PSR-S750, chi ha detto fratello “minore”?

Yamaha PSR-S750

Yamaha PSR-S750

La strategia commerciale che sin dal 2001 contraddistingue la serie PSR degli arranger workstation Yamaha, ha sempre visto presentare una coppia di prodotti, dove il fratello minore si è spesso distinto per un evidente scarto tecnologico. In molte occasioni, quel divario ha penalizzato il modello minore spingendo la clientela a fare un sacrificio monetario per acquistare l’arranger workstation più costoso. Un classico esempio è stato il confronto fra PSR-300o e PSR-1500.

Ma, con il recente lancio di PSR-S950 e PSR-S750, molti hanno notato come il gap di prestazioni fra i due modelli stia giocando un interessante risvolto che sembra dare un forte messaggio a quanti intendono spendere una cifra vicina al migliaio di Euro. Con PSR-S750 infatti ora Yamaha offre un arranger workstation di tutto rispetto: un prodotto che richiama molte caratteristiche vincenti del precedente PSR-S910, ovviamente tenendo conto dei diversi tagli, come l’assenza dell’armonizzatore vocale e del supporto dei file MP3. Ma, lo ribadisco, qui parliamo di un prodotto nuovo che costa circa 600 Euro in meno rispetto il blasonato fratello maggiore.

E’ vero, intorno ai 1000 Euro ci sono altre valide alternative sul mercato, tuttavia oggi possiamo dare risalto al fatto che il fratellino minore degli arranger workstation Yamaha è un gran bel compromesso di qualità e prezzo. E un punto di forza è la presenza in PSR-S750 di una memoria RAM interna da 64MB sulla quale si potranno caricare i pacchetti di espansione di voci e stili come  il Latin Expansion Pack che tanti consensi sta già raccogliendo.

Se qualcuno poi si interrogasse in merito all’assenza delle tracce audio negli stili di accompagnamento (che sono presenti invece in PSR-S950), occorre considerare l’ottima reputazione offerta dall’impasto sonoro dei classici stili Yamaha in formato MIDI, con gli arricchimenti chitarristici degli stili GE e il realismo sonoro reso possibile grazie alle voci Super Articulation e Mega Voice, impasto sono su cui si è costruita la fortuna degli arranger Yamaha negli ultimi quindici anni.

Ed ora godiamoci un assaggio degli stili rock presenti in PSR-S750, grazie a questa dimostrazione condivisa dal Centro Musicale Oostendorp.

Per chi fosse interessato, altri quattro filmati video incentrati su Yamaha PRS-S750 sono già disponibili ora sul canale YouTube dello stesso Oostendorp:

  1. Dimostrazione delle voci da tastiera
  2. Stili latini
  3. Stili country
  4. Stili folk

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Abbiamo scritto su Yamaha PSR-S750/PSR-S950 in altre occasioni in questo blog e più precisamente qui:

19 pensieri su “PSR-S750, chi ha detto fratello “minore”?

  1. Antony

    La PSR-S750 è un’ottima “furbata” di Yamaha. La nota azienda nipponica ha semplicemente cambiato abito alla PSR-S910 privandola dell’Harmonizer, della lettura Mp3, del’uscita Video Out e del display a colori. Ma ha aggiunto alcune caratteristiche,davvero degne di nota,che la stessa PSR-S910 si sogna: a) gli eccezionali effetti REAL DISTORTION desunti da amplificatori Vintage degli anni 60/70 e da famosi pedali/pedaliere effetto digitali ma di gran qualità con cui vengono riprodotte in maniera meticolosa le frequenze e le dinamiche del suono distorto dei timbri di chitarra; b) Flash Ram da 64 mega. Per quanto possano sembrare “pochi”…Yamaha è riuscita a farci entrare un intero “Pack Expansion” che nel migliore dei casi contiene fino a 70 nuove Voices e 40 styles di pregevole fattura, oltre a Registration ad hoc e a demo audio che mettono in risalto le caratteristiche dell’expansion pack di turno; c) un nuovo sistema di amplificazione in classe “D” da ben 30 Watt RMS che distanzia parecchio i sistemi di amplificazione integrati in modelli arranger di fascia medio/alta precedenti. Nuova forma dei pulsanti che agevolano il musicista senza alcun tipo di impuntamento ( molti ricorderanno come i pulsanti a quadretti delle varie PSR-S900,710,910….pecchino di parecchia “imprecisione”), nuovo design e ottima inclinazione del pannello comandi che evita fastidiose torsioni del collo, della testa e consente una visualizzazione del display perfetta. Il prezzo: beh…..anche meno di 1000 euro. Pretendere di più, per il costo proposto, sembra davvero impossibile. Fratello minore? Direi proprio di no…..eh eh…

    Antony

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  2. cristian

    Ciao, non sono un esperto, vorrei acquistare questo arranger per fare intrattenimento, ho provato una pa600 di un mio amico e quella ha la funzione songbook molto comoda per fare questo lavoro, ecco yamaha ha una funzione del genere per avere sempre la scaletta pronta con tutti i parametri già salvati e brani ordinati? grazie

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    1. Renatus Autore articolo

      Psr-s750 offre due strumenti per memorizzare le impostazioni generali della tastiere e per richiamarle velocemente: il primo si chiama Music Finder (cerchi e scegli il titolo di un brano da un elenco, e la tastiera richiama lo stile e il tempo giusti per suonare) e il secondo si chiama Registration (puoi memorizzare innumerevoli banchi di 8 registrazioni ciascuno dove salvare in modo granulare tutti i parametri possibili, non solo stile e tempo, ma anche Song, voci da pannello, trasporto, etc. Etc.).
      Il SongBook di Korg integra in uno solo database entrambe le funzionalità.

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  9. Alessandro

    Io ho acquistato di recente una psr s750 e devo dire che è di un realismo sono incredibile, inoltre l’armonizzayore vocale installato sulla 950 si può semplicemente aggiungere alla 750 via midi, il m9dello e l’Helicon che si trova sul mercato intorno le 250€, fa precisamente quello che fa la psr s950 con quello integrato.

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  11. Daniele

    Ciao a tutti, anche io sono un felice possessore di una PSR-S750 ma vi chiedo un informazione importante, sperando di non aver sbagliato forum. Ho scaricato diversi pacchetti di stili ma ogni volta che ne installo uno nella tastiera, sovrascrive quello precedente. Capisco che la memoria è di 64 mb sufficiente, in genere, per farci stare solo un pacchetto, ma anche scegliendo due pacchetti il cui totale dei megabyte non supera neanche i 50 non coesistono lo stesso. Mi sfugge qualcosa oppure è un limite intrinseco della PSR-S750?

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