effetto auditorium integrato e donare al suono del pianoforte il reverbero di una sala da concerto.
  • Casio CTK-2400 – Questa tastierina offre ai principianti una funzione di campionamento disegnata su misura del divertimento: il microfono integrato consente di registrare in modo intuitivo i campionamenti e di inserirli anche nel ritmo.

2013

  • Yamaha Tyros 5Yamaha aggiorna ancora una volta la fortunata e vincente serie Tyros: la novità che spicca è la disponibilità di una versione a 76 tasti, caratteristica che mancava nel catalogo arranger della casa di Hamamatsu da oltre tredici anni.
  • Korg Pa900 – Arriva Pa900 e va ad occupare il posto che apparteneva alla gloriosa Pa800 e che così tanti estimatori ha guadagnato in Italia e nel mondo. Korg continua ad essere protagonista nel settore degli arranger.
  • Casio WK-6600 – Rinnovamento della linea di modelli base. I prezzi sono popolari, la tavolozza sonora migliora, ma il livello del repertorio di stili rimane ancora distante dalla concorrenza più blasonata. Forza Casio! Ce la puoi fare.
  • Casio CTK-6200/6250 – Idem come WK-6600, ma ha 61 tasti anziché 76. CTK-6200 è di colore nero, CTK-6250 è di colore rosso. Bellina, vero?
  • Roland BK-9 – Ecco BK-9, un arranger workstation a 76 tasti con doppio schermo e sequencer di bordo: sale sulla cima della serie BK e, per quanti ancora aspettavano questo momento, Roland dimostra tutto il proprio valore.
  • Yamaha Clavinova CVP-601, CVP-605, CVP-609 – C’è molto di Tyros 4 in questa generazione di Clavinova, ma ci sono anche tecnologie che saranno viste solo successivamente su Tyros 5.
  • Yamaha PSR-E343 – L’azienda giapponese rinnova il catalogo delle tastiere per principianti. Con PSR-E343 ci sono più stili, più suoni, Ultra-Wide Stereo, master EQ e ingresso di linea AUX.
  • Yamaha PSR-E243 – In breve, il fratellino minore di PSR-E343.
  • Roland BK-Partner – Anche Roland segue la tendenza dello sviluppo di applicazioni per iPad e con BK partner rilascia sul tablet un doppione dei controlli fisici delle sezioni degli stili per gli arranger della serie BK.

2012

  • Casio WK-7600 – Il precedente WK-7500 aveva scatenato improvvisi entusiasmi: Casio sembrava intenzionata a fare sul serio negli arranger. Ma non è stato poi così, purtroppo. Nemmeno con WK-7600. Almeno è economica.
  • Casio CTK-7200 – Versione portatile di WK-7600. Per il puro divertimento.
  • Yamaha PSR-E433 – Nel segmento delle tastiere economiche PSR-E433 si distingue grazie alla presenza della funzione Pattern e dell’arpeggiatore. Il divertimento è assicurato.
  • Roland BK-3 – Ecco BK-3. Quanto di buono abbiamo apprezzato nella serie BK viene qui ora riproposto in una veste contenuta e disegnata su misura per chi è alla ricerca dell’arranger modello base.
  • Yamaha PSR-S950 – Yamaha introduce per la prima volta nella sua storia un arranger con tracce audio e lo fa in una versione ridotta di Tyros 3: domina ancora il colore nero con PSR-S950.
  • Yamaha PSR-S750 – Questo modello PSR-S750 esce in coppia con PSR-S950. Mancano gli audio styles e il processore vocale VH2, ma eredita numerose altre risorse da Tyros 3. Un prodotto ben bilanciato.
  • Korg Pa600 – La Pa600 si presenta come la versione ridotta dell’ammiraglia Pa3X da cui eredita i suoni DNC, il Chord Sequencer e molto altro ancora.
  • Yamaha Tyros4 10th Anniversary – Questo modello speciale celebra il progetto Tyros a 10 anni di distanza dal lancio del primo modello: in pratica è una lussuosa Tyros4 di colore nero. Uno spettacolo!
  • Yamaha DGX-650 – È un significativo balzo in avanti per la serie DGX. La polifonia raggiunge le 128 note ed è un piacere suonare il nuovo campione CFIIIS sugli 88 tasti Graded Hammer Standard. Il look è molto elegante.
  • Ketron MidJPro – Ecco il lettore multimediale 2012 per intrattenitori professionisti: piano-bar, matrimoni, feste danzanti, karaoke, discoteche, concerti e animazioni collettive. Sezione arranger inclusa. È il frutto di un profondo rinnovamento della piattaforma Ketron e diventerà la base per molti modelli che seguiranno.
  • Roland BK-5 – È il momento del rilancio del marchio giapponese nel settore arranger. BK-5 è uno strumento economico, portatile e ricco di contenuti.
  • Yamaha NoteStar – Chi possedeva un iPad e un arranger, non poteva perdervi l’applicazione NoteStar per imparare a suonare i grandi successi. Come tanti servizi web, non avrà una vita illimitata.

