Music Italy Show, una giornata in fiera a caccia di arranger

Mauro Di Ruscio presenta PSR-S950

Mauro Di Ruscio presenta PSR-S950

Il nostro viaggio di sabato 15 giugno verso Bologna non è stata una passeggiata. Arrivati ad una manciata di chilometri dall’uscita dell’autostrada per la fiera (dopo tre ore e mezza di guida), siamo rimasti imbottigliati in una marmellata di traffico bollente. Ad un certo punto abbiamo persino spento il motore dell’auto visto che non ci si muoveva di un millimetro. Alla fine, oltre un’ora e mezza dopo l’ora prevista, siamo comunque arrivati in piazza Costituzione davanti alla Fiera di Bologna. Siamo entrati e… a quel punto il tempo è volato.

Lo stand Yamaha dominava l’ingresso del primo padiglione ed è stato giocoforza il primo che abbiamo visitato. Gli strumenti a tastiera erano disposti molto bene e si potevano provare con grande comodità. L’unico elemento di disturbo era il fatto che le percussioni erano presenti nei diversi stand della fiera e non radunate tutte in un solo padiglione. E così bastavano un paio di ragazzini che provavano l’ebbrezza del rullante, per rendere difficoltoso l’ascolto in cuffia. Ho potuto provare in sequenza Tyros 4, PSR-S950, Clavinova CVP-605, PSR-E343 e DGX-650. Onestamente, sono rimasto leggermente deluso per non aver potuto provare l’arranger PSR-S750. Una vera disdetta. Anche stavolta gli arranger Yamaha mi hanno confermato la solita impressione di grande facilità d’uso e di immediatezza dei suoni specialmente quelli di strumenti acustici. Sorvolo per ora i dettagli: ci torneremo sopra nei prossimi articoli. Ho potuto assistere alla presentazione di PSR-S950 da parte di Mauro Di Ruscio: aveva caricato la scheda di espansione dell’Europa orientale e sono rimasto impressionato della grande autenticità del campione di violino. Bravo Di Ruscio in tutta la sua parte che si rivelata molto efficace nel dimostrare che si possono fare grandi prestazioni sul palco grazie agli arranger workstation Yamaha. Peccato non ci fosse anche un cantante per saggiare dal vivo le qualità dell’armonizzatore vocale VH2. In ogni caso, ottima presentazione. Il personale Yamaha era gentile e sempre a disposizione per domande e risposte; abbiamo notato la presenza dello specialista Paolo Stefano.

Raffaele Mirabella allo stand Korg

Raffaele Mirabella allo stand Korg

Accanto allo stand Yamaha, era posto quello di Eko Music Group all’interno del quale era possibile provare gli strumenti Korg. Pensate che questo stand era grande tanto quanto quello di Yamaha, ma data la necessità di ospitare i numerosi marchi distribuiti da Eko, ecco che lo spazio per le tastiere era alquanto contenuto rispetto il numero di prodotti esposti. L’oggetto poi del nostro interesse (gli arranger!) era poi ridotto ad un angolo dove Pa600 era montata sul cavalletto superiore mentre Pa3X Pro su quello inferiore. Il risultato era che, se qualcuno stava già provando la Pa600, nessuno poteva provare la Pa3X in quel momento e viceversa. A parte lo spazio fisico, devo però ammettere che ho passato del bellissimo tempo nel costatare di persona che tutto quello di buono si dice di Pa600 è assolutamente vero. Un gioiello di arranger workstation! Pa3X Pro è di gran lunga superiore in termini di qualità dei tasti, robustezza della scocca e disponibilità di funzioni. Ma Pa600 ha dimostrato nel suo piccolo di saper ruggire. Anche qui il personale Eko Music Group era straordinariamente gentile, abbiamo visto Raffaele Mirabella sempre pronto a ospitare e ricevere tutti gli appassionati in fiera.

Avvincenti dimostrazioni allo stand Ketron con Marco Bacchetta

Avvincenti dimostrazioni allo stand Ketron con Marco Bacchetta

Abbiamo dovuto cambiare padiglione per trovare il terzo stand che ospitava produttori di arranger. Lo spazio occupato da Ketron era inferiore rispetto quello degli altri già descritti, tuttavia gli spazi erano stati disegnati molto bene ed era possibile provare con calma e con tranquillità (e seduti!) tutti gli straordinari prodotti di questa casa italiana: (finalmente!) MidJPro, SD-1000, Audya, Audya 5 e persino SD-5, che è sempre un piacere poter suonare. Ancora una volta sono rimasto impressionato dal realismo unico dei suoni Ketron. Anche qui ho assistito ad una bella dimostrazione: si è tratto del modulo sonoro SD-1000 pilotato da un Audya che funzionava da master keyboard. Vi assicuro che questa sola dimostrazione valeva il viaggio fino a Bologna.

Nei prossimi giorni tenterò di entrare nel dettaglio delle mie impressioni in merito agli arranger che ho potuto provare.

Termino qui questa carrellata con due osservazioni:

La prima riguarda Roland, grande assente alla fiera: circolavano ragazzine in fiera con la maglietta “Roland c’è” e distribuivano fascette di invito a consumazioni gratis in una serata bolognese extra-fiera di sabato 15; noi dovevamo rientrare a Torino e non ci potevamo fermare, auspico che la prossima volta Roland non faccia più il separatista e sia presente in fiera come tutti gli altri. Io ne sarei stato entusiasta.

La seconda osservazione vorrei dedicarla allo stand di Ciampi altrimenti noto con il nome di Hammond Italia; ho potuto assistere alla dimostrazione di Michael Falkestein di SK-1. Gran bei strumenti per chi adora il suono Hammond. E Michael, oltre ad essere un bravo esecutore, si è dimostrato anche una persona simpatica e divertente.

E chiudo qui, per ora.

Michael Falkestein - Dimostratore organi Hammond

Michael Falkestein – Dimostratore organi Hammond

Ringraziamenti: innanzitutto Mario Junior per essere stato, oltre ad un compagno di viaggio, anche il fotografo di questo servizio. E poi Alessandra e Silvia dell’ufficio stampa della fiera di Bologna per la loro disponibilità.

4 pensieri su “Music Italy Show, una giornata in fiera a caccia di arranger

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