Nel mese di marzo 2012 avevamo tratteggiato in questo blog lo stato di salute degli arranger Roland: infatti, dopo una lunga pausa di riflessione culminata nel 2010, il produttore italo-giapponese aveva messo mano alla propria produzione di strumenti a tastiera con arrangiamenti lanciando la nuova serie di arranger BK. In quell’occasione ci eravamo soffermati sui primi due modelli della serie e cioè BK-5 e BK-7m. Successivamente Roland ha poi completato il proprio catalogo, rilasciando prima il modello base della serie BK-3 (con specifiche tecniche ridotte all’essenziale) e poi il modello di punta BK-9 (con tastiera di 76 note e struttura ultraleggera). Ora la linea BK è pressoché completa.
Veniamo ora all’ultimo nato. Se siete alla ricerca di uno strumento da portarvi a spasso nelle serate, allora Roland BK–9 potrebbe essere lo strumento giusto per voi. Grazie al fatto di essere privo degli amplificatori di bordo, si riesce a sollevare etrasportare con una sola mano e, se pensate che la qualità costruttiva ne abbia sofferto in qualche modo, rimarrete sorpresi dal vedere come BK–9 sia ben costruito.
Tutti noi siamo rimasti colpiti quando abbiamo visto su Internet per la prima volta questo arranger e il suo duplice schermo: il doppio display rende possibili due visualizzazioni contemporanee e diverse a tempo di esecuzione: ad esempio, la schermata di destra potrebbe mostrare la configurazione dei drawbar d’organo mentre la schermata a sinistra potrebbe evidenziare le informazioni dello stile attivo e dei vari suoni assegnati alle tracce. A dire il vero, l’idea del doppio schermo sembra un azzardo tipico di casa Roland e, personalmente, avrei preferito vedere un solo grande schermo a colori, onde evitare il rischio di diventare strabico. Come BK–5 anche BK-9 utilizza schermi monocromatici retroilluminati: per carità, vanno bene e funzionano, salvo il fatto che l’angolo del display potrebbe a volte costringervi ad inchinarvi sopra lo schermo per vedere con chiarezza il contenuto dello schermo. Comunque, non lasciatevi fuorviare da questo dettaglio minore, perché ci sono un sacco di altre caratteristiche interessanti da osservare.
Il motore audio di BK–9 sembra avere tutto ciò che Roland abbia mai creato negli anni con l’aggiunta di 22 nuovi suoni SuperNatural. Synth, pad, ottoni, organi e cori: l’intera scaletta di suoni è in BK–9. Anche gli appassionati dei classici suoni d’organo Hammond possono lavorare con i drawbar. I cursori sono posti appena sotto lo schermo principale e danno una buona sensazione di controllo. Il numero di suoni è esagerato (1700 voci oltre a 70 kit di percussioni): ci vorrebbero due-tre settimane di lavoro intenso per riuscire a provarli tutti. I suoni non si fermano qui – lo strumento è pronto per accettare nuove sonorità attraverso le espansioni di suoni per la serie BK. I pianoforti acustici ed elettrici sono fatti della classica pasta sonora Roland ed è un piacere sfruttare i 76 tasti dello strumento. Tastieristi , pianisti e anche organisti potrebbero facilmente trovare in questa tastiera il giusto complemento per suonare i propri suoni preferiti.
Da oltre vent’anni, la sezione arranger Roland è la più accattivante di tutta la concorrenza. I suoni e gli stili sono molto buoni e, nel caso del repertorio swing, è possibile dare vita ad esecuzioni brillanti convincenti. Ci sono un sacco di stili applicabili a specifiche canzoni e che, d’altro canto, sono difficilmente riutilizzabili per un repertorio più vasto (per questo motivo io abitualmente non esprimo alcun entusiasmo per i c.d. song styles). In questo senso, a mio modo di vedere, il repertorio di fabbrica di un arranger dovrebbe essere vasto e generale, andando a coprire il maggior numero di generi musicali e di ritmi grazie a stili applicabili al più ampio elenco di canzoni in ciascun genere e lasciando che la fornitura di stili specifici per determinate canzoni sia rimandato alla vendita successiva su Internet. Alla fine in effetti ci sono 540 stili (un numero decisamente elevato), ma una parte di questi si usa una volta sola e poi mai più. La funzione Rhythm Composer rende possibile la creazione di propri stili direttamente sullo strumento, aprendo un mondo di nuove possibilità (ammesso però che ci sia un popolo di sviluppatori di stili in circolazione, cosa di cui dubito, motivo per cui reputo anche questa caratteristica non così cruciale in un arranger).