2011

  • Korg microARRANGER – Questo strumento non è altro che la storica Pa50 in versione mignon. microARRANGER è utilizzabile anche solo come expander.
  • Yamaha PSR-A2000 – Pensavamo fosse adatta solo per il mondo medio-orientale e invece le capacità di espansione rendono PSR-A2000 così versatile da stupire gli amanti del liscio e dintorni.
  • Yamaha PSR-S650 – È un arranger economico ma espandibile, cosa rara per questa categoria di prezzo. PSR-S650 è una buona scelta nel segmento degli apripista.
  • Casio WK-7500 – Il produttore di orologi e calcolatrici comincia a fare gli arranger sul serio. Con i 76 tasti WK-7500 si intravedono segni di riduzione del divario dagli altri produttori. Che sia di buon auspicio per il futuro musicale di Casio.
  • Korg Pa3X – La nuova portaerei di casa Korg contiene tutto quello che serve: non manca nulla. Se volete portarvi una Pa3x a casa, tenetevi pronti a chiedere un prestito. Ma quello che conta è che Korg dà il via ad una nuova generazione di arranger su una piattaforma durevole.
  • Roland BK-7m – Un autentico expander portatile: BK-7m è fatto su misura degli amanti dei suoni e degli stili Roland. Dimensioni contenute.

2010

  • Yamaha Tyros 4 – L’ultima versione dell’ammiraglia di casa Yamaha ottiene consensi in ogni dove. Anche per Tyros 4, la classe ha il suo prezzo.
  • Ketron Audya 5 – La casa musicale di Ancona sforna nuovi modelli di gran classe: Audya 5 ridona entusiasmo al repertorio italiano.
  • Ketron Audya 4 – Trattasi di un modulo arranger collegabile ad una tastiera esterna. È un settore di nicchia, ma annovera una discreta schiera di estimatori.
  • Ketron Audya 8 – Chi voleva una Audya con tastiera cromatica è stato accontentato.
  • Korg Pa50SD – L’apripista di casa Korg viene rinnovato con il lettore di schede di memoria SD al posto del floppy-disk. Nasce così Pa50SD.
  • Yamaha DGX-640 – Forme più moderne distinguono la revisione stilistica dell’ennesimo modello Portable Grand.

2009

  • Yamaha PSR-S910 – È una Tyros 3 in versione ridotta. PSR-S910 piacerà a molti.
  • Yamaha PSR-S710 – Il fratello minore di PSR-S910 si difende molto bene e i tagli operati non sono così dolorosi, a differenza di quanto invece succedeva nelle coppie di modelli PSR precedenti.
  • Yamaha Clavinova CVP-501, CVP-503, CVP-505, CVP-509 – Quinta generazione di pianoforti casalinghi di pregio con accompagnamenti. Ben quattro versioni.
  • Roland Prelude – Versione riveduta di GW-8, senza sequencer e con amplificatori di bordo.

2008

  • Yamaha Tyros 3 – La terza generazione di Tyros è un gran balzo in avanti per una serie di arranger workstation che già eccelleva di suo. Impressionante.
  • Ketron Audya – Il punto di forza di questo strumento è racchiuso nel cuore sonoro e musicale laddove fanno sfracelli le tracce audio di chitarre e batterie negli styles. Ketron detta legge nel mondo degli arranger usati dal vivo.
  • Ketron SD-4 – L’azienda di Ancona si pone nella posizione di dominare per molti anni il mondo degli expander con sezione arranger.
  • Roland E-09 – L’idea di fondo è quella di uno strumento di risparmio, tranne che nella qualità dei suoni, nella efficacia degli stili e nella eleganza delle forme (finitura nera metallica, chassis sottile). E la qualità dei tasti è, tutto sommato, accettabile. Un concetto di prodotto molto interessante: peccato che non abbia poi fatto scuola né in casa Roland né altrove.
  • Roland GW-8 – Evoluzione di GW-7: raddoppia la polifonia a 128 note e la memoria wave per i campioni preset sale da 32MB a 256MB.
  • Korg Pa588 – Praticamente Pa500 in versione pianoforte con 88 tasti pesati.
  • Korg Pa500 – Prezzo e prestazioni s’incontrano a metà strada in Pa500, nata da Pa800 e rimuovendone alcune risorse costose.
  • Casio CTK-4000 – Arranger a buon prezzo con solo 48 note di polifonia, introduce i nuovi suoni AHL e un ampio corredo di funzionalità essenziali.

