Matteo ha 12 anni. Quando esce con gli amici, indossa sempre la maglia della propria squadra del cuore: non si sa mai, ci può sempre scappare una partita di pallone ai giardini. Ma quando dopo cena il padre si abbandona davanti alla TV e la madre rassetta casa canticchiando, non gli resta che chiudersi in camera sua. Non ha voglia di studiare e si distrae facilmente incantato dalla fila di tasti neri e bianchi della tastiera che ha ricevuto per regalo l’ultimo Natale. E’ un arranger, gli hanno detto. Non sa cosa significa. A scuola gli hanno insegnato a suonare il flauto, ma lui vorrebbe saper suonare quella fila di tasti neri e bianchi. Accende lo strumento, chiude gli occhi e immagina di essere al centro dell’universo. Un orchestra è alle sue spalle, Matteo è lì davanti a tutti con le mani posate sulla tastiera. Dalle sue mani escono note familiari, il pubblica urla all’improvviso riconoscendo la colonna sonora di Guerre Stellari. Sì, Matteo si sente bravo come quei musicisti che sanno dare vita ai tappeti sonori dei grandi film. Matteo riapre gli occhi e davanti a lui luccicano ancora i tasti neri e bianchi. Sceglie lo stile giusto, preme Start, e mentre la mano sinistra disegna gli accordi, la mano destra pesta duro sui tasti assegnati ai fiati. Matteo sorride pensando fra sé: “E che cavolo: quanta potenza! Sembra di essere dentro il film insieme a Luke Skywalker!”. Sognare è la ricchezza che nessuno ci potrà mai sottrarre.
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Alcuni arranger dispongono di funzioni educative. Ad esempio è possibili visualizzare lo spartito sullo schermo della tastiera e seguire gli accordi o le note da suonare grazie ad un pallino colorato che segnala la scansione metronomica. Altri arranger illuminano i tasti da suonare, mentre altri ancora fermano la canzone in attesa che l’allievo suoni la nota giusta. Per chi è agli inizi e vuole prendere dimestichezza con una tastiera, l’arranger potrebbe rappresentare lo strumento ideale: per imparare divertendosi, per divertirsi imparando.
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Ed ora diamo spazio a Massimiliano Coclite e alla sua dimostrazione dell’arranger workstation
Roland E-80: si comincia proprio dal tema principiale di Star Wars scritto da John Williams.
3 di 8 – Continua prossimamente su questo blog (la storia precedente è qui: 2 di 8)
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