Il sistema di gestione dei menu su questo strumento è molto intelligente . Quando selezionate una funzione One Touch Setting, i tasti corrispondenti cominciano a lampeggiare – il che rende la navigazione molto semplice. In termini generali, come accade tipicamente negli arranger Roland, è possibile essere produttivi in brevissimo tempo, senza dover passare le notti leggendo i manuali di istruzioni (cosa che invece potrebbe succedere più facilmente con i prodotti Yamaha, mentre è pressoché obbligatoria con gli strumenti Ketron e Korg). La suonabilità di questo strumento è da prima classe e tutto è esattamente dove te lo aspetti. Se siete musicisti capaci di suonare con le vostre mani, detestate l’abuso della tecnologia e pensate che la musica sia essenzialmente un fatto fisico e non il risultato di impostazioni software, allora BK–9 potrebbe essere la vostra prima scelta.
E’ presente una caratteristica davvero ingegnosa: si chiama Audio Keys. Potete caricare file MP3, WAV e altri formati di audio dal vivo e poi sincronizzare le tracce vocali alla vostra esecuzione in tempo reale, semplicemente premendo il tasto audio corrispondente. Su questo punto, dobbiamo tornare perché merita un approfondimento.
BK-9 dispone anche di tutta una serie di opzioni di connettività di rete senza fili (wifi) e con collegamento diretto a iPad. BK-9 è compatibile con Roland Wireless Connect, che consente la comunicazione senza cavi con il vostro apparato Apple tramite l’adattatore opzionale. È inoltre possibile collegare il vostro iPad direttamente al BK-9 che vi dà accesso a una serie di applicazioni utili come BK Partner.
Il numero di funzionalità offerte da BK-9 è alto. Mi piacerebbe soffermarmi di più sul sequencer MIDI a 16 tracce (evviva!), sui 5 processori multi-effetto (MFX), la preziosa utilità di Chord Loop ma vedo che mi sto dilungando troppo.
Roland BK–9 è una tastiera arranger per il futuro e il team di sviluppo di Roland ha speso un sacco di tempo e di lavoro per rendere questa tastiera a prova del tempo che viene e, pertanto, credo meriti un vostro cenno di attenzione. Il prezzo di 1.799 Euro sembra adeguato al notevole contenuto di valore specialmente per chi è alla ricerca di uno strumento portatile per suonare in giro.
Da provare di persona.
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Bravo, scritto chiaro e illuminante, vado a comprare la bk9 invece della bk7m. GRAZIE. Alessandro Iorio
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salve mi chiamo francisco volevo chiedere un consiglio sul funzionamento delle performance della bk 9 e volevo sapere se ce qualcuno che cortesemente potrebbe rispondere ad alcune mie domande che non saprei davvero come fare per favore ?? attendo notizia di qualcuno bravo che mi sappia spiegare gentilmente grazie molte
francisco
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Scusa ,condivido che si tratti di una tastiera ottima ,io lo comprata ,però il nodo è sempre lo stesso ,non riesco ad usarla ,perchè dal manuale non si capisce niente,è per professionisti ,grazie giuseppe
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trovi difficile suonarla o programmarla?
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trovo difficile programare qualsiasi cosa .la spiegazione del manuale è spesso in italiano e in parte comprende unas serie di nomi in inglese ,che sono quasi sempre tecnici ,anche degli inglesi non capiscono
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Scusate ,ancora : vorrei aggiungere ,non sono riuscito ancora a sapere come amplificarla ,nessuno nel sito Roland mi ha mai risposto .Con i soliti amplificatori ,si perde la purezza dei suoni NATURAL..Io ho due casse attive Mackie da 450 W ,e vorrei usarle direttamente collegandole alla tastiera ,…questa cosa è possibile? Se domando alla Roland ,nessuno mi dice niente.tutto inutile .giuseppe
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Collega le due Uscite jack stereo della tastiera agli ingressi equivalenti degli amplificatori. Forse ma non necessariamente potrebbe servirti un mixer.
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non sono ancora riuscito ad amplificarla,si perde la naturalità dei suoni e il volume si è molto basso
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la bk9 e’ ottima,e si programma facilmente, senza istruzioni, per questo l’ho scelta.
(premetto io non la uso come arranger, la uso solo live col gruppo), perché spesso ho bisogno del pianoforte su tutta la tastiera, e all’improvviso ho bisogno del manual bass, e dei volumi (slider) in tempo reale,
detto questo, a me non piacciono i pianoforti acustici, (hanno molti deficit), e non riesco a capire come fare:
quando suono il pianoforte su tutta la tastiera, e poi attivo lo spalti con il manuale bass, automaticamente, la sezione UP mi cambia di ottava. c’e’ una soluzione a questo?
grazie
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e’ possibile caricare nuovi suoni di piano acustico?
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Così su due piedi mi sembra di ricordare che non fosse possible.
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Ok grazie
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