2007

  • Korg Pa2X Pro – Insieme a Pa800 (da cui si differenzia per i 76 tasti, lo schermo motorizzato e l’assenza di speaker di bordo) forma un duo micidiale. Con questi due modelli, Korg definisce e stabilisce la propria piattaforma di arranger workstation del presente e del futuro. I modelli che seguiranno saranno il risultato di un lavoro ostinato di perfezionamento e di arricchimento di dettagli.
  • Yamaha PSR-S900: Arranger della terra di mezzo che eredita Super Articulation, funzioni di registrazione audio su memoria USB, uscita video, schermo a colori, connessione Internet.
  • Yamaha PSR-S700 – Come da tradizione, c’è sempre un fratello minore che affianca a listino il modello maggiore, in questo caso PSR-S900.
  • Yamaha Clavinova CVP-409, CVP-407, CVP-405, CVP-403, CVP-401 – La casa giapponese moltiplica le varianti di pianoforti digitali con sezione arranger inclusa.
  • Yamaha DGX-630 – La polifonia della serie DGX sale da 32 a 64 note.
  • Ketron SD-8: arranger con tastiera cromatica.
  • Ketron SD-3: expander arranger.

2006

  • Roland E-80 – La versione home di G-70 non bada al risparmio. E-80 è un’autentica portaerei di lusso: offre il meglio della tecnologia musicale del momento e dimostra le grandi capacità di Roland Europe.
  • Roland E-60 – Versione economica di G-70 ma si presenta con 76 tasti e un design creativo Made-in-Italy.
  • Roland E-50 – Versione portatile e ancora più economica di G-70 con 61 tasti. È l’arranger compatto dell’epoca.
  • Korg Pa800 – Continua il momento magico di Korg Italy: questo modello è il successore di Pa80 e diventerà un best seller per lungo tempo. Pa800 sarà usata da molti musicisti dal vivo e in studio, dove si farà apprezzare come strumento completo e maturo, con azzeccatissimi tasti semi-pesati.
  • Ketron SD-5 – Versione portatile di SD-1.
  • Yamaha DGX-620 – La prima serie DGX risale al 2002, ma solo nel 2006 appare un modello con caratteristiche dignitose da meritare una citazione in questa cronologia: 88 tasti Grade Hammer Standard. La polifonia è ancora limitata a 32 note ma da questo modello in poi la serie DGX spopola nelle scuole di musica.

2005

  • Yamaha Tyros 2 – Evoluzione del primo modello di Tyros: migliora la qualità dei 61 tasti con FSX, compaiono le Super Articulation e la registrazione audio su disco fisso.
  • Roland G-70 – Ecco un capolavoro di arranger workstation. La nuova ammiraglia Roland si distingue per il taglio professionale e la qualità dei componenti. 76 tasti, schermo touch screen a colori, emulazione Hammond, Make Up Tool, Guitar Mode, SRX Expansion Board, Style Converter e tanta altra roba.
  • Roland GW-7 – In parallelo, Roland inaugura una nuova serie di arranger economici e portatili, fatti su misura dei suoni e dei ritmi del pop. La linea di GW-7 e dei suoi successori non avranno molta fortuna in Italia, a differenza dei modelli derivati da G-70.

2004

  • Roland EXR-7, EXR-5, EXR-3 – Da Roland Europe arrivano tre modelli economici di arranger al risparmio.
  • Korg Pa1X – Versione della nuova ammiraglia Korg a 61 tasti con amplificatori.
  • Korg Pa50: la prima serie Pa di casa Korg diviene perpetua con un modello che resterà vivo a lungo successivamente, sotto diverse vesti.
  • Generalmusic Genesys Ensemble – L’azienda italiana chiude in bellezza incapsulando una Genesys all’interno di un pianoforte dal mobile molto elegante.
  • Yamaha PSR-3000 – A distanza di un solo anno di PSR-2100, la casa dei tre diapason presenta uno strumento che entusiasmerà una schiera illimitata di musicisti intrattenitori. Fra Tyros e PSR-3000, la casa giapponese travolge il mercato degli arranger.
  • Yamaha PSR-1500 – Il fratellino povero di PSR-3000. Gli eccessivi tagli rispetto il modello superiore gli renderanno la vita difficile fra gli appassionati del settore.
  • Yamaha Clavinova CVP-301, CVP-309 – Trattasi di ulteriore aggiornamento della serie di pianoforti digitali con sezione arranger a bordo.
  • Ketron MidJay – Uno strumento di culto per chi suona dal vivo: Ketron ne venderà così tanti da diventare il prodotto standard di riferimento per gli intrattenitori di feste, matrimoni e compagnia bella.

2003

  • Generalmusic Genesys Pro – La variante più leggera e non amplificata di Genesys guadagnerà consensi tra i musicisti che suonano dal vivo rispetto il modello precedente.
  • Generalmusic Genesys XP – Genesys ora è in versione expander.
  • Generalmusic WK1000 – Trattasi di un aggiornamento di WK1, la versione semplificata della serie WK.
  • Korg Pa1X Pro – I grandi guadagni ottenuti dalle vendite di Pa80 agevolano le risorse di Korg Italy per la progettazione della seconda serie Pa, dove si celebra la riconciliazione con i grandi arranger storici di casa Korg, soprattutto i3 e i30. Nasce una nuova ammiraglia con 76 tasti e schermo touch screen.
  • Ketron SD1 Plus – Che botta questo strumento dal vivo! Rispetto il modello SD1 precedente, migliora la stabilità, la qualità sonora e, di conseguenza, la sezione arranger e la riproduzione degli SMF appaiono più equilibrata. Un prodotto di successo!
  • Technics SX-KN2600: improvvisamente, con il lancio della versione portatile di KN7000 giunge la notizia che questo modello chiude la storia degli arranger Technics. Proprio sul più bello, che peccato!
  • Technics SX-KN2400: fratello minore di KN2600.
  • Yamaha PSR-2100 – Praticamente il modello precedente PSR-2000 con l’aggiunta della porta USB e di nuove voci Sweet!, Live! e Cool! ereditate da Tyros. La raddoppiata memoria WAV ROM consente di aumentare il tasso di realismo in alcuni timbri e in alcuni stili. Un altro best seller per Yamaha.
  • Yamaha PSR-1100 – Una versione ridimensionata (forse troppo) di PSR-2100.
  • Yamaha Clavinova CVP-202, CVP-210 – Seconda generazione dei pianoforti digitali con sezione arranger.

2002

  • Generalmusic Genesys – Anche la casa italiana si avvia, nel momento del suo massimo splendore, a produrre arranger workstation di lusso introducendo tecnologia mai vista prima in questo comparto di prodotti: trattamento di dati in formato audio, lettore MP3/WAV, registrazione audio sul disco fisso integrato, lettore/masterizzatore CD e DVD.
  • Generalmusic WK2000HD – E il disco fisso integrato diventa una caratteristica disponibile anche per i modelli della serie WK.
  • Korg Pa60 – Versione economica di Pa80. Sempre ruggente.
  • Yamaha Tyros – La blasonata dinastia Tyros comincia qui e la sua fortuna durerà 15 anni con 5 modelli evolutivi che hanno influenzato il modo di fare musica con gli arranger.
  • Yamaha PF-1000 – La serie PSR in vigore viene impacchettata dentro un pianoforte digitale da palco con tastiera pesata. L’idea era molto buona, peccato non aver visto un seguito.
  • Technics SX-KN7000: l’introduzione delle 128 note di polifonia e la presenza di uno slot per SD-Card porta al massimo splendore gli arranger di questo produttore. Nonostante le buone vendite, queste non saranno abbastanza per la proprietà (Panasonic) preludio di una fine rapida: KN7000 è uno strumento che molti rimpiangeranno nei 20 anni che seguono.
  • Ketron XD9 – Continua imperterrita l’evoluzione e l’aggiornamento del concetto di arranger “realistico” di casa Ketron.
  • Ketron XD8 – Trattasi essenzialmente di XD9 in versione tastiera cromatica.
  • Ketron XD3 – Trattasi essenzialmente di XD9 in versione expander.

2001

  • Roland VA-76 – La nuova ammiraglia Roland si esalta per la qualità dei 76 tasti semi-pesati.
  • Roland VA-3 – Versione super-economica dei V-Arranger.
  • Yamaha PSR-2000 – Piccola workstation digitale. PSR-2000 si è rivelata un piccolo gioiello ai tempi, capillarmente diffusa a livello casalingo. Il sistema operativo Yamaha è ora stabile: è questa la piattaforma dei futuri arranger.
  • Yamaha PSR-1000 – Versione ridotta ai minimi termini di PSR-2000.
  • Ketron SD1 – 76 tasti semi-pesati con aftertouch, solo 64 note di polifonia, ma suoni e stili realistici a pioggia. Ketron esce dal recinto del liscio/latin ed entra in quello del realismo dei suoni acustici e domina grazie a ritmi percussivi che – dal vivo – fanno la differenza.
  • Technics SX-KN6500: evoluzione di KN6000, tasti con aftertouch, grazie all’abbondanza di stili continua il successo di questi validi arranger.
  • Generalmusic WK1: una versione semplificata, economica e molto portatile della serie WK dalle forme tondeggianti.
  • Generalmusic GPS2600: il pianoforte digitale PS2600 si riveste di un mobile di pianoforte a quarto di coda.

2000

  • Korg Pa80 – Ecco l’arranger più venduto al mondo nella storia di Korg. Made in Italy!
  • Ketron X4 – Expander arranger, appare per l’ultima volta il marchio Solton accoppiato a Ketron.
  • Ketron X8 – Cominciano ad apparire le tastiere cromatiche fra gli arranger. Solo in casa Ketron.
  • Roland VA-7 – Si trova qui la tecnologia VariPhrase, altrimenti nota come elastic audio, utile per rielaborare i campioni della voce del canto. Si diffonde l’uso del touch screen.
  • Roland VA-5 – La nuova serie di V-Arranger Roland dà in pasto la polifonia a 128 a funzioni innovative come Style Orchestrator e Style Morphing.
  • Casio MZ-2000 – Ad inizio millennio, Casio vantava la capacità di estrarre la progressione degli accordi dai dati MIDI e la funzione Drawbar con suoni d’organo con nove cursori.
  • Yamaha PSR-9000 PRO – La casa dei tre diapason entra nel mondo degli arranger di lusso e si prepara all’evoluzione che porterà alla successiva serie Tyros di grande successo. 76 tasti semi-pesati!
  • Generalmusic PS1000, PS1300, PS2600: sono tre pianoforti digitali che incorporano la tecnologia di WK8.

1999

  • Ketron X1: quando esce X1, non c’è nulla di meglio sul mercato per chi suona liscio e latin dal vivo nel repertorio di sala per decine e decide di serate ogni anno. Ketron è indipendente da Solton per la distribuzione commerciale dei propri prodotti.
  • Yamaha PSR-9000: ci siamo, mentre l’epoca d’oro degli arranger Roland della serie E volge a chiudere la propria fortunata parabola, Yamaha dimostra di essere pronta a subentrare e assumere un ruolo di rilievo anche fra gli arranger.
  • Yamaha PSR-740: questo strumento rappresenta lo scatto di accelerazione che la casa dei tre diapason cercava da tempo; ci fa sorridere oggi pensare che ha avuto un successo straordinario nel mondo, nonostante avesse solo 160 stili di accompagnamento.
  • Yamaha CVP-103, CVP-105, CVP-107, CVP-109, CVP-700: l’idea di inserire la nuova sezione di stili di accompagnamento con i suoni AWM in un pianoforte con mobile segna la fortuna dei modelli Clavinova.
  • Technics SX-KN6000: anche Technics non scherza e questo arranger gli permette di fare il botto, ponendosi fra le home keyboard al top dell’epoca. Qualcuno se la porta sul palco, giacché non sfigura affatto in contesti professionali.
  • Roland E-600: è il momento di chiudere in bellezza la fortunata serie E degli arranger Roland.
  • Roland EM-2000: la nuova ammiraglia di casa Roland si presenta con due interessanti novità: un dispositivo Zip Drive per salvare abbondanti risorse e un futuristico D-Beam Controller.
  • Roland EM-50, Roland EM-30: varianti economiche di EM-2000.
  • Generalmusic WK8, WK6, WK2 – La serie delle World Keyboard di casa GEM cresce di caratteristiche e raggiunge l’apice. Un altro successo italiano.
  • Generalmusic SK760, SK880 – Due modelli per rinnovare SK76 e SK88 introducendo la tecnologia di WK8.
  • Korg i40M e iS35: Korg rinnova i5M e iS40 introducendo il Vocal Harmony di bordo.

1998

  • Korg i30: la casa giapponese manda in pensione definitivamente la gloriosa i3 e inaugura il touch screen sulle tastiere digitali.
  • Roland G-1000: la serie G è destinata ad una clientela professionale, visto che la casa giapponese mantiene i 76 tasti che fanno la differenza.
  • Roland E-300: piccole variazioni rispetto E-500 per offrire uno strumento a prezzo più aggressivo.
  • Korg iS40 e iS50: nuovi suoni, fra cui un nuovo timbro di pianoforte acustico stereo e nuovi stili di accompagnamento; il sistema operativo viene semplificato con l’introduzione dei Keyboard Set.
  • Yamaha PSR-8000: il primo tentativo di creare un’ammiraglia arranger in casa Yamaha è destinato ad essere il capostipite di una nuova stirpe.
  • Technics SX-KN1600, SX-KN1400 e SX-KN930: Technics sembra seguire la stessa strada di Yamaha, i prodotti delle due aziende evolvono parallelamente.
  • Generalmusic SK76, SK78: il motore di WK4 viene applicato a due strumenti destinati a chi suona sul palco e non necessita di amplificazione di bordo, apprezzando piuttosto 76 tasti o 88 tasti pesati.
  • Generalmusic PS1500, PS2000, GPS2500: sono tre pianoforti digitali che incorporano la tecnologia di WK4.

1997

  • Technics SX-KN5000 e SX-KN3500: arranger di gamma alta, con suoni e stili convincenti in linea con gli standard dell’epoca.
  • Roland E-500: si cerca di mantenere viva la serie E con 64 voci di polifonia, 270 timbri e 111 stili di accompagnamento.
  • Roland G-600: versione ridotta a 61 tasti di G-800, per facilitare la portabilità dello strumento per i musicisti itineranti.
  • Korg iX300: l’assenza di speaker di bordo e la presenza di tasti after-touch dimostrano il taglio molto professionale dello strumento.
  • Yamaha PSR-730: sono anni in cui la casa dei tre diapason insegue la concorrenza, ma da questo modello si cominciano ad intuire le caratteristiche potenziali di un futuro luminoso.
  • Generalmusic WK3: versione più economica di WK4.

1996

  • Roland E-96, E-68, E-38, E-28: piccoli ritocchi hardware e software e gli arranger più famosi dell’epoca continuano a rinnovarsi.
  • Roland RA-800: è l’ultimo modulo della casa italo-giapponese. Bisognerà attendere 15 anni per vederne un altro, il celebre BK-7m nel 2011.
  • Generalmusic WK4: questo arranger apre le danze della fortunata serie WK (World Keyboard), da cui prenderanno le mosse numerosi strumenti successivi, fra cui i modelli Genesys.
  • Solton by Ketron MS100: continua il successo della fortunata serie di arranger professionale della serie MS con questo modello a 76 tasti.
  • Technics SX-KN1500: modello di aggiornamento degli arranger Technics, frutto dell’evoluzione costante della specie.
  • Technics SX-KN920: versione ridotta di KN1500.
  • Technics SX-KN720: il più economico arranger della nuova generazione.
  • Casio CTK-520L: nulla di che, ma citiamo questo modello amatoriale Casio, fra tanti altri, solo perché, per la prima volta sul mercato, appaiono i tasti che si illuminano a tempo di esecuzione per finalità didattiche.

1995

  • Korg i1: prendete la mitica i3, datele 88 tasti pesati, un campione di pianoforte acustico più generoso, montate il tutto in un mobile con amplificatori e otterrete un pianoforte arranger dalla tendenza molto rock.
  • Korg i4S e i5S: i musicisti vogliono suonare un repertorio più ballabile e tradizionale e Korg smorza i toni rock di i3 producendo due strumenti portatili a 61 tasti con speaker, utili per suonare nelle sale da ballo.
  • Korg i5M: un modulo arranger in casa Korg, una rarità a favore dei fisarmonicisti.
  • Roland G-800: per i musicisti che suonano dal vivo, ecco un arranger a 76 tasti con stili ad alta definizione, pronto ad affrontare numerose decine di serate all’anno.
  • Roland E-36: la serie E degli arranger italo-giapponesi continua ad espandersi con variazioni di modelli sul tema.
  • Roland RA-95 e RA-30: Roland mantiene viva la produzione di nuovi moduli arranger senza tastiera.
  • Solton by Ketron MS60; parlare di Solton è pura questione di etichetta e di marchio commerciale, la sostanza è Made in Italy e per Ketron si aprono nuovi mercati.
  • Solton by Ketron MS40: per vincere contro Roland nel mercato dei moduli arranger; alla fine, la spunterà Ketron.
  • Technics SX-KN3000: con l’introduzione di uno schermo più generoso, 64 note di polifonia, suoni e stili professionali, ripete il successo del precedente KN2000.
  • Technics SX-KN901, SX-KN701, SX-KN501, SX-KN300: a ruota, l’azienda del gruppo Panasonic rinnova ancora una volta l’intera collezione di arranger.
  • Farfisa G7: l’azienda italiana rinnova la notevole serie F introducendo nuovi arranger portatili con 61 tasti, sequencer e floppy-disk. Avrà un discreto livello di vendite.
  • Farfisa Seven X: versione expander di G7, con discreto successo fra chitarristi e fisarmonicisti.
  • Farfisa G8: insieme a G7 e Seven X rappresenta uno degli ultimi prodotti realizzati da Farfisa prima che chiuda i battenti alla musica nel 1998.

1994

  • Solton by Ketron MS50: la serie MS diviene uno standard de facto per chi suona per far ballare il pubblico in sala.
  • Technics SX-KN1200: dopo il notevole consenso raggiunto da SX-KN2000, il produttore giapponese se ne esce con una edizione più contenuta dello stesso prodotto, ma comunque efficace e di notevole impatto.
  • Technics SX-KN700, SX-KN500: anche questi modelli fanno parte del rinnovamento della serie KN.
  • Technics SM-AC1200: versione expander di SX-KN1200.
  • Korg i2: i 61 tasti di i3 diventano 76.
  • Roland RA-95: naturale evoluzione del modulo arranger RA-90 di due anni prima.
  • Roland E-66: i modelli di arranger si moltiplicano con piccole variazioni ed aggiornamenti tecnologici.
  • Farfisa F5: evoluzione di F1, aveva 61 tasti ed era amplificata.

1993

  • Korg i3: quando Korg entra nel mondo degli arranger, lo fa in modo trionfale. Grazie alla sua innata tendenza rock, questo strumento spacca di brutto: la grandiosità delle workstation Korg si accoppia ad un nuovo sistema operativo completo di sezione stili. E il mondo degli arranger non sarà più lo stesso.
  • Generalmusic WX2: appare sul mercato il primo arranger al mondo con funzioni avanzate di karaoke e uscita video a cui collegare uno schermo esterno.
  • Generalmusic WX400: versione pianistica ad 88 tasti pesati di WX2.
  • Generalmusic WX Expander Plus: altra variazione sul tema WX2, questo era un modulo di espansione senza tasti.
  • Roland E-86, E-56, E-16: la casa di Acquaviva Picena rinnova i tre modelli di successo del 1991 e fa il botto al botteghino. Vendite stellari.
  • Yamaha PSR-300: la serie PortaTone continua la sua inesorabile evoluzione nella ricerca di coprire il gap che distanzia Yamaha dagli altri produttori di arranger. Qui ci sono 100 voci AWM, polifonia a 28 note e 50 stili di accompagnamento.
  • Technics SX-KN2000: l’introduzione di uno schermo LCD permette di controllare il volume di ogni parte e aumenta la popolarità degli strumenti Technics.
  • Technics SX-KN750, SX-KN570, SX-KN470: il produttore giapponese coglie l’attimo del grande successo degli arranger nel mondo per rinnovare tutta la serie con modelli derivati dalla nuova ammiraglia KN2000.

1992

  • Solton MS5: una pietra miliare nella storia delle tastiere arranger destinate a riempire la pista nelle sale da ballo e nelle discoteche; il KetronLab di Ancona prende il sopravvento creativo rispetto i tedeschi di Solton.
  • Solton MS4: versione rack di MS5.
  • Roland RA-90: rivisitazione del modulo arranger RA-50 di tre anni prima. Questa volta Made in Italy.
  • Technics SX-KN650 e SX-KN550: variazioni sul tema di KN770 ma ad un prezzo ancora più abbordabile.

1991

  • Roland E-70: la prima “ammiraglia” della storia degli arranger, uno strumento favoloso con un arsenale sonoro completo. Qui si capisce bene quanto sia possente il Sound Canvas al servizio di stili di accompagnamento brillanti e dinamici.
  • Roland E-35: a metà strada fra E-15 ed E-70.
  • Roland E-15: permettetemi una nota autobiografica, il mio primo arranger. Leggera, piccola e compatta, ma ruggente grazie ad un valido set di suoni e stili.
  • Technics SX-KN1000: cavalca l’onda degli arranger di successo, 32 note di polifonia, 150 suoni con controlli ADSR, 120 stili. Esce anche in versione dotata di floppy-disk: KN1000FD.
  • Technics SX-KN770: adattamento economico di KN1000, ma comunque un arranger di tutto rispetto.
  • Technics SX-KN440 e SX-KN220: questi sono i modelli ruspanti a buon prezzo della serie KN e rappresentano l’evoluzione rispettivamente di KN400 e KN200, il primo dei due è maggiormente dotato grazie ad un numero superiore di risorse.
  • Farfisa F1: dopo una lunga esperienza nella produzione di organi elettronici con accompagnamenti, l’italiana Farfisa si getta nella mischia delle tastiere portatili. F1 aveva 76 tasti pesati, un processore progettato in casa, supportava diverse forme di sintesi (additiva, FM, PCM…), 8 DSP ed era amplificata. Un gioiello tecnologico per l’epoca.
  • Farfisa F3: versione leggera di F1, aveva 61 tasti e non era amplificata.
  • GEM WS1: versione economica di WS2 lanciata appositamente per i regali natalizi.
  • GEM WS400: questa è la versione pianistica di WS2, con 88 tasti pesati.

1990

  • GEM WS2: l’azienda romagnola comincia a fare sul serio nel mondo delle tastiere digitali e questo modello ottiene una diffusione commerciale impressionante. E’ la prima tastiera arranger con sequencer di cinque tracce e, soprattutto, un’unità per floppy disk per caricare nuove basi.
  • Roland E-30: Acquaviva Picena continua a rodare modelli nuovi.

1989

  • Roland PRO-E: primo tentativo di arranger professionale ad Acquaviva.
  • Roland E-5: edizione ridotta di E-10.
  • Roland RA-50: i giapponesi copiano gli Italiani e producono il primo modulo arranger ad uso domestico.
  • Solton TS4 by Ketron: arranger in formato rack.
  • Solton TS4K: fratello di TS4 ma con 49 tasti.
  • Technics SX-KN800: nasce la fortunata serie KN di Technics (ben 6 modelli nuovi in un anno) che dimostrano il valore dei suoni PCM prodotti dalla casa giapponese. SX-KN600: fratellino minore dove le note di polifonia scendono da 23 a 16.
  • Technics SX-KN400: ci saranno vendite notevoli per questo modello che esce in coppia con SX-KN200 (quest’ultimo non ha però tasti dinamici).

1988

  • Roland E-20, E-10: l’apparizione sul mercato dei primi modelli E è universalmente riconosciuta come l’inizio della grande storia commerciale degli arranger. L’Italia detta le regole al mondo: dalle ceneri di SIEL alla fondazione di Roland Europe ad Acquaviva Picena.
  • GEM DSK60, DSK80, DSK90: l’azienda italiana sforna nuovi modelli a raffica con piccole variazioni nelle specifiche tecniche.
  • ELKA OMB 5: gli arranger sono ancora una giovane tecnologia in via di definizione e il grande produttore italiano di synth fa una breve apparizione nel comparto arranger lasciando il segno con vivaci suoni FM e PCM. Una potenza a 49 tasti!
  • ELKA OMB 3: versione a modulo di OMB 5.

1987

  • Solton Arranger Plusby Ketron: unità arranger con possibilità di espansione con nuovi ritmi e nuovi accompagnamenti.
  • Yamaha PSR-90: nell’anno in cui la casa giapponese lancia il campionamento stereo AWM, compare questa tastiera portatile con 16 stili di accompagnamento programmabili e uscita MIDI.
  • Technics SX-K500 e SX-K700: il pannello si affolla di controlli e pulsanti; i suoni PCM di bordo cominciano a farsi interessanti.
  • GEM DSK6, DSK7, DSK100: l’evoluzione della specie DSK.

1986

  • Yamaha PSR-6300: aprendo il coperchio, si presenta il pannello comandi del “re degli arranger” dell’epoca, in uscita contemporanea del mitico DX7 mark II.
  • Technics SX-K450: Technics ritorna a produrre modelli a 61 tasti. È l’evoluzione di SX-K350 con l’aggiunta di Voice Combination e del controllo di ottava degli accompagnamenti.
  • Technics SX-K300: versione ridotta e più economica di SX-K350.
  • Technics SX-K50: il più economico arranger di casa Technics.
  • GEM DSK3, DSK4, DSK5, DSK8: l’azienda italiana di San Giovanni in Marignagno fa la sua prima apparizione nel segmento arranger con un portfolio di prodotti variegato anche se molto ingenuo per l’epoca.

1985

  • Solton Programmer24: una macchina arranger che ha fatto la storia degli strumenti con accompagnamenti, ispirando tutto il settore.
  • Solton Super Polyvox: nasce la collaborazione fra la tedesca Solton e l’italiana KetronLab e genera una delle prime fisarmoniche elettroniche dotate di suoni ed accompagnamenti.
  • Technics SX-K350: il pedale poteva controllare alcune funzioni dei ritmi di bordo.

1984

  • Solton P600: l’organo elettronico con unità di accompagnamento che per la prima volta introduceva suoni campionati in PCM per gli strumenti percussivi.
  • Yamaha PSR-15: nascono i modelli PSR, allora noti con il modello commerciale di PortaTone.
  • Technics SX-K150, SX-K250: il costruttore giapponese sperimenta nuovi modelli economici e dà il via ad una serie di arranger a 49 tasti non dinamici.

1983

  • Casio CT-8000: sistema completo a due manuali, gli stili di accompagnamento diventano utili per le esibizioni dal vivo.

1982

  • Technics SX-K100, SX-K200: compare un nuovo attore nel mondo delle tastiere portatili con accompagnamento.

1981

  • Casio MT-40: altrimenti nota come Casiotone MT40, nasce compatta, leggera e dotata di un altoparlante integrato. Nella sua estrema semplicità, farà il botto di vendite su tutto il pianeta, grazie a suoni convincenti e a stili di accompagnamento devastanti. Uno di questi farà persino nascere un genere musicale nuovo all’interno del repertorio reggae: lo Sleng Teng.
  • Casio CT-701: la prima tastiera con led che si illuminano per indicare all’allievo quale tasto suonare.

1980

  • Yamaha PSS-1, PSS-2 e PSS-3: con il nome commerciale di PortaSound, si affacciano sul mercato le prime mini-tastiere che introducono il concetto di tastiere portatili con ritmi di accompagnamento.